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30/9/2020

Filippo Giardina in scena al Teatro Nuovo di Pisa

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​Venerdì 2 ottobre 2020, Teatro Nuovo Pisa
Filippo Giardina in Formiche
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​Sfacciato, irriverente e sagace è Filippo Giardina, tra i pionieri della stand up comedy italiana, che, venerdì 2 ottobre 2020 alle ore 21.30, approderà al Teatro Nuovo di Pisa con una versione aggiornata di Formiche, upload del suo nono e fortunatissimo monologo per iniziare la stagione di Stand Up Comedy pisana in pompa magna.

La serata sarà aperta da Alessio Zanotti e Domenico Gorrasi, due comici emergenti della scena pisana, forgiati da serate a “microfono aperto” al LeningradCafé, al Caracol Pisa e in giro per i locali di mezza Toscana.

Dal web ai sold out, Filippo Giardina è un caso raro nel mondo dell’arte e dell’intrattenimento. Nonostante sia ormai assente dalla platea televisiva, il comico romano è impegnato in un tour strabiliante con Formiche, sempre sold out in tutta Italia.

Grazie a uno stile comico di stampo anglosassone, è divenuto la figura di riferimento attorno alla quale è nato il movimento della Stand Up Comedy in Italia, fondando nel 2009 a Roma il collettivo Satiriasi Stand Up.
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Da allora, non ha mai smesso di portare in tour i suoi spettacoli, calcando i palchi di tutta Italia, con monologhi satirici sempre nuovi. Per la TV ha partecipato al cast di “Stand Up Comedy” su Comedy Central IT, “Sbandati” su Rai2 e “Nemico Pubblico” su Rai3. Di recente il suo monologo “Mosche Depresse” è apparso come skit nel nuovo album di Dani Faiv (Sony – Machete Crew).

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​Alla stregua di un Nietzsche 2.0, Giardina demolisce, nel corso dello spettacolo, i capisaldi della cultura e della società contemporanee, affrontando, in maniera corrosiva, tagliente e brillante, i temi fautori di maggiore divisione e dibattito: da Giulio Andreotti a Leo Ferragni, fino a migranti, omosessuali, donne, nani e stragi di Stato, sovvertendo miti e tabù odierni, mediante un approccio cinico e sarcastico.
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Lo spettacolo nasce dalla collaborazione fra tre realtà: il LeningradCafé, circolo culturale che da tre anni alimenta il movimento di Stand Up Comedy a Pisa facendo esibire i più grandi comici della scena nazionale e coltivando un vivaio di comici, attraverso un laboratorio gratuito, che si esibisce in tutta la toscana; dal Teatro Nuovo, che anche quest’anno porta avanti una programmazione di qualità con una particolare attenzione alla formazione sia teatrale che musicale e da The Comedy Club, compagine partenopea fondata da Fausto Rio (sceneggiatore, ex The Jackal, Rai, Sky) e Vincenzo De Luca Bossa (manager e organizzatore di eventi), che, in meno di un anno, ha già realizzato più di cento spettacoli, tutti sold out in Italia, ha messo in onda due special di stand up su Youtube con Filippo Giardina e ha creato una vasta rete di club, comici e pubblico.


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Per maggiori informazioni sull’evento sono attivi il numero 3349450364 e l’infochat https://bit.ly/ComedyClubChat.
I biglietti sono in vendita esclusivamente online all’indirizzo http://bit.ly/Giardina0210PI, fino ad esaurimento posti.

Inizio spettacolo ore 21.30, biglietto euro 15.

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26/9/2020

Il Transitalia Marathon al via!

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Comunicato stampa
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Transitalia Marathon 2020: al via il countdown dell’evento di mototurismo più atteso dell’anno con conferme e sorprese.
 
La manifestazione si terrà regolarmente seguendo lo schema che l’ha contraddistinta nel tempo.
 
Innanzitutto sono state rafforzate tutte le misure di sicurezza sia dal punto di vista sanitario che tecnico-logistico sia durante il percorso che a fine tappa.
 
Interessante la presenza di Marina: studentessa universitaria a rappresentanza dell’Università di Bologna - sezione turismo - che svolgerà uno stage articolato in una parte pratica proprio durante il TM.
 
Numerosi i partner, massiccia presenza di Honda Italia.
 
Honda supporterà l’evento in maniera corposa: non solo numerosa presenza di moto con l’ala: l’azienda nipponica toccherà Rimini - esattamente nel village del TM - con il suo Live Tour, esponendo anche un mezzo d’eccezione: la moto di Marc Marquez, campione di MotoGP.
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Date e tappe
 
Confermate le date: 29 settembre - 3 ottobre, con immancabile partenza dal village di Rimini e confermate le tappe:
  • Sansepolcro
  • Todi
  • Cascia
  • L’Aquila

​​Il Village

 
Il Transitalia Marathon tradizionalmente apre le danze in Piazzale Fellini, a Rimini, il lunedì per accogliere i partecipanti in maniera festosa, ma anche per disbrigare le prime pratiche burocratiche e amministrative, con punzonatura della moto e verifiche tecniche.
 
Due giorni all’insegna della spensieratezza, ma anche dell’attenzione. Previsti numerosi accorgimenti per il rispetto delle normative ministeriali in tema Covid-19 che verranno garantiti durante tutta la manifestazione. Leggeri sì, superficiali no.
 
Il 28 e il 29 settembre, quindi, la città rivierasca rimbomberà di suoni e musica e vocio!​

I partner
 
Mirco Urbinati viene supportato anno dopo anno da numerosi partner che rinnovano la fiducia e la collaborazione con il patron della manifestazione.
 
Il 2020 vede coinvolti:
AIROH
ANBRA
AKRAN
ANDREANI GROUP
CAPONORD FAENZA
CONTINENTAL
ENDURISTAN
FORMABOOTS
GARMIN
KTM
MBE - Verona
ROMAGNOLI POPOLO ELETTO
SGS
T-UR
WLP
ZACCAGNINI
HONDA ITALIA con l’Honda Live Tour che comporterà l’esposizione della moto di Marc Marquez.
 
Anche il Motoclub StradeBiancheinMoto e il progetto MotoTurismoItalia coinvolti con grande impegno.
 
Le tappe
 
Le tappe designate negli scorsi mesi vedono le autorità compartecipare attivamente alla realizzazione dell’evento, mettendo a disposizione le “chiavi delle città”. Che sono, in ordine di arrivo:
 
30 settembre: Sansepolcro (AR, Toscana)
1 ottobre: Todi (PG, Umbria)
2 ottobre: Cascia (PG, Umbria)
3 ottobre: L’Aquila (AQ, Abruzzo)
 
Particolare menzione a quest’ultima che, a causa dei tragici eventi che l’hanno duramente piegata, si è prestata per permettere ai partecipanti di godere delle sue bellezze e per sensibilizzare gli animi.
 
La conferenza stampa
 
Come da tradizione, il venerdì antecedente la partenza si svolgerà una conferenza stampa, organizzata presso l’hotel National di Rimini alle ore 11:00.
 
Contatti
 
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito web Transitalia Marathon o la pagina Facebook oppure utilizzare i seguenti riferimenti:
 
tel. +39 351 8750542
form contatti sito: https://www.transitaliamarathon.com/home/concact-us/
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23/9/2020

1000 curve 2020: #notforall

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di Valentina Bertelli

La 1000curve è un evento creato da Michele Piersantini, motociclista navigato, che ha inventato una formula tutta nuova per promuovere il proprio territorio e portare tanti motociclisti a scoprire non solo strade e panorami, ma anche luoghi particolari (dal santuario al birrificio artigianale).


Il nome è evocativo: un biker che si rispetti non può che cercare vie tortuose su cui portare la propria fida compagna! Pertanto Michele ha congegnato un evento che però ha coinvolto in prima persona i partecipanti nel creare autonomamente un itinerario, ben sapendo che avrebbero dovuto “toccare” alcuni punti necessari.
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​Ecco la mia esperienza!

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​Due settimane fa ho partecipato a un evento “discovering” per noi motociclisti amanti dell’asfalto. Il suo nome, alquanto evocativo, faceva presagire già il divertimento che, l’organizzazione, ci aveva riservato: 1000 curve!
Cosa c’è di meglio di strade sinuose e piene di tornanti per noi amanti delle due ruote?
Così, armata di curiosità e di leggera competitività, ho deciso di prendervi parte.

Ammetto che, prima di raggiungere il luogo della partenza, rapita dal nome e dalle poche informazioni distillate nei mesi precedenti, avevo deciso di studiare palmo palmo tutta la zona che avremmo girato, armata di cartina e di goniometro!

Eppure, a nulla sono valsi i miei sforzi perché Michele, l’ideatore, ci aveva teso un leggero tranello anticipandoci che avremmo dovuto percorrere “il maggior numero di curve”, decidendo autonomamente come.

​Ho scoperto, pertanto, che le cose si sarebbero così svolte: il nostro roadbook segnalava un certo numero di località, per ognuna delle quali veniva indicato uno o più esercizi commerciali. Ognuno di questi “valeva” da 20 a 150 “curve”: lo scopo era collezionare il punteggio maggiore e di raggiungere il punto di arrivo entro una data ora.

Lungo il percorso, tuttavia, erano disseminati anche tre “gate” obbligatori. Tre passaggi da marcare entro una determinata ora. Una finestra di 60’ l’una, con un margine di 15 minuti “accademici”, oltre i quali avrebbero applicato una penalità proporzionale ai quarti d’ora di ritardo per un massimo di 45 minuti.

L’evento è iniziato di sabato: all’arrivo registrazione e punzonatura del mezzo, consegna del kit del “curvaiolo” (incluso un bloc notes e una mappa, nonché il roadbook) e poi… libertà! Siamo stati ospitati in una struttura bellissima dell’urbinate (La Corte della Miniera) con piscina, musica e bar: uno sfondo che, unito agli amici presenti, mi ha totalmente rapita dimenticandomi qualsivoglia strategia!
Dopo cena la presentazione dell’evento, dei partner e il “saluto al motociclista”: tutte le moto accese di notte, nel silenzio, a mo’ di tributo.

Il giorno dopo, la gara. Io avevo avuto una notte turbolenta, che rasentava il ritiro. Così, nonostante sia una lupa solitaria, ho scelto di partecipare con la mia amica Flo, fornendo dispositivi hardware di qualsiasi sorta!

La partenza scaglionata ci ha viste lasciare Urbino soli dieci minuti dopo l’inizio, nonostante fossimo rimaste le ultime.

L’inizio pareva promettente, ma purtroppo Google Maps si è rivelato altamente inaffidabile. Non solo prima ci ha portate in casa altrui, guidando su una strada sterrata che la mia moto ha fatto fatica a percorrere a ritroso, ma anche facendoci fare il giro intorno a Urbino due volte!

Da lì, la corsa contro il tempo. Ogni tanto incrociavamo compagni di ventura, ai quali non era possibile “rubare” alcuna informazione perché ognuno aveva programmato il proprio tragitto. L’unica possibilità di portarci molto avanti era quella di arrivare a Nocera Umbra, ove avremmo fatto jackpot per il numero di curve da ottenere.
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​La città marchigiana sembrava non arrivare mai finché, improvvisamente, il navigatore ci conduce verso il centro. Ma. C’è un “ma”. Camerino è ancora zona rossa a causa del terremoto, quindi i militari ci fanno fare dietrofront. E mentre noi ci perdiamo, Maps non riesce a ricalcolare il percorso e il tempo scorre… Per fortuna una passante riesce a darci delle indicazioni molto celeri e molto precise: l’ora x stava per scattare e noi, stremate e quasi incredule, abbiamo varcato la soglia a soli tre minuti dall’eliminazione!

  Immagini tratte da:
- Immagine 1 da foto dell'autore
- Gallerie da foto di 
Giacomo Campagna (fotografo ufficiale della manifestazione)

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8/9/2020

Il sogno di Lady Florence Phillips - La Collezione della Johannesburg Art Gallery

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Comunicato stampa
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Il sogno di Lady Florence Phillips - La Collezione della Johannesburg Art Gallery è la mostra di Opera – Civita, promossa dal Comune di Siena, a cura di Simona Bartolena, chepresenterà, dal prossimo 24 luglio 2020 fino al 10 gennaio 2021, al Santa Maria della Scala, la collezione di capolavori conservata permanentemente alla Galleria d’Arte di Johannesburg.

Una selezione di circa sessanta opere, tra olii, acquerelli e grafiche, ripercorrerà oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso i suoi maggiori interpreti: Degas, Monet, Cézanne, Van Gogh, Matisse, Modigliani, Turner, Rodin, Moore, Lichtenstein, Derain, Pissarro, Corot, Sargent, Sisley, Bacon, Rossetti, Warhol, Signac, Picasso e molti altri.

Aperta al pubblico nel 1910, la Johannesburg Art Gallery è il principale museo d’arte del continente africano. La mostra presenta una selezione di 64 opere scelte dalle sue vastissime collezioni, spaziando dai grandi artisti europei dell’Ottocento ai maestri (ben meno noti e per questo ancor più sorprendenti) della scena sudafricana del XX secolo: da Degas a Rossetti, da Corot a Boudin, da Courbet a Monet, da Signac a Van Gogh, da Picasso a Bacon, Lichtenstein e Warhol, fino a William Kentridge. Una serie inaspettata di capolavori che permettono di percorrere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte del XIX e XX secolo, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti, fino al Sudafrica.

Ma la vera protagonista dell’esposizione è Lady Florence Phillips, la fondatrice del museo, figura straordinaria, tutta da scoprire. Lady Phillips era nata il 14 giugno 1863 a Cape Town. Suo padre, Albert Frederick Ortlepp, è un naturalista, ispettore dei territori di Colesberg. Nel 1885 Florence aveva sposato Lionel Phillips, figlio di mercanti della lower middle-class londinese, e con lui si era trasferita a Johannesburg. Nel 1892 Lionel era stato eletto presidente della Chamber of Mines, acquistando sempre più potere e perseguendo interessi politici che sfoceranno nel coinvolgimento personale nel “Jameson Raid”, il fallimentare tentativo britannico di sovvertire il governo sudafricano, allora ancora in mano ai boeri. Consegnatosi alla giustizia per chiedere la grazia, Phillips venne invece condannato a morte, ma dopo sei mesi di prigionia venne liberato e costretto all’esilio in Inghilterra. Florence, che fino ad allora aveva viaggiato molto, torna in quell’occasione accanto al marito e lo segue a Londra. È in questo periodo che Florence comincia ad appassionarsi all’arte, prima timidamente, poi con sempre maggior convinzione, cominciando a maturare la convinzione che l’arte possa essere utile, farsi strumento di aiuto sociale, in particolare per le fasce di popolazione più bisognose. Tornata a Johannesburg nel 1906, comincia a dare corpo al suo sogno di realizzare qualcosa di importante per il Sudafrica. Guidata da uno straordinario filantropismo, oltre che dalla volontà di dare visibilità e credibilità culturale al proprio paese d’origine, Lady Phillips immagina una galleria pubblica di livello internazionale, con sede a Johannesburg. Ma il contributo di Florence per il proprio paese non si ferma alla creazione del museo. Collezionista di manufatti africani, Lady Phillips si prodiga nella divulgazione e protezione delle tradizioni dei nativi. Florence morì il 23 agosto del 1940, nella tenuta di famiglia nel West Somerset. Le sembianze di questa donna straordinaria sopravvivono in alcune immagini fotografiche e, soprattutto, in alcuni splendidi dipinti. Uno di questi è la tela di Antonio Mancini, che ritrae Florence a 46 anni, da cui prenderà avvio il percorso della mostra.

Nei propositi espressi in occasione della fondazione del Museo, Lady Phillips sottolinea un importante scopo del suo progetto: “Noi possiamo sperare che in futuro cresca una Scuola d’Arte Sudafricana e che lo studio dei capolavori che siamo riusciti ad assicurare a questa galleria aiuti anche a incentivare gli artisti locali”. La valorizzazione dell’arte e della cultura sudafricane ha quindi un ruolo importante nelle finalità dell’Art Gallery.

Dopo un’introduzione alla figura di Lady Phillips, la mostra comincia il proprio percorso espositivo con la sezione dedicata all’Ottocento inglese, con opere del grande protagonista del romanticismo britannico Joseph Mallord William Turner, dei Preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais e di Sir Lawrence Alma-Tadema.

Un nucleo di opere francesi della seconda metà dell’Ottocento sono le protagoniste della sezione successiva: in esposizione la veduta delle falesie normanne di Étretat di Gustave Courbet e opere di François Millet e Henri-Joseph Harpignie.

Il percorso prosegue con la straordinaria novità del linguaggio impressionista delle opere di Monet, Sisley, Degas e Guillaumin e con alcuni protagonisti della scena postimpressionista. Notevole  spazio ha in mostra il pointillisme grazie alla presenza di due capolavori di Paul Signac, un paesaggio di Lucien Pissarro e un importante lavoro di Henri Le Sidaner.
Segnano, invece, il passaggio al XX secolo i disegni di due grandi scultori: Auguste Rodin e Aristide Maillol.

In mostra, al rigore di André Derain fanno da contrappunto l’approccio già avanguardista di Ossip Zadkine e l’inconfondibile eleganza del segno di Amedeo Modigliani e dello sguardo di Henri Matisse. Quattro grafiche e una significativa Testa di Arlecchino a pastello raccontano la ricerca di Pablo Picasso.

La collezione storica dedicata al secondo Novecento è testimoniata da un tormentato ritratto maschile di Francis Bacon, un intenso carboncino di Henry Moore, e due capolavori pop di Roy Lichtenstein e Andy Warhol.

L’ultima sezione della mostra è dedicata all’arte africana e si chiude con tre splendide opere di William Kentridge, il più noto rappresentante dell’arte sudafricana nel mondo contemporaneo.

Fino al 10 gennaio sarà possibile, quindi, ammirare questa collezione di capolavori presso le sale del Santa Maria della Scala, attraverso questa grande mostra, organizzata in collaborazione con Vidi e con catalogo Skirà, che si preannuncia come l’esposizione più significativa del 2020 a Siena.
 
Per maggiori info visita il sito  UFFICIALE: http://www.santamariadellascala.com
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7/9/2020

Continuano le iscrizioni per la settima edizione del Premio Stellina

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​COMUNICATO STAMPA

“Fai brillare i tuoi sogni”: continuano le iscrizioni per la settima edizione del premio internazionale letterario e artistico “Stellina”.
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​Il concorso è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri, senza limiti d’età, ed è suddiviso in tre categorie: junior (fino a 12 anni compiuti), giovani (da 13 a 17 anni compiuti) e adulti (da 18 anni compiuti in poi).
Possono partecipare autori singoli, gruppi collettivi e scuole, con le seguenti sezioni: poesia, haiku, vernacolo/dialetto, narrativa, videopoesia, corto, videoclip musicale, fotografia, grafica e fumetto.
E’ possibile iscriversi ad una (1) o più sezioni con opere inedite e/o edite a tema libero, anche già presentate e/o premiate in altri concorsi.
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Inoltre, si possono vincere molti premi: buono amazon € 200, pubblicazione gratuita di libri con “Pezzini Editore” (versione cartacea o e-book), proiezioni video al festival internazionale “Inventa un Film”, buoni online e gallery espositiva per fotografia, grafica, fumetto e/o video.

Per informazioni dettagliate e modalità di partecipazione, scaricare il bando dal sito: www.premiostellina.com

​Il premio è ideato e coordinato da Alessandro Verrastro, in arte “Vettorialex”, ed è organizzato dall’associazione “Brillasogni APS” (associazione di promozione sociale), avvalendosi di alcune collaborazioni tra cui la casa editrice “Pezzini Editore” di Viareggio (LU) e l’associazione culturale Cinema e Società, organizzatrice del festival internazionale “Inventa un Film” di Lenola (LT); e con il patrocinio del comune di Viareggio e della provincia di Lucca.

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