Dopo l’articolo sulle spezie oggi parliamo di un altro gruppo di ingredienti fondamentali nella nostra cucina per insaporire e profumare varie pietanze: le piante aromatiche. Con questo termine si identificano tutte quelle piante, perenni o annuali, contenenti aromi e ricche di oli essenziali. Anticamente erano molto utilizzate anche come rimedi medici, viste le loro innumerevoli proprietà, e ancora oggi vengono ampiamente usate per tisane, cosmesi e altri prodotti erboristici.
In cucina possono essere utilizzate sia fresche sia essiccate e alcune possono essere conservate anche congelate. Di seguito proponiamo una carrellata delle piante aromatiche più note e comuni. Alloro (Laurus nobilis): pianta perenne, spesso coltivata come cespuglio è in realtà un piccolo albero. L’aroma è molto intenso e si usano principalmente le foglie private del picciolo; queste hanno il bordo leggermente ondulato e sono di un verde intenso nella parte superiore, più opaco in quella inferiore. In cucina si usa soprattutto per insaporire piatti di pesce, ragù, carne in umido, selvaggina e arrosti. Ha ottime proprietà digestive. Basilico (Ocimum Basilicum): Pianta erbacea annuale, dalle foglie ovali. Ne esistono molteplici varietà: greco (a cespuglio con foglie più piccole), violetto, al limone, lattuga o napoletano (foglia larga), crespo,… Anche se originario dell’India è ampiamente utilizzato nella cucina italiana e mediterranea: dal classico sugo con pomodoro e basilico, alla preparazione del pesto genovese, passando per preparazioni più particolari come il liquore al basilico e il gelato. Origano (Origanum volgare): Pianta erbacea cespugliosa perenne. Di origine mediterranea, se ne trovano diverse varietà: comune, siciliano, meridionale, maggiorana, ecc. Le piccole foglie si utilizzano molto, fresche o essiccate, nella cucina italiana e in quella greca. Si abbina bene a carne, insalate, pizze, focacce e piatti a base di pomodoro. Prezzemolo (Petroselinum hortense): Pianta erbacea biennale. Si utilizzano le foglie, di colore verde scuro, generalmente composte da tre segmenti dentati, disposte a rosetta. Di origine europea, anche questo è ampiamente usato nella cucina italiana ed è alla base di quasi tutti i brodi e soffritti, anche se per insaporire è ideale aggiungerlo a fine cottura per non comprometterne l’aroma. Per lo stesso motivo è meglio conservarlo congelato piuttosto che essiccato. Tra le preparazioni più note: la salsa verde, la pasta con le vongole o il risotto alla marinara, spaghetti aglio, olio, peperoncino e prezzemolo. Viene molto utilizzato anche come semplice guarnizione. Rosmarino (Rosmarinus officinalis): Arbusto cespuglioso perenne e sempreverde. Si utilizzano le foglie, molto sottili e allungate, di colore verde scuro nella parte superiore e bianco-argentate in quella inferiore. L’aroma è forte. Fondamentale per la preparazione di carne e pesce arrosto o alla brace, si aggiunge anche alle patate arrosto e in abbinamento ai ceci. Salvia (Salvia officinalis): Pianta cespugliosa perenne e sempreverde. Le foglie sono ovali e allungate, di colore grigio-verde e ricoperte di una sottile peluria. In cucina è molto utilizzata nella cottura di legumi (in particolare i fagioli), per insaporire arrosti di carne e patate arrosto, senza dimenticare il classico condimento per i primi piatti “burro e salvia”. Timo (Thymus vulgaris): Arbusto cespuglioso perenne, con foglie molto piccole allungate di colore verde-argentato. In cucina si usano sia queste ultime sia i fiori. Il timo si abbina particolarmente bene a pesce, funghi e impasti panificati; è un ottimo ingrediente anche da aggiungere a oli aromatizzati e tisane, grazie alle sue proprietà balsamiche e antisettiche. Foto tratte da: http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/tutto_sulle_piante_aromatiche_in_vaso http://www.leitv.it/giardinaggio/origano-in-vaso-come-coltivarlo-e-curarlo/ https://www.giardinaggio.it/giardino/aromatiche/timo-coltivazione.asp Potrebbe interessarti anche:
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Febbraio 2021
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