di Giuliano Sandroni Il topinambur (Helianthus tuberosus) è noto anche con il nome di rapa tedesca o di carciofo di Gerusalemme. È una pianta perenne di origine americana appartenente alla famiglia delle Compositae di cui se ne consuma i tuberi dall’aspetto nodoso e contorto. Ha una consistenza croccante simile al ravanello e il gusto molto gentile, con la punta dolce e tannica del carciofo. La sua introduzione in Europa e in Italia avvenne attorno al 1600, dimostrando una capacità di adattamento e attecchimento molto rapidi, a conferma della sua vitalità. Per certi versi ha le caratteristiche della pianta infestante, cresce spontanea e sa conquistare spazio nei terreni umidi e in quelli prossimi ai corsi d’acqua. Soprattutto alle soglie dell’autunno, nelle golene fluviali, è possibile vedere distese di fiori gialli, dal lungo stelo, simili ai girasoli. “Fior di sole” e “girasole tuberoso” sono alcuni nomi del topinambur. I suoi tuberi si raccolgono in inverno. Vi è una limitata domanda da parte dei consumatori, dovuta anche al fatto che la pianta non è molto conosciuta né come ortaggio coltivato né come tubero commestibile nonostante abbia delle proprietà nutritive molto particolari. Non contiene amido come le comuni patate, ma inulina, sostanza capace di favorire la digestione, la corretta funzionalità dell’intestino e di combattere il colesterolo. Ciò lo rende adatto ai diabetici. Non contiene glutine ed è quindi consumabile anche da chi soffre di celiachia. Contiene pochissime calorie, è ricco di vitamina A e B ma anche C, E, K e di Arginina che aiuta il fegato e la cicatrizzazione dei tessuti. È una buona fonte di sali minerali, in particolare potassio, ferro, fosforo, magnesio e rame. È un alimento dalle spiccate proprietà energetiche, quindi indicato nella dieta di anziani, bambini e sportivi e in generale delle persone convalescenti. Le varietà di topinambur che troviamo comunemente in commercio sono due: il topinambur bianco precoce che è disponibile nei negozi da fine agosto e la varietà di topinambur bordeaux che troviamo invece da ottobre fino a inizio primavera. L’aspetto è variabile, ma generalmente si presenta come una piccola patata bitorzoluta di colore bianco o violaceo, dalla forma irregolare che può essere raccolto proprio come una patata sia in inverno che in autunno, dopo che la pianta è seccata. È facilmente coltivabile in orti e giardini domestici, per piantarlo possiamo utilizzare porzioni di tubero che troviamo al negozio. Come tutti i tuberi, il topinambur si presta bene a ogni tipo di cottura: può essere consumato cotto e crudo, se tagliato a fette sottili può anche essere utilizzato per arricchire insalate e piatti di verdure. È adatto alla preparazione di salse, primi piatti e torte salate; è ottimo per arricchire il minestrone oppure piatti a base di legumi. Si usa anche per accompagnare piatti di carne o pesce. Può essere servito in forma di purea, oppure utilizzato per preparare gli gnocchi, è inoltre in grado di arricchire paste e riso. Immagini tratte da : https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2014/04/topinambur-400x250.jpg https://www.giardini.biz/site/uploads/drupal/TOPINAMBUR%20DIS.jpg http://finedininglovers-it.cdn.crosscast-system.com/BlogPost/l_7305_vellutata-topinambur.jpg https://www.my-personaltrainer.it/images/ricette/696/risotto-topinambur.jpg Potrebbe interessarti anche:
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