![]() Ecco qua alcuni dei numerosi eventi che si terranno in giro per l’Italia in questi giorni: iniziamo con i tradizionali Concertoni del Primo Maggio a Roma, Taranto e Bologna. Il primo si svolgerà come di consueto in Piazza San Giovanni, inizierà alle 15 e terminerà intorno a mezzanotte. Il presentatore sarà Luca Barbarossa e sul palco si alterneranno Sunk Anansie, Vinicio Capossela & Calexico, Marlene Kuntz, Tiromancino, Tullio De Piscopo, Bugo, Enzo Avitabile, Max Gazzè e molti altri. Per tutti coloro che non potranno partecipare Raitre trasmetterà l’evento in diretta TV. Il secondo invece si svolgerà presso il Parco Archeologico delle Mura Greche. l'evento, completamente autofinanziato e creato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, con la direzione artistica di Michele Riondino, Roy Paci e Diodato, sarà presentato da Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera. Sul palco si alterneranno Subsonica, Litfiba, Afterhours, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Levante, Teatro degli Orrori e altri ancora. RaiRadio1 ed il canale 85 del Digitale Terrestre trasmetteranno l’evento in diretta. Altro concerto del Primo Maggio da non perdere è sicuramente quello che si terrà in Piazza Maggiore a Bologna. Organizzato da CGIL, CISL e UIL in collaborazzione con Arci l’evento sarà diretto da Eugenio Finardi e vedrà alternarsi sul palco artisti come Bandabardò, Dimartino, Dardust, Sara Loreni e il collettivo Mulini a Vento. Inizio ore 17:30 ![]() Quest’anno il Primo maggio coincide con l’iniziativa “Domenica al Museo” che prevede la gratuità di musei e aree archeologiche nella prima domenica del mese. Qui di seguito il link al sito del Ministero dei Beni Culturali dove trovare l’elenco degli istituti aderenti: www.beniculturali.it Dal 22 Aprile al 1 Giugno a Milano presso la Fondazione Pasquinelli si terrà la mostra Futurballa 1913-1918 durante la quale saranno esposte 3 opere dell’artista Giacomo Balla accompagnate da pubblicazioni periodiche e manifesti futuristi. La mostra sarà accompagnata da un ciclo di conferenze e visite guidate per scuole e famiglie. La mostra sarà visitabile durante i seguenti orari: dal lunedì al venerdì: 15:00-19:00 Sabato: 10:00-12:00. Maggiori dettagli sul sito www.larteinunastanza.fondazionepasquinelli.org ![]() A Torino, presso Palazzo Madama, fino al 2 Maggio sarà possibile visitare la mostra: FASHION moda e stile negli scatti di National Geographic. Saranno esposte 62 immagini realizzate da 36 fotografi di National Geographic. Orari: lunedì-sabato 10:00-18:00, domenica 10:00-19:00 Martedì CHIUSO. Prezzi: Ingresso solo mostra 10 € Ridotto 8 € Ingresso mostra e collezioni Intero 14 € ridotto 12 € Gratuito per i bambini fino a 6 anni e altre categorie, Scuole 5 € e ingresso gratuito per 2 accompagnatori. Maggiori informazioni sul sito www.palazzomadamatorino.it ![]() Fino al 30 Aprile presso il Teatro Ghione di Roma sarà possibile assistere a “Aspettando Godot” capolavoro di Samuel Beckett. Regia di Claudio Boccaccini Con Pietro de Silva e Felice della Corte. Inizio spettacoli ore 21 :00. www.teatroghione.it ![]() Sempre a Roma dal 26 Aprile presso il Saint Paul’s within the Walls sarà possibile assistere a “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Direzione artistica di Maurizio Zanchetti, Direttore d’Orchestra Mauro Giordani, Roberta Polverini nel ruolo di Violetta ed Emil Alekperov nel ruolo di Alfredo. Special Guest Giorgio Gatti. ![]() Infine per chi si trovasse in Giappone o avesse la possibilità di fare un viaggio da quelle parti segnalo che fino al 12 Giugno, presso il Museo di Arte Occidentale di Tokyo, sarà possibile visitare la mostra “Caravaggio e il suo tempo: Amici, rivali e nemici. Sarà possibile ammirare 50 opere del grandissimo artista concesse in prestito dai maggiori musei italiani. Orari: 9:30 – 17:30 Venerdì: 9:30-20:00 Maggiori dettagli su www.beniculturali.it oppure www.nmwa.go.jp
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![]() PISA ASPETTANDO METAROCK – 28 e 30 aprile – Parco della Cittadella. Torna come ogni anno Aspettando Metarock, edizione 2016, organizzato da Unione Degli Universitari - DAS Pisa in collaborazione con l'Associazione Metarock e con la Rete degli Studenti Medi di Pisa. Dopo la serata iniziale del 25 aprile, l'appuntamento è per il 28 con Bobo Rondelli e per il 30 con “Etruschi from Lakota”. L'ingresso è gratuito. Apertura cancelli ore 18.30. Inizio concerti ore 21. ![]() APERItiCOLTIVO – 29 aprile ore 19 – Casa Ti Coltivo, via Provinciale Calcesana 62 (San Giuliano Terme) “Fare aperitivo” può diventare un' azione diversa, controvento e un po'...rivoluzionaria. Dal 29 aprile, tutti i giorni, a partire dalle 19, Casa Ti Coltivo dà il via a un aperitivo differente, a cominciare dalla location: niente locale, pub, circolo...l'aperitivo sarà in un orto, con prodotti letteralmente a km 0 e musica dal vivo, lontano dal traffico e dal caos cittadino. Maggiori informazioni su www.casaticoltivo.it ![]() GUIDO CATALANO – 30 aprile ore 21 – Cinema Teatro Lux Tappa pisana per lo scrittore torinese Guido Catalano. In tour per l'Italia, si presenta al pubblico con un monologo irriverente che ripercorre il meglio della sua produzione letteraria. Partito dai readings nei bar di periferia e nei circoli, Catalano oggi collabora con Il Fatto Quotidiano e Radio 2. Il biglietto ha un costo di 10 euro; maggiori informazioni su www.teatrolux.it ![]() PISA INTERNATIONAL JAZZ DAY – 30 aprile ore 21 – Biblioteca SMS Voluta dall'Unesco nel 2011, la Giornata internazionale della musica jazz a Pisa ha trovato casa anche alla Biblioteca SMS, in via San Michele degli Scalzi. L'evento di quest'anno – grazie alla musica di Francesco Martinelli e del Nico Gori & PisaJazz Swing 10tet - coinvolge musica e libri: dalla pagina Facebook dell'evento sarà possibile partecipare a un sondaggio e scegliere i brani preferiti: i 10 più votati andranno a costituire la scaletta della serata Per partecipare e avere maggiori informazioni sugli artisti e sulla serata: pagina Facebook dell'evento ![]() FIRENZE PRIMA NOTTE D'ESTATE – 30 aprile La Notte bianca fiorentina si trasforma, con un po' di anticipo sulla stagione, in “Prima notte d'Estate”. Un'estate che a Firenze durerà sei mesi, tra concerti, spettacoli, eventi, visite, divertimento, percorsi culturali. Inizia così dal prossimo sabato la lunga “Estate Fiorentina 2016” - rassegna di eventi e cultura - che andrà avanti fino al 30 ottobre con un calendario fittissimo. Per scelta degli organizzatori, gli eventi artistici e culturali tenderanno a valorizzare quei siti generalmente poco noti al turismo di massa. Tema conduttore di questa edizione 2016 sarà “La letteratura”. Per maggiori informazioni: pagina Facebook dell'evento ![]() LUCCA IL SENSO DELLA BIRRA – 30 aprile/1 maggio – piazza del Collegio Degustazione di birra a Lucca, nel week end del 1 maggio; nello spazio espositivo del Real Collegio, in pieno centro storico, a partire dalle 16 sarà possibile assaggiare vari tipi di birra artigianale con l'accompagno di prodotti gastronomici di primissima qualità. I percorsi di assaggio saranno guidati da un esperto del settore; è perciò necessario prenotare chiamando il 3480994385 o attraverso la pagina Facebook degli organizzatori. Per maggiori informazioni: www.ilsensodellabirra.com Immagini tratte da:
Aspettando metarock, da www.pisa24.info Aperiticoltivo, da pagina Facebook di Casa Ti Coltivo Guido Catalano, da www.teatrolux.it Pisa International Jazz Day, da pagina Facebook dell'evento Prima notte d'estate, da pagina Facebook dell'evento Il senso della birra, da pagina Facebook dell'evento Antonio Padellaro, nato a Roma nel 1946, è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Intraprende la sua carriera presso il Corriere della Sera per poi passare all'Espresso (dove ricopre il ruolo di vice-direttore) e di seguito all'Unità (come direttore). Nel 2009 è co-fondatore de Il Fatto Quotidiano che dirige fino al 2015 quando cede la direzione a Marco Travaglio per ricoprire stabilmente il ruolo di direttore editoriale. Noi de IlTermopolio lo abbiamo incontrato nella hall dell'hotel Victoria a Pisa Mercoledì scorso, 20 Aprile, in occasione della sua introduzione alla proiezione del film "Il Grande Lebowski" presso il cinema Arsenale, che ringraziamo per averci dato l'opportunità di conoscerlo e scambiare con lui più di quattro chiacchiere interessanti. E proprio da "Il Grande Lebowski" iniziamo la nostra conversazione, soffermandoci sulla sua profonda passione per il cinema dei fratelli Coen di cui Padellaro sottolinea la forte impronta del realismo autoironico, a partire dalla scelta dei personaggi normalmente appartenente alla schiera degli "sfigati" che nella loro coralità fanno emergere il tratto drammatico della loro esistenza. Emblema di questa visione è il protagonista Drugo, instancabile nullafacente dedito soltanto al Bowling e alla sua bizzarra quotidianità che viene turbata improvvisamente dal furto del suo tappeto. Altro personaggio memorabile per Padellaro è la figura di Walter, reduce del Vietnam schizzato e fuori di testa che minaccia con una pistola carica un avversario durante una partita di Bowling rivolgendogli la frase divenuta culto: "Stai per entrare in una valle di lacrime!". In questa come in altre pellicole l'ex-direttore de Il Fatto Quotidiano apprezza in particolare la descrizione dell'America ad opera dei Coen che avviene con lucida e sarcastica ironia. Di ben altro stampo è l'argomento successivo che affrontiamo con lui, andando a rispolverare gli inizi della sua carriera al Corriere della Sera, in particolare quell'evento drammatico della morte di Pier Paolo Pasolini del 2 Novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia (Roma) che vide un giovanissimo Padellaro inviato sulla scena del delitto. Quella che gli si presenta davanti agli occhi ed è vivida nella mente, è una scena raccapricciante e surreale perfettamente calata nella realtà romana perché caratterizzata da un caleidoscopio di personaggi tra i più disparati (dai giovani fascisti alle famigliole in gita la domenica, alle forze dell'ordine). Egli ricorda una vera e propria atmosfera da circo ("E' morto il frocio!" era una delle frasi che si sentivano più spesso pronunciate) intorno al corpo senza vita del grande regista e scrittore, con bambini che giocavano a pallone mentre sul luogo del crimine erano presenti ancora prove importantissime per le indagini. E con la medesima franchezza racconta come la scelta di mandare lui sul posto fosse dovuta al giorno di festività di quel 2 Novembre e quanta altrettanta importanza assume per lui la telefonata ricevuta il mattino di quel giorno da Oriana Fallaci che gli urlava di scrivere che a commettere l'assassinio erano stati i Fascisti. Passando a parlare di fatti più recenti concentriamo la nostra attenzione sull'attuale condizione del mondo dell'Informazione in Italia facendo un piccolo excursus dalla fine dell'era Berlusconiana ai giorni nostri. Padellaro con onestà ammette l'importanza della ventata dell'anti-berlusconismo per il successo iniziale de Il Fatto Quotidiano che grazie alla fonte inesauribile di notizie e gossip riguardanti l'allora premier poteva contare una media di 70.000 copie vendute. La ricchezza di un periodo di decadenza del Berlusconismo si prestava all'immaginario collettivo che non riusciva a capacitarsi delle sortite e avvenimenti che si susseguivano in maniera costante. Con l'avvento della sopravvenuta democrazia dopo il caso de "la nipote di Mubarak" la testata ha dovuto iniziare a "lavorare seriamente" entrando nel merito di questioni più serie. Alla domanda invece sul tentativo di Urbano Cairo dell'acquisizione di quote del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, a seguito dell'uscita della famiglia Agnelli dall'azionariato, il nostro interlocutore mostra curiosità e una certa dose di apprezzamento. La creazione di un significativo Polo dell'informazione all'interno del quale possano confluire la televisione, la carta stampata, internet e pubblicità rappresenta una prospettiva che piace a Padellaro sebbene sia di difficile realizzazione. Rivolge invece la sua preoccupazione verso l'unione delle testate La Repubblica-La Stampa che a suo avviso rischia di ridurre notevolmente la varietà di informazione sul panorama italiano. Su La Stampa ritorna sottolineandone il ruolo di portavoce di una certa laicità, mentre riconosceva nel Corriere della Sera l'espressione di un potere radicalmente diverso ossia quello di potenti ed influenti gruppi bancari e industriali. Altro argomento in relazione al quale il nostro ospite espone un'altra opinione, consiste nella parabola compiuta dal Movimento Cinque Stelle nel corso della sua ancor breve vita politica. Ne elogia la capacità di aver saputo far confluire in maniera positiva il malcontento di numerosi cittadini precedentemente disgustati dalla scena pubblica italiana e esalta la rapidità con cui il Movimento è entrato direttamente nei meccanismi parlamentari, arrivando a ricoprire efficacemente il ruolo di Opposizione. D'altra parte egli aspetta di constatare una crescita concreta nel passare da Opposizione a Maggioranza di Governo e così dimostrare una maturità nell'esperienza amministrativa. E' quasi ora di cena e purtroppo la nostra intervista si avvia alla conclusione. Prima di congedarsi, Antonio Padellaro ci regala un'ultima battuta riguardante il suo nuovo ultimo progetto, IoGiocoPulito.it sito internet che raccoglie tante storie positive di Sport, con l'intento di far affiorare all'attenzione dei più storie che altrimenti resterebbero limitate ai soli appassionati. Immagini tratte da: - Antonio Padellaro da http://www.vallesabbianews.it/files/magazine/img/120321AntonioPadellaro.jpg - Antonio Padellaro all'Arsenale da Foto di autore (Eva Dei) - Pier Paolo Pasolini da http://www.secolo-trentino.com/wp-content/uploads/pasolini.jpg - Logo del Fatto Quotidiano da http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/09-Testatailfattoquotidiano.jpg - Logo del Movimento Cinque Stelle da https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5b/Logo_M5S_2015-11-18.png - Logo Iogiocopulito da http://iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/11/logo-sito.png - Antonio Padellaro con IlTermopolio da Foto di autore (Giovanni Lacava) 24/4/2016 IlTermopolio presenta: ''L'intervista a Donald Soffritti, paperi in salsa Jazz!''Read NowQuando i redattori mi hanno chiamato affinché mi occupassi di quest'articolo non vi nascondo che ho provato un forte senso di panico e soggezione! Mi sono più volte chiesto: '' ma come io, che mi occupo di cinema, devo intervistare uno dei più famosi fumettisti Disney italiani?!? no no, non sono per niente degno.'' Effettivamente non sono mai stato un eccellente disegnatore e nemmeno un divoratore di fumetti. Ma quando mi sono trovato al cospetto di Donald Soffritti, beh che vi devo dire! Mi sono completamente sciolto e l'ho ascoltato con grande partecipazione ed entusiasmo. Quando parli con qualcuno a cui brillano gli occhi, mentre ti racconta delle sue grandi passioni, non puoi far altro che innamorarti dei suoi discorsi e spaziare con la mente, attraverso i suoi racconti, le sue esperienze, le sue ambizioni e anche le sue preoccupazioni. L'artista ci ha gentilmente accompagnati tra le sue quindici riletture, colorate e piene di vita, che mostravano quindici mostri sacri del Jazz, in versione ''paperizzata''. L'abbiamo intervistato grazie all'evento organizzato dal Cinema Arsenale di Pisa in occasione del International Jazz Day 2016. In cui Soffritti ha appunto presentato la splendida mostra: ''Birds in Jazz''. Quando il disegno incontra un genere creativo e libero come il Jazz vi garantisco che non possiamo esimerci dal parlare di forti emozioni visive! Gioia e stupore per la freschezza delle ''paperizzazioni'', una vera e propria scoperta! Ma soprattutto poter ascoltare la descrizione di quelle opere direttamente dall'autore in persona, quello è stato un grandissimo onore che noi del IlTermopolio non vediamo l'ora di ripetere. L'evento dell'Arsenale di Pisa ci ha davvero coinvolti e ne abbiamo approfittato per scambiare quattro chiacchiere con il fumettista e musicista nato a Ferrara. Gli spunti di cui parlare sono stati molteplici, abbiamo spaziato dal mondo del Jazz alla figura del fumettista e la visione del fumetto nel nostro paese. Argomenti che ci hanno portato in un mondo, forse troppo spesso non tutelato ma che deve avere un suo largo e meritato palcoscenico e che soprattutto debba essere ripreso con forza anche dalle istituzioni scolastiche. Il Fumetto è pura arte. Non lo so si può negare. Dopo il diciannove Aprile, giorno della mostra, ho capito che un artista non deve porsi limiti e il nostro Donald Soffritti ci ha fatto davvero riflettere con le sue parole, che hanno toccato le giuste corde in noi, come le corde del violoncello di un certo Ray Brown in Jazz Cello, giusto per rimanere in tema Jazz! Vi invito inoltre a fare un salto nella libreria più vicina alle vostre case, per fare la conoscenza di un bell'albo magari con un bel sottofondo musicale, che possa creare l'atmosfera giusta per immergervi nel racconto e sfuggire per un po' di tempo ai molteplici pensieri, che attanagliano le nostre vite. Adesso vi lasciamo all'intervista e vi invitiamo a seguirci numerosi e soprattutto combattete sempre per il sapere e la cultura nel mondo! IlTermopolio vi saluta e vi da appuntamento alla prossima settimana! Buona lettura! ![]() Donald, è un piacere poter parlare con te oggi: parlaci di com'è stato approdare alla Walt Disney Company Italia nel 1997? È stata una bella soddisfazione, ci avevo già provato nel novantaquattro ma andò malissimo e avevano ragione loro, nel senso che io avevo fatto un po' di disegni ma chiaramente non andavano ancora bene. Avevo pensato che il corso all'accademia Disney sarebbe servito a fare il resto, ma non era esattamente così, nel senso che nel corso ti insegnano a disegnare Disney ma partendo da una preparazione individuale già molto alta, quindi lì per lì a quel rifiuto ci rimasi male, ma mi resi subito conto dell’errore di valutazione che avevo fatto. Ho lasciato sedimentare l'amaro in bocca e mi sono rimesso a disegnare nell'ombra per migliorarmi, cercando di alzare di molto il mio livello di preparazione. Dopo tre anni, tentai la fortuna con il fumetto ''Prezzemolo', il draghetto di Gardaland, che stilisticamente seguiva le orme disneyane, quindi nelle mie corde. Evidentemente i tempi erano maturi perché mi presero. Iniziai la collaborazione quasi subito con una storia che scrissi io e collaborai con loro per circa un anno fino a quando, dopo aver rimandato le prove in Disney ma senza aspettative, un bel giorno di agosto '97 arrivò una chiamata che mi cambiò la vita. Le prove erano piaciute e mi chiedevano un colloquio. La soddisfazione era immensa. Andai a Milano, nella sede Disney e gli feci vedere il mio book. Iniziai la collaborazione come inchiostratore, ovvero colui che fa il ripasso a china delle pagine a matita di altri disegnatori, che mi permise di iniziare innanzitutto a guadagnare, cosa molto importante arrivato a trent'anni, in attesa di iniziare il corso di fumetto vero e proprio che sarebbe partito a gennaio dell'anno successivo, nel novantotto. Iniziai a inchiostrare la prima storia tra settembre e ottobre, su matite di Stefano Turconi. Durante il corso all’Accademia Disney, Alessandro Barbucci che era il nostro insegnante, mi chiese d'inchiostrare le sue tavole, gli piaceva molto come inchiostravo e risolvevo con la china. Le soddisfazioni aumentavano giorno dopo giorno. Alla fine di questi lunghi ma fruttuosi dieci mesi iniziai finalmente a disegnare le storie di Topolino e Paperino & Company e l'avventura continua ancora oggi, fortunatamente. ![]() E con grande successo aggiungeremmo no? Senza ipocrisia ammetto che mi fa molto piacere essere apprezzato, è la conferma che sto andando nella direzione giusta. In questo mestiere c’è evoluzione continua, c’è sempre movimento, non si ristagna mai. Parti per un percorso personale ma non sai mai dove arrivi. Ed è per questo motivo che le cose che hai fatto oggi dopo qualche giorno non ti piacciono più. Nel frattempo, anche se di poco sei evoluto, molte cose non le vedi più allo stesso modo, tecnicamente risolveresti in maniera diversa. È un perfezionamento continuo sul campo, perché quando inizi a lavorare, per ragioni di scadenze e di tempistiche, non hai più il tempo per esercitarti. Il tutto avviene storia dopo storia. Ad esempio io ho prevalentemente disegnato paperi ma ultimamente mi stanno arrivando storie con Topolino e quest'ultimo lo avevo ovviamente un po’ trascurato, non lavorandoci su spesso. Di conseguenza adesso sto cercando di affinare anche questo personaggio meraviglioso di nome Mickey Mouse. Sappiamo che in collaborazione con il giornalista Alessandro Zangara hai creato il personaggio Tonio, le cui storie vengono distribuite nelle scuole del Comune di Ferrara. Parlaci di com'è nato questo progetto... È nato da un idea di Alessandro, che un giorno mi chiese se mi sarebbe piaciuto fare una storia a fumetti legata al sociale, come sensibilizzazione giovanile, legata a tematiche come il bullismo, il Burnout o il razzismo. Abbiamo inventato così il personaggio di Tonio Priccosballo. Ad oggi abbiamo fatto quattro storie. Le copie sono state distribuite in tiratura limitata nelle scuole medie di Ferrara e provincia con l’obbiettivo di sensibilizzare insegnati e alunni. È stata una bella esperienza che poi, per impegni lavorativi, non abbiamo più continuato. Certo il personaggio e ancora lì che ci aspetta e magari un domani si riprenderà con calma. Sappiamo che sei presente anche sul mercato fumettistico francese: che differenze hai colto tra Francia e Italia? Dunque quando si parla di fumetto è impensabile non parlare di Francia. Anzi per essere precisi del Belgio che dette vita al fumetto Franco-Belga. Quando mi contattarono per fare il mio primo albo per il mercato d’oltralpe ero emozionatissimo e molto teso. Era una bella sfida, confrontavo la mia preparazione di artista e soprattutto di narratore a fumetti con un mercato di esperti e la risposta del pubblico francese mi preoccupava un po’. Non sapevo se ero all’altezza della situazione. Mi sentivo come un cantante esordiente al primo festival di Sanremo. Fu un debutto che sentii moltissimo. Fortunatamente in linea di massima andò molto bene. Apprezzarono molto i miei disegni con qualche critica costruttiva interessante, che mi permise di capire le esigenze di quel tipo di pubblico e di mercato. Ad oggi il più bel complimento che mi son sentito fare da un editore francese è stato “non sembra neanche che lo abbia fatto un italiano”. Il che vuol dire essere riusciti ad entrare bene dentro a quella realtà da muovermi come un francese. Parlando di realtà francese la cosa più bella è vedere che da loro il fumetto è considerato cultura vera e propria, mentre purtroppo in Italia viene considerato lettura di serie B, da edicola, di passaggio o peggio ancora da cesso. Nonostante siamo nel 2016, anche se un po’ di passi in avanti si sono fatti, per la cultura italiana, il fumetto è ancora un equivalente di lettura di svago, poco impegnata per cervelli base. E la cosa si commenta da sola. La bellezza di andare in Francia invece è proprio il sentire quanto la nona arte sia cultura a 360 gradi. La vedi dappertutto. Nelle librerie, nei negozi, sui muri, ovunque. Un richiamo al fumetto c’è sempre. Una cosa che mi ha colpito è stata vedere, entrando in una libreria, ragazzini seduti per terra che a leggere fumetti, indisturbati. Una volta finito di leggerli andare alla cassa a pagarli. In Italia, a parte i cartelli intimidatori, ti prendono per un orecchio e ti dicono ''Eh no, caro mio, non fare il furbo, PRIMA lo paghi e POI lo leggi!” È una vera e propria questione di mentalità diversa. Quando sono andato lì la prima volta, ero a Parigi, mi sentivo veramente a casa mia. Il mondo che avevo sempre sognato, mi sentivo quasi come ''Alice nel paese delle meraviglie'' (ride). Purtroppo anche in Francia ultimamente stanno sentendo la crisi: molti miei amici mi hanno raccontato che le cose non stanno andando benissimo anche lì. Vero è che escono tantissimi volumi l’anno, troppi, impedendo all'appassionato di seguire economicamente tutto, perché stiamo parlando di cartonati che vanno dai dodici ai quindici euro, rispetto ai tre/quattro euro dei nostri albi. Nonostante tutto il loro mercato è sempre più florido del nostro. Ci sono sempre stati tantissimi editori che oltretutto permettono a tanti disegnatori di riuscire a campare di questo mestiere, problema che invece affligge i giovani fumettisti italiani che, con quei pochi e piccoli editori a disposizione, che hanno solo i soldi per andare in stampa senza permettersi di dare anticipi, non riescono a camparci. In che senso ''Anticipi''? Nel fumetto funziona in questo modo. Il disegnatore viene pagato un tot a pagina. L'editore anticipa questi soldi che poi, in base alle vendite, vengono scalati dalle royalties di vendita che spetterebbero all’autore. Una volta che l’editore con le vendite pareggia quello che gli sono costati gli autori, si inizia a guadagnare tutti, con le varie percentuali, dal prezzo di copertina. Va da sé che gli anticipi servono agli autori per vivere. In Italia tutto questo, a parte qualche realtà ben consolidata, non succede. I piccoli editori propongono contratti quasi privi di anticipi con la possibilità di guadagnare dalla prima copia venduta. È chiaro che se il fumetto funziona si guadagna, viceversa no. La conseguenza più grave è che tanti giovani talenti sono costretti ad abbandonare per dedicarsi ad altro, oppure lo fanno solo come hobby. In Italia manca proprio gente che investa nel fumetto, anche con cose nuove, azzardando un po’. Hanno tutti paura di perderci dei soldi. La risposta sarebbe quella di avere maggiori garanzie aumentando il numero di lettori, come negli anni ’70. Nel mio piccolo, da quattro/cinque anni, vado nelle scuole elementari e medie di Crevalcore, nella provincia di Bologna, dove s'investe tanto nella scuola, e con immenso piacere per singole classi faccio per un'ora e mezza lezione di fumetto, insegno ai ragazzi a disegnare oppure spiego come si costruisce una storia. Mi sono accorto che dall’inizio ad oggi c’è stato un grosso incremento di ragazzini che leggono fumetti. Questa per me è una cosa bellissima. Mi sono accorto che ho fatto da ''traino'', ho veicolato il fumetto. Se noi del settore lo facessimo tutti il fumetto volerebbe alto, anche perché non dimentichiamolo, è innanzitutto un grandissimo mezzo di comunicazione. L'altra cosa che adesso mi preme fare è creare una sorta di mini corso per le insegnanti, per sensibilizzarle sull’argomento e soprattutto mettergli in mano gli strumenti per farlo. La mia idea sarebbe quella di creare un percorso annuale con i bambini che si concluderebbe con l’incontro finale con l’esperto, ovvero il disegnatore o sceneggiatore. Qualcosa ho già buttato giù quindi presto avrò modo di raccontarvi qualcosa di più. Che tipo di rapporto hai con la musica Jazz e com'è stato disegnare le copertine dell'album di Tom Sheret (sassofonista) o del pianista Teo Ciavarella? Sono entrato nell'universo della musica Jazz ai tempi dell'Accademia di Belle Arti, iniziando con Charlie Parker, che tra l’altro è abbastanza ostico come primo approccio (ride), infatti ci misi un po’ e non senza fatica. Poi pian piano ho cominciato a capirlo e si è trasformato in una vera e propria passione. Parallelamente mi sono innamorato del sassofono al punto che ho iniziato a suonarlo. Era il 1989. Ad oggi, dopo alcune esperienze con diversi gruppi musicali, suono in un gruppo che fa musica originale con influenze jazz, blues fusion dove posso esprimermi con questo strumento meraviglioso. Dopo anni di ascolto posso dire di aver raggiunto una certa maturità sull’argomento, conosco molti musicisti rinomati che seguo e che mi piacerebbe coinvolgere nel progetto che sto portando avanti, nel tentativo di unire i miei disegni, la mia arte con la loro musica. L’amore per il sassofono e per la musica improvvisata ha dal mio punto di vista molti aspetti in comune con il fumetto, anche se viaggiano su due binari paralleli per ovvi motivi. Uno strumento musicale può essere paragonato ad una matita e con questo strumento crei. Crei seguendo un canovaccio, che sia una successione armonica o una sceneggiatura, ma crei, e il processo creativo e lo stesso per entrambe le parti. Da una parte note dall’altra disegni. Cerchi di comunicare qualcosa, tiri fuori dal profondo. Metti di tuo. La musica Jazz e il mondo del disegno sono due realtà che si sposano alla perfezione e spesso l’uno sfocia nell’altro. Molti musicisti dipingono, si danno all’arte pittorica o disegnata e tantissimi disegnatori suonano. Credo che le due cose siano legatissime, quasi un’esigenza reciproca. Chissà, forse perché quando si ha molto da dire, con la propria arte o con il proprio strumento non si riesce per motivi tecnici a dire esattamente tutto e si sente il bisogno di completare l’opera con un’arte parallela che permetta con mezzi diversi di chiudere il discorso, non so. Nella musica Jazz dopo aver esposto il tema, su quel preciso giro armonico, inizi con l’improvvisazione, ovvero la creazione istantanea di musica, ma non a caso, restando dentro agli accordi di base o spesso uscirne fuori per poi rientrarne. Fare fumetti è molto simile. Parti con una sceneggiatura scritta, spesso anche molto dettagliata, ma tutto ciò che non è scritto è a discrezione del disegnatore che in quel contesto crea, improvvisa mettendo di suo, crea gag secondarie non previste oppure anche storie parallele alla storia stessa e al 99% sono cose che vengono di getto, all’istante, improvvisate, appunto, andando oltre quello che c'è scritto. A proposito di ''Storia Musicata'', non ti è mai venuto in mente di lavorare a un progetto che esplori più da vicino l'unione tra Jazz e il fumetto? L'idea c'è. Io sono in contatto con uno storico del jazz, Luca Bragalini, al quale avevo già fatto vedere le mie tavole e il mio progetto. Lui nelle sue approfondite ricerche di storico trova sempre qualcosa d'interessante e anche di inedito, vere e proprie scoperte e non mi dispiacerebbe affatto raccontare un giorno qualcosa di questo tipo con un fumetto e magari chissà avere la possibilità di suonare e accompagnare le immagini con musica live. Tra l’altro esiste già un progetto simile nato l’anno scorso. Si chiama Jazz Loft. Una storia noir a fumetti ambientata nel mondo del jazz e proiettata su schermo, scritta da Flavio Massarutto e disegnata da Massimiliano Gosparini e musicata con brani inediti dai maestri Massimo de Mattia e Bruno Cesselli che con l’intera band hanno accompagnato le immagini. Un po’ come facevano una volta con i film muti che prevedevano i musicisti in sala che suonavano in tempo reale. Il giorno di chiusura della mia mostra Birds in Jazz al circolo Arci Kino di Pieve di Cento, ho portato con me il gruppo in cui suono. Mentre loro suonavano io disegnavo proiettato su uno schermo gigante. Ho ''paperizzato'' alcuni personaggi del Jazz, ho fatto un po' di vignette legate alla musica dopodiché, a metà concerto, ho smesso di disegnare e sono andato a suonare con loro. È stata una bellissima serata, una di quelle che non dimentichi facilmente. Devo dire con piacere che in giro si vedono molte situazioni di questo tipo, il gruppo che suona e l'artista dietro che si esibisce. Guarda caso questa bellissima formula è partita proprio dalla Francia! Nel 2007 in occasione della festival di fumetti Cartoon Club di Rimini, per il quale quell’anno feci anche il manifesto, io con altri tre disegnatori straordinari, Bruno Cannucciari, Daniele Caluri e Giovanni Rigano, coadiuvati dallo sceneggiatore scrittore e critico Davide Barzi, sotto le note di un gruppo che suonava le musiche di Nino Rota quindi legate ai film di Fellini, ci siamo alternati facendo una vignetta per ogni brano suonato. Il festival quell’anno celebrava Lupo Alberto e tutte le vignette lo vedevano come protagonista. Una serata indimenticabile. Nell’arena, pienissima c’erano circa 400 persone. Uno spettacolo unico, un esperimento emozionante che non dimenticherò mai! Proprio per questo adesso sto pensando di fare uno spettacolo di questo genere. Fumetto e tanta musica. Cosa pensi di quest'invasione del mondo dei fumetti super-eroistici nell'universo cinematografico? Il genere supereroistico funziona. Funzionano gli effetti speciali, cose che gli americani sanno fare molto bene, quindi i supereroi si sposano perfettamente con questa politica. Ovviamente può avvicinare gente al fumetto, magari incuriositi dalla pellicola. E va bene. Purtroppo continua a uscire ''troppa roba'' e si è arrivati, almeno secondo me, alla saturazione. Ormai è percepibilmente solo business. Questo inevitabilmente inquina, rovina, stanca, allontana. Un'arma a doppio taglio che rischia di avere un effetto contrario. Poi magari sbaglio... Topolino è un personaggio semplicemente immortale, credi che rimarrà sempre ancorato alla tradizione o cambierà per essere a passo coi tempi e col nuovo pubblico? Il magazine Topolino è conservatore per tradizione, ma tratta comunque sempre argomenti di grande attualità. Come Disney Italia, ora Panini, però hanno sperimentato molto anche con Topolino. Qualche anno fa fecero MM e X-Mickey. Due progetti molto interessanti. È ovvio che se ci fosse stata una serie animata a fare da traino il riscontro sarebbe stato maggiore. Un fenomeno come le Witch, che ha spopolato dal primo numero succede veramente in casi rarissimi. Purtroppo sono molti anni che non escono film d'animazione con protagonista Topolino e questo sicuramente penalizza. Io mi auguro che un domani si ritorni a ragionare su nuovi progetti sempre con un ottica avanguardistica. Occorrono sempre nuove idee le acque vanno sempre mosse, se stagnano si sa, puzzano. Ma sono certo, conoscendo la redazione, che appena ci sarà la possibilità, qualcosa di nuovo uscirà sicuramente. Donald parlaci della mostra che stai presentando al Cinema Arsenale, ''Birds in Jazz''... Sono ''paperizzazioni'' di jazzisti famosi, del passato e odierni. Queste trasformazioni hanno un procedimento mentale abbastanza ovvio per chi disegna Disney. Chiaramente essendo legato molto al Jazz, un giorno mentre stavo disegnando una storia avendo come sottofondo Charlie Parker, ho cominciato ad abbozzare un Parker paperizzato, che al momento chiamai Charlie Paper. Partii con la bozza poi preso dall’entusiasmo lo terminai. Da ''Charlie Paper'' divenne ''Charlie Ducker'' in modo che anche all’estero potessero cogliere il gioco di parole. Ci misi un paio di giorni per completare l’illustrazione. Poi mi chiesi: ''Perché farne solamente uno''? Da lì partì il progetto vero e proprio. Mi misi all'opera e ne feci dodici. L'idea è quella di portare avanti la mostra e incrementarla man mano con altri pezzi. Ne vorrei fare una quarantina e dopo raccoglierli in un libro. A quel punto chiuderei il capitolo ''Birds in Jazz'' e aprirei il capitolo ''Birds in Rock'', fino ad arrivare al ''Birds in Classica''. Pensi che l'arte in generale venga tutelata in Italia? E cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la carriera di fumettista? Ascoltando quello che ci dicono i politici, c'è da mettersi le mani ai capelli. Perché la stanno proprio calpestando l'arte, con tutte le loro forze. In un paese dove c'è il settanta per cento di arte, stanno riuscendo a mandarla tutta in malora. Non c'è più tutela e addirittura sembra che la vogliano far sparire pure dai libri di testo. Vaporizzarla. Anni fa mi ricordo che la Gelmini voleva chiudere i conservatori perché, a detta sua, creavano solo disoccupati. Certo, perché le altre facoltà no? Che facciamo? Chiudiamo tutto? Possiamo avere il sacrosanto diritto di seguire gli studi che voglio o no? Semplicemente assurdo. Bisogna dire che è tremendamente triste percepire che il tuo stato voglia risparmiare soldi tagliando i fondi all'arte, all’istruzione e alla sanità. In Italia ci sono tantissimi e bravissimi artisti, in tutti i settori. Noi italiani abbiamo sempre detto la nostra egregiamente a livello mondiale senza invidiare nessuno. Siamo sempre stati lautamente all’altezza. Ma in questo momento permettimi di dire che in Italia non c'è proprio sbocco. E i giovani che faranno? Scapperanno tutti all'estero e poi? Cosa davvero stupida a mio parere (ci associamo con lui). Poi succede che diventano famosi fuori Italia e solo allora magari lo stato italiano si accorge di loro. Anzi si vanta pure prendendosi meriti che non ha. Perché dico io non avere le possibilità di diventare famosi qui in Italia? Son tempi difficili, durissimi lo so ma i giovani vanno incentivati e sostenuti se non agevolati. L’Italia deve ripartire. Nonostante tutto quello che dico sempre è : “Ok e difficile ''piazzarsi'' ma non impossibile”. Bisogna sbattersi un po' di più, muoversi tanto, far vedere i proprio lavori, il proprio talento a livello mondiale, perché purtroppo per ora il nostro paese non riesce a darti molto, soprattutto a livello editoriale. Non bisogna aver paura di provarci e non arrendersi mai. Se si crede nelle proprie qualità, in maniera realista, ovvero consapevoli delle proprie capacità e su dove sentiamo di poter arrivare, si deve andare avanti a testa bassa come un ariete. Si troveranno porte chiuse, ma non è detto che sia un male. Vuol semplicemente dire che non era la porta destinata a te. Molti commettono l’errore di demoralizzarsi ai primi no ed è la cosa più sbagliata che si possa fare. A tutto c’è un perché ma lo si scopre solo perseverando. La Rowling ha girato 10 anni prima di piazzare Harry Potter, viveva in una roulotte povera in canna. Se non ci avesse creduto adesso non sarebbe una delle donne più ricche del mondo, per quanto la ricchezza alla quale io ambisco e consiglio di ambire non è quella del denaro. In tempi di crisi, vige la legge del più forte, di quello che psicologicamente regge, il caparbio. Solo così si può arrivare al proprio obiettivo. Girare sempre, conoscere gente del settore e anche un po’ rompere le scatole. L’ideale sarebbe riuscire a piazzarsi in patria, per riuscire a tirarla su questa benedetta Italia che dovremmo riprenderci in mano ormai da tempo invece di lasciarla a politici inetti e approfittatori che la stanno e ci stanno rovinando nel peggiore dei modi. Comunque sia, tornando a noi, combattere sempre, essere sempre ben preparati, competenti e competitivi, aperti mentalmente, possibilisti coriacei e testardi. In questo modo, anche i sogni, messi alle strette, sono costretti ad avverarsi. Foto dell'autore
Domenica 17 aprile si è tenuta al cinema-teatro Lumière di Pisa, una serata all’insegna di buon cibo, ottimo vino e musica jazz di qualità. La serata è stata organizzata da CantinaJazz in collaborazione con l’Università di Pisa e con l’Associazione Culturale XlinX. CantinaJazz organizza già da tempo manifestazioni dove due esperienze sensoriali si uniscono: la degustazione di vini e l’ascolto di musica jazz. La musica non accompagna la degustazione, ma ne è parte integrante. Il progetto sviluppato da Cantinajazz prevede di scegliere, arrangiare ed eseguire brani jazz in modo che le armonie e melodie musicali si accordino sulle sensazioni olfattive e gustative del vino. Per la parte cantina abbiamo Roberto Maragoni, bionformatico e appassionato di enologia da lungo tempo, Luca Barsanti e gli studenti del corso di laurea in enologia, che hanno il compito di presentare vini e liquori. Per la parte jazz invece si esibisce un quartetto capitanato dal cantante Emiliano Loconsolo, accompagnato da Piero Frassi al piano, Mirco Capecchi al contrabbaso e Vladimiro Carboni alla batteria. Alla musica si aggiunge anche la lettura delle poesie di Michele Cristiano Aulicino, che hanno il compito di saldare insieme i vari momenti dello spettacolo. “Il gusto della Ricerca” prevede che a questo binomio si associ anche un menù basato sulle eccellenze locali, che le valorizzi dal punto di vista qualitativo, salutistico e nutraceutico. Ogni incontro (in totale 8, l’ultimo si terrà il prossimo 22 maggio) ha un tema di base per quanto riguarda il menù, che è curato dallo chef Massimo Tessieri.Il menù di questo penultimo incontro aveva come tema la degustazione di fiori eduli e prodotti dell’alveare. ![]() La serata è iniziata con un Beldiletto 2015, spumante brut elegante e raffinato, che ha accompagnato un' insalata di fiori eduli su letto di songino e polline con emulsione di miele e pappa reale. L’accostamento è ottimo, il vino che a livello olfattivo potrebbe sembrare un vino bianco fermo, si apre in seguito al gusto in un'esplosione di bollicine, restando fresco e molto piacevole. ![]() In seguito un Villa Sole 2015, pinot grigio in purezza dai marcati tratti sapidi, che ha introdotto una calamarata ai fiori di zucca con guanciale croccante e fonduta di Prabolta (formaggio vaccino fresco). ![]() Il terzo momento è stato dominato dal Chianti 2015, (che è stato anche di esempio per una lezione sulla modalità con cui si esegue la degustazione di un vino) che si è sposato con una francesina di carciofo con spuma di patate alla propoli e fiori blu. Infine, un doppio assaggio di liquori: uno floreale, allo zafferano, proposto insieme a una degustazione di mieli col pluripremiato Tuada, pecorino garfagnino stagionato. L’altro una grappa di miele, accompagnata dagli stessi mieli in degustazione, ma stavolta in un abbinamento dolce con un cantuccino. Ovviamente la realizzazione di questo sorprendente menù è stata possibile grazie alla collaborazione di aziende del territorio. La Cantina Degli Azzoni Avogadro di Pontedera ha presentato tre dei suoi vini mentre l’azienda Taccola1895 di Uliveto Terme due suoi liquori. Per quanto riguarda le floricolture, hanno contribuito due aziende, entrambe di tipo biologico e molto impegnate nel sociale; Carmazzi di Torre del Lago ha presentato fiori eduli molto inconsueti, mentre BioColombini di Crespina altri più tradizionali. I prodotti dell’alveare invece sono stati presentati da due apicolture, una specializzata nel polline, Metalori di Massa Macinaia, e l'altra nel miele e nella pappa reale, Mieleria del Castello di Vicopisano. Infine i formaggi provenivano dal Caseificio Bertagni di Pieve Fosciana.La serata nel suo insieme è stata estremamente piacevole, con la possibilità di gustare un menù di alto livello, scoprendo prodotti locali e abbinamente insoliti. Chi avrebbe mai creduto che dei fiori che comunemente decorano i nostri balconi e giardini potessero racchiudere, al di là del profumo, anche un gusto così spiccato, tale da risvegliare le nostre papille gustative? L'atmosfera (ma forse è una parola un po' riduttiva) creata dalla musica e dalla poesia dei ragazzi ha completato pienamente questa esperienza sensoriale. Non mi resta quindi che invitarvi a seguire il lavoro di CantinaJazz e a scoprire insieme a loro la comunione tra vino, musica e buon cibo! Link per approfondire: - https://www.facebook.com/CantinaJazz-106306526219551/timeline - http://www.cantinajazz.com/ Foto tratte da:
foto dell'autore In Toscana... Firenze: ![]() Mostra internazionale dell'artigianato 80 anni portati alla grande; torna come ogni anno a Firenze la Mostra internazionale dell'artigianato, la prima del genere certificata in Italia. Organizzata quasi ogni anno a partire dal 1931, ospitata nella ormai tradizionalissima location della Fortezza Da Basso, la mostra aprirà sabato 23 aprile e chiuderà il Primo Maggio, con orario 10-22.30 (ultimo giorno chiusura alle 20). Un viaggio virtuale fra tutte le regioni e i paesi del mondo, con la possibilità di acquistare prodotti esclusivi e partecipare ai numerosi eventi proposti dall'organizzazione. I biglietti hanno un costo dai 2.50 ai 6 euro e possono essere acquistati in loco o sul sito della fiera: www.mostraartigianato.it Firenze Gelato Festival Parte da giovedì 21 aprile nel capoluogo toscano il Gelato Festival, con la prima delle nove tappe che porteranno alla finale, sempre a Firenze, il prossimo 1 settembre. Il Festival toccherà successivamente Parma, Roma, Napoli, Torino, Milano, Londra, Berlino e Valencia. L'appuntamento è in piazzale Michelangelo, dove con l'apposita GelatoCard sarà possibile assaggiare i gusti preparati dai migliori gelatieri del territorio e votare il preferito. La tappa toscana si conclude il 25 aprile. Per orari e informazioni: www.gelatofestival.it Mostra primaverile di piante e fiori al Giardino dell'orticoltura Anche quest’anno la Società Toscana di Orticultura organizza presso il Giardino dell’orticoltura la Mostra mercato primaverile di piante e fiori, che si svolgerà da sabato 23 aprile a domenica 1 maggio con orario 9– 19.30. La settimana prevede diversi eventi, con la presenza di 60 espositori di piante, accessori e mobili da giardino. Sono in programma anche laboratori per i più piccoli e visite guidate al Giardino. L'ingresso è sempre libero e l'accesso per i visitatori è da Via Vittorio Emanuele II,4 e Via Bolognese, 17. Maggiori informazioni su www.societatoscanaorticultura.it Pisa Pontasserchio – Agrifiera 2016 Dall'agricoltura al benessere, dal giardinaggio all'enogastronomia e al tempo libero, tutto è pronto per l'edizione numero 108 dell'Agrifiera, evento tradizionalmente legato alla festa patronale del paese e oggi divenuto di rilievo nazionale. L'esposizione rimarrà aperta dal 22 aprile al 1 maggio nel parco “Tiziano Terzani” di Pontasserchio, mentre il programma dettagliato degli eventi, con orari, appuntamenti e notizie sulla biglietteria sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito www.alteregofiere.com ![]() Emma Morton all'Ex-Wide Sabato 23 aprile alle 22 all'Ex-Wide (via Franceschi) Emma Morton, giovane cantante scozzese ormai stabilita in Italia da alcuni anni, presenta il suo nuovo progetto, “Hunter” un minimal pop soundscape contaminato dal folk, jazz e blues: “Qui, in Italia, ho imparato a conoscere la cucina, la terra. La famiglia che ho costruito qui mi ricorda di amare me stessa e la mia storia, che oggi rendo in musica”. Ad accompagnarla: Luca Giovacchini alle chitarre, Pee Wee Durante alle tastiere e Piero Perelli alla batteria. Il biglietto è di € 8, ridotto studenti € 5. Per informazioni e prenotazioni: info@exwide.com CineClub Arsenale Giovedi 21 Aprile, ore 20.30: “Un Amleto di meno” di Carmelo Bene con Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Alfieri Vincenti, Franco Leo, Bruno Minniti; Italia, 1973, 70'. Introduce Igor Vazzaz. Evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana - Teatro Era di Pontedera e la Fondazione Palazzo Blu di Pisa. Castiglioncello (Livorno) Castiglioncello Street Food Dalle 11 di sabato 23 aprile fino alle 24 di lunedì 25 passa per Castiglioncello il Festival dello Streetfood. Per le strade del paese, in zona Portovecchio, sarà possibile assaggiare una selezione dei migliori cibi di strada italiani. Informazioni dettagliate su: www.streetfood.it fuori Toscana ilTermopolio questa settimana vi segnala... ![]() Parco Storico di Monte Sole – Marzabotto (BO) Un 25 aprile un po' diverso dal solito, quello proposto nel Parco storico di Monte Sole, a Marzabotto (Bologna). La zona, teatro nel 1944 delle stragi nazifasciste che costarono la vita a oltre 700 persone, è oggi Parco storico e “Scuola di Pace”. Accanto alle attività che per tutto l'anno sono portate avanti con scopi di formazione, il 24 e il 25 aprile vengono promosse molte iniziative su pace, conflitti, accoglienza, memoria storica, razzismo, convivenza; nei giorni in cui si ricorda la fine della guerra e dell'occupazione nazista in Italia, i visitatori potranno conoscere il Parco e la sua attività grazie a visite guidate e laboratori. Per informazioni: www.montesole.org 11 aprile - 21 maggio: “Ludoteca scientifica: dialogar di scienza sperimentando sotto la Torre” Ha aperto i battenti lunedì scorso alla Ludoteca scientifica (Cittadella Galileiana) una mostra interattiva che si pone lo scopo di avvicinare il pubblico alla scienza, invitando giovani e adulti a “sperimentare” con le installazioni predisposte dalla stessa Ludoteca. Per prenotazioni e informazioni è possibile contattare l'Associazione culturale La Nuova Limonaia: 050 2214861 (lunedì-venerdì ore 9.30-12.30; martedì e giovedì ore 14.30 – 16) oppure 320 0403946 (lunedì, mercoledì e venerdì ore 14.30 – 16). Informazioni anche sul sito www.ludotecascientifica.it)
![]() 14-17 aprile: MERCATO EUROPEO Torna a Pisa il mercato europeo , organizzato da Confesercenti Toscana Nord e dall'Associazione dei Venditori ambulanti. Dalle 10 alle 22, nella centrale piazza Vittorio Emanuele, sarà possibile visitare 40 stand e acquistare prodotti gastronomici e artigianali provenienti da tutto il continente 15 aprile: presentazione del libro “Tutta la mia vita è stata una lotta”, di Sakine Cansiz, allo spazio antagonista Newroz Undici anni passati nelle carceri turche, a causa della partecipazione al movimento di resistenza curdo. Sakine Cansiz racconta – nel secondo libro di una trilogia – la lotta dei prigionieri curdi dopo il colpo di stato del 1980 e il ruolo fondamentale delle donne negli anni “caldi” della resistenza. L'appuntamento è allo spazio antagonista Newroz (via Garibaldi 72) per le ore 18. ![]() 15-17 aprile: “Birradamare”, un week end su birra artigianale e ambiente, sul litorale pisano Il progetto Birradamare è nato per creare una rete fra i produttori locali e per offrire un'attrazione turistica che possa coniugare la conoscenza delle specialità enogastronomiche del territorio e quella del patrimonio ambientale; tutto questo in una zona, quella del litorale fra Marina di Pisa e il Calambrone, spesso dedicata solo alla frequentazione estiva. Gli appuntamenti inizieranno a partire da venerdì alle 16 all'Agriturismo Fattoria di Tirrenia a Calambrone, con un'escursione al tramonto alle vicine dune. Fino alla sera di domenica sarà possibile partecipare a visite guidate, degustazioni e laboratori. Il programma dettagliato è sulla pagina Facebook dell'evento. 15-17 aprile: Stazione Leopolda: i mille volti della birra artigianale italiana Nel prossimo fine settimana alla Leopolda sarà ospitata la prima edizione di BeeRiver, rassegna della birra artigianale italiana. Fra gli stand espositivi sarà possibile assaggiare e conoscere oltre 30 prodotti alla spina e 60 in bottiglia, oltre a vari tipi di street food e prodotti di filiera corta. Le porte apriranno alle 15 di venerdì e l'ingresso è gratuito, mentre sarà necessario acquistare un gettone da 2 euro per le degustazioni. Maggiori informazioni su www.beeriver.it ![]() 16 aprile: Pisae Pisarum, viaggio nella Pisa romana e tardo antica Da piazza dei Miracoli attraverso tutta l'area dell'antica Pisae, le guide di Natourarte riporteranno i visitatori indietro nel tempo alla ricerca – nel tessuto urbano attuale – delle tracce della colonia romana. Il ritrovo è fissato per le 15.30 alla Fontana dei Putti (Piazza dei Miracoli); il tour ha un costo di 12 euro (8 ridotto per studenti) ed è obbligatoria la prenotazione scrivendo a natourarte.pisa@gmail.com o chiamando il 388 7551474 o il 339 6836352. ![]() 17 aprile: “Godot sono io”; rappresentazione al Centro Espositivo SMS Si basa su uno studio di “Waiting for Godot” di Samuel Beckett la rappresentazione che si terrà il 17 aprile alle 16.30 nella Sala Convegni del Centro espositivo SMS (viale delle Piagge 18). Il testo è stato scritto da Daniel Papa, che cura anche la regia dello spettacolo al fianco di Lucia Garofalo. L'ingresso è gratuito. Per informazioni scrivere a lu.garof@live.com 17 aprile: al cinema Lumiere, quarto incontro del ciclo "Il Gusto della Ricerca" Una serata conviviale, all'insegna del buon cibo, della salute, della qualità e della musica; così l'Università di Pisa ha organizzato, a partire dallo scorso gennaio, un ciclo di incontri che prendono spunto dai temi dell'Expo 2015. Grazie alla partnership con CantinaJazz sarà possibile degustare prodotti realizzati grazie alle ricerche agroalimentari dell'Università, ascoltando le note jazz di Emiliano Loconsolo e le poesie di Michele Cristiano Aulicino. Il costo complessivo della serata è di 20 euro, da pagare alla biglietteria del Lumiere. E' necessaria la prenotazione contattando il 320 8787288 oppure mandando una email a info@cantinajazz.com. 19 aprile: CineClub Arsenale, vicolo Scaramucci Ore 21: TOPOLINO IN BIANCO NERO: Selezione di corti muti di Walt Disney, con accompagnamento musicale live di Steve Lunardi (violino) e Andrea Pellegrini (pianoforte). Ingresso intero: euro 5. Informazioni e contatti: www.arsenalecinema.it 20 aprile: CineClub Arsenale, vicolo Scaramucci
Ore 21: IL GRANDE LEBOWSKI di Joel Coen, con Jeff Bridges, John Goodman, Julianne Moore, Steve Buscemi, John Turturro; GB, 1997, 117'. Introduce Antonio Padellaro. Ingresso intero: euro 5. Informazioni e contatti: www.arsenalecinema.it 6/4/2016 Storia, tradizione, natura e amore per il territorio: tutto in un “abbraccio”. Domenica 10 aprile l'Associazione Nicosia Nostra punta i riflettori sul convento abbandonato di NicosiaRead NowVal Graziosa: il nome già descrive tutto. A pochi chilometri da Pisa si apre, sotto il monte, una vallata ampia, disseminata di paesi, villaggi, case coloniche, attraversata da fossi e torrenti, arricchita dalla sua storia millenaria e dalle sue tradizioni. A breve distanza dal paese di Calci, lasciata alle spalle la mole spettacolare della Certosa, si trova il convento di Nicosia, bene demaniale oggi in stato di abbandono. E' qui che la prossima domenica 10 aprile l'associazione “Nicosia nostra” tenterà l'impresa: formare una catena umana di un chilometro che circondi la struttura “abbracciando” questo luogo incantato, sempre a rischio di oblio. L'evento, dal titolo “Le camelie del chiostro – Abbracciamo Nicosia” arriva quest'anno alla decima edizione. Non si tratta solo di stabilire un record divertente, ma di lanciare “un grido di allarme sullo stato di conservazione del Convento medievale di Nicosia e un gesto d'amore collettivo per questo luogo da molti considerato magico” fanno sapere dalla direzione generale dell'Università di Pisa, patrocinatrice dell'iniziativa assieme alla Regione Toscana e al Comune di Calci. In occasione della fioritura delle due secolari camelie presenti nel chiostro del convento, “Nicosia nostra” propone un'intera giornata di eventi di sensibilizzazione; l' “abbraccio” alla struttura è solo il momento culminante. Fra stand espositivi, proiezioni, installazioni, passeggiate... i visitatori potranno prendere contatto con un angolo di territorio poco conosciuto ma ricco di fascino e di storia. E la storia del convento di Nicosia parte davvero da molto lontano: fu edificato alla metà del XIII secolo, per volere di Ugo da Fagiano; personaggio di spicco della Chiesa locale, Ugo era arrivato agli alti gradi della gerarchia, fino a diventare vescovo di Nicosia di Cipro: da qui il nome “esotico” della località. Nel convento si stabilirono i frati Agostiniani; i religiosi hanno continuato a vivere qui, fra la vallata e il monte, fino agli anni Settanta del Novecento. Oggi l'edificio accusa i segni del tempo e del disuso; l'intera struttura è pericolante e rimane, talvolta, vittima di atti vandalici. Solo la chiesetta di Sant'Agostino resiste, è agibile e tuttora utilizzata. L'Associazione Nicosia Nostra è nata nel 2004 con il proposito di tutelare e valorizzare l'antico convento, tentando anche la non facile impresa di ristabilire il legame storico, culturale e affettivo fra il convento stesso e gli abitanti della zona. Oltre a promuovere ogni anno “Le camelie del chiostro”, i volontari si occupano di bonifica e pulizia dei luoghi, di organizzare varie manifestazioni culturali e ricreative durante tutto l'anno e di interagire con le autorità preposte, per continuare senza sosta a difendere un bene dal valore storico inestimabile. La festa, in coincidenza quest'anno con i 650 anni della fondazione Certosa di Calci, inizierà proprio dalla Certosa, con la partenza di alcuni itinerari naturalistici nella zona, alle 10; e alla Certosa si concluderà, alle 18, con un concerto della Filarmonica “G.Verdi”. Fonti:
Università di Pisa “I luoghi della Fede” - www.regionetoscana.it Per informazioni sull'evento: nicosianostra.blogspot.it Immagini tratte da: le foto sono "gentile concessione dell'Associazione Nicosia Nostra" Si è tenuto questo weekend una tre giorni di eventi a cura dell’Associazioni Arci “La Staffetta” nella provincia pisana, tra Putignano e Coltano, per promuovere l’idea di turismo sostenibile. Vincendo il bando comunale, l’associazione ha creato un calendario di eventi per riscoprire l’hinterland di Pisa, all’insegna di un turismo che valorizzi il paesaggio e le risorse locali. ![]() La manifestazione è iniziata venerdì 1 aprile alla Casa del popolo di Putignano con la presentazione del progetto La Staffetta Gastronomica a cura del Circolo Arci “La Staffetta” e dei relativi partner (Strada dell’Olio Monti Pisani, ASBUC Migliarino, Condotta Slow Food Pisa e Monti Pisa, produttori del GAS Pisanello), che hanno allestimento uno spazio espositivo dei prodotti gastronomici del territorio. La serata è continuata con una cena a buffet e con una sessione acustica e dj set. Sabato 2 aprile anche il Termopolio si è unito all’escursione storico – naturalistica, organizzata dall’associazione in collaborazione con Associazione WWF Alta Toscana Onlus.Partendo dal Circolo Arci di Coltano, abbiamo avuto la possibilità di scoprire e apprezzare questa realtà immersa nella natura e come congelata nel tempo. Coltano fa parte oggi del Parco di Migliarino S. Rossore e Massaciuccoli. In passato erauna zona paludosa; le prime bonifiche le abbiamo grazie alla famiglia Medici, che la utilizzavano principalmente come tenuta di caccia. Vi ritroviamo oggi la Villa Medicea (1587) progettata da Buontalenti che ospita il centro visite del parco, il quale organizza escursioni all’interno della tenuta. Ma la tenuta di Coltano è nota soprattutto perché nel 1911, Guglielmo Marconi installò poco lontano dal Palazzo Mediceo la celeberrima Stazione Radiotelegrafica, allo scopo di collegare Roma alle colonie italiane ed ai paesi europei. L'impianto fu poi potenziato per poter essere utilizzato anche per le comunicazioni intercontinentali e radiofoniche.Grazie all’attività di varie associazioni e dei suoi abitanti, Coltano continua a vivere con tutta una serie di eventi ed escursioni, ma è un vero peccato che una realtà così bella e così vicina a Pisa goda di così poca attenzione e valorizzazione, soprattutto visto il suo grande potenziale sia storico che paesaggistico. L’escursione ci ha portato ad ammirare il paesaggio circostante, gli esemplari naturali presenti, l’idrovora e si è protratta fino alla Riserva Naturale “Bosco degli Allori”. Al termine dell’escursione si è svolto un pranzo sociale presso il Circolo Arci di Coltano; nel pomeriggio la visita della tenuta è terminata all’interno della Villa Medicea in collaborazione con la Proloco di Coltano. Domenica 3 aprile siamo tornati alla Casa del popolo di Putignano, dove il circolo Arci “La Staffetta” ha allestito una cotta pubblica di birra artigianale. Una ricca organizzazione di laboratori si è susseguita per tutta la giornata: laboratori didattico per bambini con Latte e Gelati di de Coltelli, laboratorioUnisf "Sculture di palloncini", laboratorio Unisf di Cucina indiana; a questi si sono affiancati il mercatino dell'usato e quello contadino a cura del Gas Putignano. Il pranzo è stato organizzato dall’Associazione il BiOrto, che a proposto un menù particolare a base di canapa, per riscoprire una coltivazione a lungo utilizzata in Italia, ma oggi quasi dimenticata o in ogni caso poco valorizzata. Nodo cruciale della giornata la Tavola Rotonda svolta dagli organizzatori per fare il punto di questa tre giorni e per pensare ad un nuovo calendario di eventi in cui le varie organizzazioni possano mettere insieme le loro forze per valorizzare il territorio e i suoi prodotti. Prossimo evento in calendario Birra D’Amare dal 15 al 17 aprile. Questa volta l’evento si sposta sul litorale, non perdetevelo! Immagini tratte da: foto dell’autore e dell’Associazione Arci “La Staffetta” Link per approfondire:
http://www.lastaffetta.com/ https://www.facebook.com/LaStaffettaARCI/?fref=ts https://www.facebook.com/events/1078044332286166/ https://www.facebook.com/Proloco-Coltano-1596022810671094/ http://www.parcosanrossore.org/index.php https://www.facebook.com/Il-BiOrto-210487749039823/ |
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Gennaio 2021
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