Con il suo nome di (Eruca Sativa Mill) se coltivata, oppure (Diplotaxis Tenuifolia), se selvatica è una delle specie vegetali più diffuse in Italia. La incontriamo con ricorrenza sulle nostre tavole nelle più svariate declinazioni perché molto apprezzata per il suo inconfondibile gusto piccante e pungente.
La rucola ha spiccate proprietà officinali, è un’erba aromatica ricca di vitamina C e di minerali . Digestiva, diuretica ,contiene antiossidanti come betacarotene, luteina e zeaxantina ,rinforzanti della vista . Ricca di elementi essenziali per il corretto funzionamento dell’intero organismo quali Calcio, Magnesio e potassio . E’ rimineralizzante, nonché digestiva, capace di abbassare la pressione e rinforzare le unghie . Svolge un’azione protettiva dell’apparato osseo: grazie alla vitamina k ,è ricca di folati che si trasformano in acido folico e svolgono azione preventiva delle malformazioni fetali. Ha una funzione disintossicante, per il suo alto contenuto di acqua, aiuta la depurazione di reni e fegato. A fare la fortuna della rucola non sono solo le sue innumerevoli proprietà benefiche, ma anche la facilità di coltivazione che ne favorisce la diffusione domestica. E’ in grado di resistere a sbalzi di temperatura, puo’ essere seminata da marzo a settembre, è consigliabile seminarla in tempo utile, affinchè possa raggiungere la germogliazione in primavera. Si tratta di una pianta che entra in riposo vegetativo nei mesi più freddi , per poi ricominciare a crescere in primavera. Quindi anche una sola semina può dare vita a una lunga serie di germogliazioni. Il periodo del suo maggiore consumo è quello primaverile estivo e quello autunnale. E’ usata cruda per insalate, può essere, se opportunamente tritata , pestata o cotta , base di salse delicate o condimento di primi e secondi piatti di carne o di pesce. Trovano estrema efficacia anche i suoi infusi e le sue tisane, dalle ottime proprietà nutrizionali e rilassanti; spesso è accompagnata a fiori di camomilla . Grazie ai suoi principi attivi e alle sue proprietà tonificanti, gli estratti di rucola possono essere utilizzati come elemento base di creme di bellezza e prodotti antirughe. Sin da epoche antiche veniva unita ad altri prodotti naturali per dare vita ad integratori salutari di grande efficacia . Tra le sue potenzialità le venivano attribuiti forti poteri afrodisiaci ,infatti la troviamo tra le erbe suggerite da Plinio il Vecchio per riattivare la “pars corporis” maschile , o l’istrumentum “ che dir si voglia. Per questo era utilizzata dalle donne romane come potente afrodisiaco nella preparazione di decotti per i mariti un po’ “ pigri”. Anche Ovidio nell’ “ Ars Amatoria” la definisce “eruca salax” cioè erba lussuriosa e si narra che talvolta nei campi dove era coltivata la rucola, fosse presente una statua del dio Priamo ( divinità rappresentata con il fallo enorme ): simbolo di virilità. Proprio per queste vantate virtù afrodisiache, nel Medioevo ne venne proibita la coltivazione negli orti dei conventi. Platino da Cremona, bibliotecario del Vaticano , nel XVI secolo, raccomandava di aggiungere alle insalate alcune foglie di rucola “ affinchè il fervore si mescolasse alla freddezza”. Immagine tratta da: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/be/Arugula.jpg/330px-Arugula.jpg
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Febbraio 2021
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