Allo scoperta delle origini e delle varietà di questa bevanda.
Bevanda diffusissima in tutto il mondo, apprezzata per il suo aroma, le sue varietà e la possibilità di gustarla sia fredda che calda, il tè trova le sue origini in Cina. Origini antichissime, tanto che si sono sviluppate molte leggende relative alla sua scoperta.
Inizialmente sia la forma che la preparazione erano molto diverse da quelle a cui siamo abituati oggi: il tè veniva infatti ridotto in polvere e pressato a formare tavolette; era poi preparato in bottiglie di terracotta e servito in ciotole di legno. Solo durante la dinastia Ming (1368-1644) si passa all’uso delle foglie intere o spezzettate. Allo stesso tempo si sviluppa la manifattura della ceramica, che porta l’avvento del bollitore e della tazza con il manico. Con la successiva dinastia Qinq (1644-1911) il tè diventa un prodotto di prima necessità alla stregua del riso e del sale. In questo periodo si moltiplicano le “case da tè”: luoghi pubblici, non più riservati solo ai ceti abbienti, in cui degustare tè, ma anche socializzare. Inoltre si sviluppano anche dei veri e propri rituali intorno alla preparazione del tè: il chung e il gongfu cha.
Presto l’amore per il tè si diffonde nel vicino Giappone; anche qui la preparazione della bevanda si trasforma in un rituale, il chanoyu, ancorato a dei veri e propri codici, fatti di gesti e consuetudini. Si sviluppa anche una fiorente manifattura di ceramiche e terrecotte: gli artigiani creano delle vere e proprie opere d’arte (non si parla di semplici bollitori o tazze), che diventano presto veri e propri oggetti da collezione.
L’arrivo del tè in Europa lo dobbiamo probabilmente ai portoghesi, anche se la prima importazione della quale si ha traccia fu da parte della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Si diffonde subito in Olanda e Francia, ma è senza dubbio l’Inghilterra il Paese in cui ha il maggior successo. Entra infatti a far parte del costume e delle abitudini tradizionali. Proprio in Inghilterra vengono create le prime bustine di carta ed è qui che ancora oggi si trova il più bel museo del tè di tutta Europa, il Bramah Tea and Coffee Museum.
Ma quali sono i consigli per preparare un buon tè? Allora prima di tutto è sempre meglio scegliere un’acqua leggera, poco calcarea. Meglio non farla arrivare a ebollizione (100° C), ma farle raggiungere al massimo 90-95° C. Le teiere o i bollitori ideali sono quelli in ceramica o porcellana; è sempre meglio scaldarli con acqua calda prima di versarvi l’acqua all’interno, in modo che mantengano la giusta temperatura. Il tempo di infusione varia in relazione alla tipologia di tè che scegliete.
Nonostante un antico detto cinese reciti che “le varietà di tè sono tante quanti i cinesi”, proviamo a distinguere ed elencare alcune delle più diffuse tipologie di tè:
Immagini tratte da:
http://italian.cri.cn/941/2011/04/27/81s147026.htm https://it.wikipedia.org/wiki/T%C3%A8 https://www.ideegreen.it/varieta-di-te-55660.html http://vivere-armoniosamente.it/te-matcha-proprieta/
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Febbraio 2021
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