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10/7/2021

A Cascina nasce la Casa di Lungofiume

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COMUNICATO STAMPA
A CASCINA NASCE LA CASA DI LUNGOFIUME
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Il nuovo spazio operativo dell’Associazione no profit Lungofiume sarà
una “casa delle arti” dedicata a progetti di cultura, spettacolo e solidarietà.
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(Cascina, 8 luglio 2021) Lungofiume festeggia i primi 5 anni di attività nella sua nuova “casa delle arti”, inaugurata l’8 luglio, con una presentazione show delle iniziative culturali in programma nei prossimi mesi, condotta dal Presidente dell’associazione no profit Massimo Corevi, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cascina Bice Del Giudice, di artisti e di collaboratori.
 
La Casa di Lugofiume sarà uno spazio operativo in cui si parlerà il linguaggio della creatività, del teatro, della pittura, della musica, del cinema, della scultura, della danza, della socialità.
 
In calendario “corsi formativi” di teatro, musica, danza, clowneria, magia, pittura, lingua, scrittura, doppiaggio (inizio autunno 2021); “percorsi narrativi”, tra fiabe e letture (inizio autunno 2021); “flussi solidali”, con il progetto di solidarietà Leo e i piccoli desideri, già avviato e a sostegno di giovani artisti, in ricordo e nel nome di Leonardo; “delta di eventi”, tra teatro, cinema, poesia, arte (inizio estate 2021).
 
Tra i progetti più significativi ci saranno il Premio “Leo e le piccole storie” (aprile 2022), un concorso nazionale di racconti brevi, destinato a talenti emergenti e Cuore bambino, percorso di creatività per i più piccoli, per giocare con l’arte esternando le proprie emozioni con un pensiero scritto, di fronte a un’opera. In programma nella prossima primavera anche i Premi Città di Cascina dedicati alla poesia e agli Short Film.
Fuori dalle porte della Casa, inoltre, lo spettacolo teatrale Omaggio a Milva sarà ospitato il prossimo 7 agosto al Giardino della Pieve Relais e il 15 agosto a Borgo Pignano (Volterra).
 
“In qualità di Assessore alla Cultura del Comune di Cascina - dichiara Bice Del Giudice - saluto con favore la nascita della Casa di Lungofiume, certa che questo luogo potrà diventare uno dei punti di riferimento delle attività e delle iniziative che l'associazione presieduta da Massimo Corevi promuove sul nostro territorio ormai da 5 anni. Certamente il contributo di ciascuno non può che accrescere il prestigio di una città la cui identità e le cui tradizioni meritano di essere valorizzate”.
 
“Ogni forma di arte ci aiuta a crescere e a sprigionare energie positive”, dichiara il Presidente di Lungofiume Massimo Corevi. “Oggi l’associazione compie i suoi primi 5 anni. Festeggiamo questo importante compleanno insieme ai soci e ai collaboratori, con l’entusiasmo di una nuova avventura. La missione più ambiziosa che ci guiderà in questo progetto, sarà quella di creare e dare seguito alle attività culturali dedicate ai più giovani: saranno proprio i ragazzi a gestire nuovi progetti e iniziative”.  
 
INFO E PROGRAMMA ATTIVITÀ CASA DI LUNGOFIUME
Fb https://www.facebook.com/CasadiLungofiume/

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3/7/2021

Guido Catalano e Serena Altavilla esaltano il Giardino Scotto

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di Enrico Esposito
All'interno della cornice amena del Giardino Scotto di Pisa l'inizio degli appuntamenti del mese di luglio presenta un'interessante mix nel segno della sperimentazione. Prima la poesia favolosa e micidiale di Guido Catalano, poi il viaggio trascendentale scritto da Serena Altavilla. Una serata assaporata goccia a goccia al passo con i due artisti, erosi da sciami di piccole bestie feroci probabilmente curiose di prendere parte all'ascolto e allo spettacolo.
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Ha ragione a definirsi "rockstar" Guido Catalano. Nel febbraio di questo anno segnato dagli spiragli il poeta torinese ha compiuto cinquant'anni, varcando il mezzo del cammin della nuova vita. Rockstar e Favoloso, come il nome del tour che lo sta riportando a solcare i palchi d'Italia sull'onda della sua ultima pubblicazione "Fiabe per adulti consenzienti", nucleo della sua performance. Il richiamo del Pfitzer praticato la mattina stessa non sembra avere effetti sanguigni sul nostro eroe che in un'ora circa si introduce e descrive con dovizia al pubblico. La sua bacchetta è la voce che anima lo spartito alimentato dalla sua ventennale produzione lirica. A partire da "I cani hanno sempre ragione” quasi ascrivibile al secolo scorso, si attraversano e conoscono sfaccettature diverse del Catalano dentro e fuori dalla pagina. Ma separare le due teste equivale a bestemmiare di brutto, per il vulcano che si ritrova sul palco, in grado di non fare pesare né la sua vocazione alla coltivazione dell'amore né il vitale contraltare del sarcasmo e dell'auto-ironia. Verrebbe voglia, man mano che Catalano riferisce, di organizzare una tavolata con lui allestendo un simposio di altri tempi tra fiaba, confessione, grottesco. Una propaggine delle traiettorie che si disegnano sui temi della solitudine, del confronto con il prossimo e di quanto la pandemia ci abbiamo reso più sensibili e votati a emozionarci così. 
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Vi avevamo parlato di "Morsa" di Serena Altavilla a proposito dell'uscita il 9 aprile scorso. Aspettavamo di scoprire come la versatile cantautrice pratese mettesse in scena il suo esordio discografica da solista: una curiosità diffusa perché legata alla peculiare libertà creativa contenuta dentro "Morsa". Complicato fare pronostici, offensivo anzi. La risposta la attendevamo da Serena che è apparsa improvvisamente mentre Matteo Lenzi catturava risonanze e impulsi per concederglieli. Nero e rosa i colori che l'hanno avvolta in una fusione che ha seguito le direttive della variabilità di riflessioni espresse tra un brano e l'altro. Per la prima volta degli spettatori entravano privi di difese in una dimensione del tutto staccata dall'obbligo delle mascherine e dal sorteggio dei vaccini: la parola d'ordine dell'abbandonarsi in una sorta di seduta psicologica muta. Una sperimentazione tra linguaggi: volteggi corporei, mappe emotive, tempeste musicali. Attraverso altri indizi prodotti da Vanni Bartolini, la "Morsa" si avviluppa intorno alla splendida protagonista che quasi in un crescendo apre le ali della passionalità e dell'energia. Prendendosi pause quasi impercettibili, perché un flusso di spazi e percezioni respira a singhiozzi. 

Immagini tratte da foto dell'autore

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