Le meno usuali
Dopo avervi parlato delle piante aromatiche più comuni, oggi ci soffermeremo invece su quelle sempre conosciute, ma di uso meno quotidiano, soprattutto nella cucina italiana.
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Aneto (Anethum graveolens): Pianta erbacea annuale. Il fusto è cavo, le foglie sono filiformi, divise in vari grappoli. L’odore può ricordare quello del finocchio, ma ha un sapore più deciso e pungente. Molto utilizzato nella cucina nordica, in abbinamento a piatti di salmone e pesce in generale. Diffuso anche nella cucina balcanica e greca, è infatti un ingrediente della famosa salsa tzatziki. Si usano anche i semi, soprattutto nella preparazione di confetture e liquori.
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Finocchio selvatico (Foeniculum vulgare): Pianta erbacea perenne, volgarmente chiamata “finocchietto”. Caratterizzata da un fusto molto alto che ricorda dei sottili steli di finocchio; le foglie sono altrettanto simili e al solo contatto emanano un odore inconfondibile, più intenso e persistente rispetto a quello del comune finocchio. Il decotto e la tisana delle sue foglie sono molto utilizzati soprattutto per il loro potere digestivo e diuretico. In cucina si usano sia i fiori (gialli), freschi o essiccati, che le foglie; il sapore si abbina molto bene a insalate e piatti di pesce: come non citare la famosa pasta siciliana con le sarde, dove le foglie di finocchietto sono appunto un ingrediente principale. Sempre in Sicilia si realizza anche un ottimo pesto, mentre il frutto (erroneamente chiamato seme) è utilizzato in varie regioni per insaporire carne di maiale, dolci, taralli e ciambelline. Col finocchietto si realizza anche un particolare liquore.
Ginepro (Juniperus communis): Arbusto legnoso, basso e strisciante o arboreo a seconda della specie. Le foglie sono aghiformi e appuntite, i frutti sono invece chiamati coccole e sono delle piccole bacche rotonde, prima verdi e poi nero-bluastre una volta mature. In cucina vengono utilizzate proprio queste per aromatizzare sughi di carne, selvaggina e arrosti, ma anche per preparare grappe e liquori; tra i più famosi sicuramente il gin, a cui conferisce il suo iconico aroma.
Maggiorana (Origanum majorana): Pianta erbacea perenne, molto bassa non supera i 20-30 cm di altezza, ha delle piccole foglie ovali oblunghe. L’odore e il gusto possono ricordare quelli del comune origano, ma è in realtà molto più delicata. Molto utilizzata nella cucina greca, si abbina bene ai formaggi, agli impasti di pane e focacce e dona un tocco inconfondibile alla salsa di noci.
Menta (Mentha): Pianta erbacea annuale o perenne a seconda della specie. Di un verde intenso, ha numerosi rami e foglie verdi oblunghe e lanceolate. In cucina è molto utilizzata nella preparazione di sciroppi e dolci di ogni tipo. In quest’ultimo caso viene spesso abbinata al cioccolato, meglio se fondente. Tra le preparazioni più note sicuramente ghiaccioli, granite e gelati. Viene usata anche per liquori e cocktail, come per esempio il Mojito.
Nepitella (Clinopodium nepeta): Pianta erbacea perenne, chiamata anche nepetella o mentuccia comune. Cresce spontanea nei campi e nei prati, ha foglie piccole e ovali e non supera i 35-40 cm di altezza. Tutta la pianta, al solo contatto emana un aroma simile alla menta, ma più delicato. Ideale da aggiungere a frittate, verdure e piatti a base di pesce.
Foto tratte da:
I disegni inseriti in questo articolo sono stati espressamente realizzati da Elisa Grilli, per visionare altre sue opere visitate: pagina Facebook Drawing 2 Dream
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Febbraio 2021
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