Replicato in importanti festival e teatri, in Italia e all'estero, lo spettacolo “La Bella Addormentata” con le coreografie ideate da Fredy Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, arriva al Teatro Verdi di Pisa giovedì 22 dicembre. Inizio spettacolo ore 21. Maggiori info su www.teatrodipisa.pi.it
Sempre al Teatro Verdi domenica 1° gennaio si terrà il CONCERTO DI CAPODANNO 2017, l’evento giunto alla sua XXV edizione inizierà alle 18. L’orchestra ARCHÉ suonerà diretta da Francesco Pasqualetti.
Biglietti: posto unico numerato 20 euro. Il ricavato netto è a favore del Gruppo di Volontariato Vincenziano Pisa Centro Cittadino www.teatrodipisa.pi.it
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14/12/2016 "L'avventura del grande Nord" di Massimo Maggiari giovedì 15 dicembre alla Libreria L'Orsa Minore di PisaRead NowMassimo Maggiari, cantore inuit, Professore universitario e Poeta presenterà il suo ultimo libro L'avventura del Grande Nord a Pisa alla Libreria L'Orsa Minore, libri & mappe. Il pubblico avrà la possibilità di assistere ad incontro coinvolgente con anche la declamazione da parte dell'autore di poesie al suono del tamburo inuit. L'avventura del grande Nord racconta dei primi incontri fra gli esploratori europei e gli inuit. (tra questi Roald Amundsen e Knud Rasmussen) È un libro composito che utilizza generi differenti: saggio, diario, narrazione, mito, storia. Per raccontare più storie. Narra le tappe di chi ha tentato l’esplorazione artica aprendosi a una terra incontaminata e misteriosa, fatta di immense distese ghiacciate. E poi la Wilderness, l'epica, l'avventura... Massimo Maggiari ha vissuto il grande Nord che qui ci presenta essenzialmente come luogo d'ascolto, patria ideale, sacca di resistenza per verità e bellezza in un mondo che ha perso il suo spirito. Egli sa incantare il lettore con aurore boreali, icerberg, tramonti e giochi di luce, blu, oro, rosso, che fanno sembrare al fortunato lettore-spettatore di essere all'interno di un "caleidoscopio composto di enormi specchi". Cronaca vissuta e vicende storiche si alternano. Il tempo vettoriale sembra cedere il passo a quello circolare. La saggezza inuit e l'epica misteriosa degli esploratori che li intercettarono per primi indicano strade, mappe, e svariate piste da percorrere all'uomo contemporaneo in un continuo slittamento temporale. Non solo. Le pagine aprono un rispettoso spiraglio sullo sciamanesimo, trattato sempre con grande attenzione e complessità. Perché parlare di sciamanesimo per l'autore non è rincorrere la moda di un momento ma "parlare dell’anima, dei suoi abissi e dei suoi immediati dintorni". Oggi, peraltro, sono pochissimi gli sciamani rimasti nel Grande Nord anche se i giovani stanno cercando di riappropriarsi della lingua e delle tradizioni. E anche questo è un indice prezioso con cui fare i conti e confrontarsi. Maggiari scrive: "La missione dello scrittore è viaggiare dentro e fuori. Per riscoprire in ogni epoca e continente quelle verità eterne che bisogna far rinascere con parole nuove dai meandri dell'anima. Ci sono tanti temi, tanti libri, tanti linguaggi ma nel cuore del poeta-viaggiatore dai tanti se ne crea solamente uno. Un unico libro che ha bisogno di poco e tanto. Di Wilderness e silenzio." Quando lo si chiude, questo non è un libro che si dimentica facilmente. Massimo Maggiari è nato a Genova-Nervi. Attualmente vive a Charleston, nella Carolina del sud, dove insegna lingua italiana e Cultural Studies all’università locale. Ha dedicato anni di studio all’opera poetica di Arturo Onofri pubblicando il saggio Cosmo e archetipi nella poesia di Arturo Onofri (Caramanica, 1998). È stato vincitore dell’edizione 2001 di “La poesia incontra” (RAI 1, Sanremo) con la lettura di poesie dedicate all’esploratore Roald Amundsen, del Lerici Pea – Scrittori liguri nel mondo – (2008), e del premio internazionale Rodolfo Valentino – Sogni a occhi aperti – per poesie inedite nel 2013. Seguono gli esordi come scrittore di viaggi e narratore. Nel 2008 ha pubblicato con Vivalda Editore Dalle terre del nord. Alla ricerca dell’anima artica. Nel 2011 il romanzo storico La fortezza di cristallo a cui segue nel 2014 Passaggio a nord-ovest. Sulle tracce di Amundsen sempre per Alpine Studio. Nel 2015 ha pubblicato con Agorà Il respiro della rosa. Viaggio nei versi che fanno anima. Contribuisce a “Mentelocale” e “Stile alpino” con diari di viaggi nella Wilderness più vicina all’archetipo artico. Per info: Libreria L'Orsa Minore via Coccapani 1/A .- Pisa TEL. 050 573488 orsaminore.libriemappe@gmail.com Immagini gentilmente fornite dalla libreria "L'Orsa Minore"
Made in China della compagnia Leviedelfool al Teatro Era dal 16 al 18 dicembre
Made in China – postcards from Van Gogh è un lavoro che trova ispirazione nel grandissimo pittore olandese, non solo dalla produzione pittorica, ma anche da quella letteraria: le lettere a Theo, ma soprattutto quelle a Émile Bernard e alla sorella Wilhelmina. Ma cosa accomuna il grande artista-operaio olandese e un giovane operaio-artista cinese in una fabbrica vicino Hong Kong? Questa è l’originale cortocircuito da cui parte l’ultimo spettacolo della compagnia romana Leviedelfool diretta da Simone Perinelli e Isabella Rotolo. Due universi molto distanti, eppure vicino Hong Kong a Shenzhen esistono fabbriche a cielo aperto interamente dedicate alla riproduzione di opere d’arte destinate al merchandising dei Musei. Tra le opere più gettonate “La Gioconda” di Leonardo da Vinci e “Dodici girasoli in un vaso” di Vincent Van Gogh. In scena ecco allora da una parte la solitudine, la follia, il caso che ci riportano alla tormentata esistenza del pittore olandese; dall’altra la ricerca di un metodo infallibile per ripetere il caso, riprodurre miracoli a richiesta: una catena di montaggio in grado di pianificare la spontaneità, quella che vive quotidianamente il giovane artigiano della riproduzione seriale cinese. Made in China è uno spettacolo su Van Gogh, ma soprattutto per Van Gogh. Il lavoro nasce da un’attenzione meticolosa ai dettagli degli ultimi quadri, dipinti durante il periodo di maggiore agitazione psicotica. Proprio da questi dettagli il testo prende vita e scorre attraverso suggestioni e richiami a quattro dipinti scelti: Autoritratto con orecchio bendato, La sedia vuota, Notte stellata, La camera di Vincent ad Arles. Un alternarsi e intrecciarsi di quadri di Van Gogh e tracce della sua vita, il cui flusso è interrotto da piccoli episodi in cui i segreti dell’arte del Feng Shui cinese convivono con l’alienazione del lavoro in fabbrica, grazie alla drammaturgia scenica di Claudia Marsicano (giovanissima promessa del teatro contemporaneo) e Simone Perinelli (anche autore de testo). La ricerca scenica punta a trovare una nuova pratica del lavoro attoriale a due, cercando di contrastare quelle che sono le garanzie, ma anche i cliché, del rapporto uomo-donna sulla scena. Lo stile è suggerito dal titolo dello spettacolo. Richiama quell’universo kitsch ed effimero proprio dell’oggetto cinese a basso costo. Nella dichiarazione di Simone Perinelli: “Pensando all’ opera d’arte e al suo significato di eternità, non potevamo non cadere nel suo contrario e cioè nell’opera “made in china”, effimera, a basso costo e destinata alla deteriorabilità. Un contrasto che dà vita ad un luogo geografico e mentale: la Cina. Un luogo lontano ma che ci dà la misura di fin dove sia arrivata (a sua insaputa) la fama del pittore; fabbriche a cielo aperto dove quotidianamente “artisti” riproducono Van Gogh su richiesta e su misura. Al Teatro Era venerdi 16, sabato 17 dicembre ore 21, domenica 18 dicembre ore 18.30 BIGLIETTI Intero 12 €, ridotto 10 €, studenti 8 € RIDUZIONI Under 18 e over 60, soci Unicoop Firenze, abbonati CTT Nord, Soci Arci e altre associazioni convenzionate il cui elenco sarà disponibile in biglietteria e sul sito. È possibile acquistare online su www.boxol.it, nei punti vendita Boxoffice e presso la biglietteria del Teatro Era dal martedi alla domenica dalle ore 16 alle ore 19.30. Per informazioni tel. 0587 55720 / 57034 mail teatroera@teatrodellatoscana.it Fondazione Teatro della Toscana MADE IN CHINA postcards from Van Gogh uno spettacolo di Leviedelfool drammaturgia Simone Perinelli con Claudia Marsicano e Simone Perinelli aiuto regia e consulenza artistica Isabella Rotolo musiche Massimiliano Setti disegno luci Marco Bagnai foto Nico Bruchi regia Simone Perinelli Leviedelfool Leviedelfool nasce ufficialmente come compagnia teatrale nel 2010 a Roma. E' una struttura libera e autonoma che vive dei progetti artistici di Simone Perinelli e della collaborazione a 360° di Isabella Rotolo e che ospita diversi artisti in ambito teatrale e non che collaborano alle produzioni della compagnia. La compagnia rappresenta i propri spettacoli in Italia e all'estero lavorando su drammaturgie originali e ponendosi l'obiettivo di dar vita ad un Teatro contemporaneo in grado di collegare l'arcaico con il moderno: in grado di portare il mondo in sé dalla preistoria al presente anticipando l'avvenire. Sede della compagnia è il Teatro Comunale di Calcata dove ha creato nel 2012 il CALCATA TEATRO LAB, laboratorio permanente per le arti sceniche, dove organizza incontri e workshop. Oltre al progetto di formazione del CALCATA TEATRO LAB, la compagnia si occupa di creare occasioni formative e creative attraverso workshop attoriali, di drammaturgia e incontri con il pubblico, al fine di proporre un nuovo tipo di rapporto tra pubblico e artista che permetta di abbattere le distanze e i ruoli e che non riduca l'espressione artistica teatrale alla mera rappresentazione di uno spettacolo, creando occasioni di dialogo aperto e scambio di competenze, esperienze e conoscenze. Nel 2010 la compagnia inizia un percorso di ricerca sul tema "Esistenza", nato da una riflessione sull'opera e il pensiero di Albert Camus, e in particolare su Caligola, che nel 2012 si è concretizzato nella Trilogia dell'Essere, composta da tre monologhi (Requiem For Pinocchio, Macaron e Luna Park) e presente in molti festival di teatro contemporaneo in Italia e all’estero. Nel 2012 la compagnia viene chiamata a far parte, insieme ad altre 10 compagnie, del progetto “Scendere da cavallo” indetto dalla Fondazione Pontedera Teatro. Progetto biennale che si è concluso a giugno 2014 con la seconda fase, “Montare a cavallo”, e che ha avuto un momento di apertura al pubblico con lo spettacolo collettivo “Era delle Cadute”, presentato all'interno del festival FabbricaEuropa 2014. Dal 2013 la compagnia organizza a Calcata ITINERARIA FESTIVAL – Arti Sceniche in Transito, festival itinerante che, partendo da Calcata, trova durante l'anno altre tappe nel Comune di Modugno (BA) e nel Comune si Sarzana grazie alla collaborazione con il Teatro delle Bambole e la rassegna NIN – Nuove Interpretazioni. Il festival fa parte di QUALITÀ MUTEVOLE (FEST), una piattaforma artistica per un nuovo Teatro che propone eventi sul territorio nazionale con l’intento di creare una nuova domanda teatrale, basando i propri interventi su una nuova qualità di incontro con il pubblico attraverso un’esperienza che racchiuda tutti gli aspetti del Teatro: dall’intrattenimento alla catarsi, dalla formazione allo strumento di conoscenza, dalla festa al momento di elevazione dell’anima. Dal 2014 la compagnia ha lavorato all’ultimo lavoro spettacolo MADE IN CHINA - Postcards from Van Gogh, prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana, che ha debuttato nell’autunno 2015. Immagini tratte da http://www.centroperlaricercateatrale.it/event/made-in-china-5-2/ 6/12/2016 A Pisa i muri si abbattono con l’arte: al via PUM Factory 2016, il festival multimediale delle produzioni culturali dal bassoRead Now
L’iniziativa richiama più di 50 artisti ed espositori da tutta Italia in 6 location del centro storico tra installazioni permanenti, workshop gratuiti e performance musicali dal vivo
La seconda edizione della rassegna artistica a cura del collettivo interdisciplinare pisano esplora la tematica contemporanea del “Limite” dal 7 al 10 dicembre 2016 Giovedì 1 dicembre – Più di 30 ore di musica dal vivo, 700 metri quadri di installazioni artistiche, oltre 50 performer ed espositori da tutta Italia, 8 workshop didattici: torna a Pisa PUM Factory Festival, rassegna di musica, cultura digitale e arti performative ideata e realizzata da Pisa Underground Movement, con il sostegno dell’Università di Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa. Dal 7 al 10 dicembre 2016 il festival si svilupperà in 6 location all’interno del centro storico: il Bastione Sangallo, il Teatro Sant’Andrea, il Teatro Rossi Aperto, il Cinema Lumière, il Leningrad Cafè e l’Urban Stage Tiriciclo. Dai seminari per formare i futuri startupper del mercato discografico indipendente alle installazioni di light design 3D; dalle performance di danza sperimentale alle tecniche di produzione musicale su supporti tecnologici non convenzionali come console e game boy; dai laboratori di videoproiezione su superfici tridimensionali ai workshop per la realizzazione di motion graphic, animazioni e colonne sonore: PUM Factory Festival è l’unica manifestazione pisana interamente gratuita e a impatto zero ideata e realizzata da giovani tra i 18 e i 30 anni che coniuga multidisciplinarietà e produzione culturale all’interno del centro storico. Tutti gli eventi sono stati progettati specificamente per le location selezionate, in sinergia con chi le gestisce e l’allestimento di tutte le aree è realizzato su supporti modulari in legno e tessuto, smontabili e riutilizzabili. L’obiettivo condiviso è quello di realizzare un network ideale che unisca gli spazi cittadini in maniera ecosostenibile, valorizzandoli nel contesto urbano e universitario. Il focus dell’edizione 2016 è rappresentato dalla tematica del “Limite” in tutte le sue declinazioni attuali: dal limite fisico dei muri che dividono l’Europa al limite sociale imposto dagli stereotipi di genere, passando per i limiti territoriali e culturali sperimentati dal “diverso”. Dai limiti tecnocratici delle filter bubbles che soggettivano la realtà per mezzo di algoritmi, ai limiti immateriali della burocrazia che spesso si traducono nell’impraticabilità di spazi e risorse locali. Per Pisa Underground Movement l’arte, la creatività e la comunicazione sono gli strumenti che permettono di oltrepassare ogni sorta di limite, ridefinendone al tempo stesso i confini in un’accezione di reciproco arricchimento e positiva contaminazione. Le tre macro-aree tematiche del festival, “Anima, corpo e microchip”, si svilupperanno all’interno del centro storico nei sei spazi cittadini selezionati. Il Cinema Lumière in vicolo del Tidi ospiterà l’evento inaugurale mercoledì 7 dicembre con i live set di Mohabitat da Prato e Tenk da Firenze (ore 21). La suggestiva venue del Bastione Sangallo in Lungarno Fibonacci sarà invece il quartier generale della rassegna con la mostra permanente di arti multimediali, le installazioni site specific e l’area dedicata ai laboratori da giovedì 8 a sabato 10 dicembre (tutti i giorni, dalle 10 alle 19). Aprirà la sezione workshop giovedì 8 dicembre al Bastione il seminario “Essere una startup nel mercato musicale di oggi” a cura di Beat Machine Records, etichetta indipendente milanese. L’obiettivo è quello di analizzare l’esperienza di una piccola label italiana, mettendo in luce competenze necessarie ed eventuali limiti economici e strutturali di una piccola azienda discografica, attraverso case study tematici. Interverranno Luca Grasso, CEO di Beat Machine Records, Alberto Campo e Andrea Vecchione, communication manager (ore 14). A seguire “Uno sguardo sull’underground italiano”, il workshop sullo stato attuale della scena musicale italiana a cura di Ghost City Collective, collettivo di artisti visuali e musicisti da Pordenone, indagando i limiti tra produzioni mainstream e controcultura (ore 15); sarà poi il turno di “Mapping fai da te”, il laboratorio sperimentale interattivo di video mapping di Proforma, in cui Nicola Buttari e Martino Chiti mostreranno ai partecipanti le tecniche di light design e di videoproiezione su superfici tridimensionali, dove luce e forma si compenetrano, dissolvendo i limiti spaziali (ore 16). Chiuderà la prima giornata di esposizioni “d i s t o r t e d”, installazione multimediale della performer e stilista serba Marija Kozomora in cui fisicità, musica e arte visiva si contaminano a vicenda, esplorando i limiti dell’emotività (ore 18.30). Al Teatro Rossi Aperto, in Piazza Carrara, saranno in scena la danza contemporanea, le sperimentazioni sonore e le proiezioni visuali progettate ad hoc sull’acustica e sulla scenografia della location, con le performance dal vivo di DayKoda, producer milanese poco più che ventenne, già uscito su etichette inglesi e francesi; il debutto di /handlogic, trio fiorentino di new jazz, tra i vincitori di Toscana100Band, per la prima volta a Pisa; gli artisti di Ghost City, collettivo di musicisti da Pordenone specializzati in autoproduzioni e musica lo-fi (ore 19). L’evento prosegue al Leningrad Cafè, in via Silvestri, con la selezione musicale a cura di Pisa Underground Movement e Adrenalive da Firenze (ore 23). Venerdì 9 dicembre l’area espositiva del Bastione Sangallo si apre con “An Exit”, workshop sulle tecniche di animazione tradizionale, arte generativa e motion graphic, a cura di Martino Prendini, grafico veneto che elaborerà dal vivo tecniche miste di illustrazione, ridisegnando i limiti delle arti grafiche convenzionali (ore 11). Si prosegue con “Music is a game!”, panel di produzione musicale su supporti atipici come game boy e videogame, con il musicista milanese Fabio Bortolotti in cui sarà centrale l’analisi del limite tra arte e tecnologia (ore 12). A seguire, “Musica per film: i primi passi nella creazione di una colonna sonora”: il musicista pisano Dario Ferrante, vincitore dell’edizione 2015 del Largo Film Awards di Ginevra, illustrerà il processo creativo alla base della composizione e produzione di colonne sonore per film, in cui il limite tra immagine bidimensionale e percezione interiore viene superato attraverso la musica (ore 15). Al Teatro Rossi Aperto, in Piazza Carrara, saranno in scena la danza contemporanea, le sperimentazioni sonore e le proiezioni visuali progettate ad hoc sull’acustica e sulla scenografia della location, con le performance dal vivo di DayKoda, producer milanese poco più che ventenne, già uscito su etichette inglesi e francesi; il debutto di /handlogic, trio fiorentino di new jazz, tra i vincitori di Toscana100Band, per la prima volta a Pisa; gli artisti di Ghost City, collettivo di musicisti da Pordenone specializzati in autoproduzioni e musica lo-fi (ore 19). L’evento prosegue al Leningrad Cafè, in via Silvestri, con la selezione musicale a cura di Pisa Underground Movement e Adrenalive da Firenze (ore 23). Venerdì 9 dicembre l’area espositiva del Bastione Sangallo si apre con “An Exit”, workshop sulle tecniche di animazione tradizionale, arte generativa e motion graphic, a cura di Martino Prendini, grafico veneto che elaborerà dal vivo tecniche miste di illustrazione, ridisegnando i limiti delle arti grafiche convenzionali (ore 11). Si prosegue con “Music is a game!”, panel di produzione musicale su supporti atipici come game boy e videogame, con il musicista milanese Fabio Bortolotti in cui sarà centrale l’analisi del limite tra arte e tecnologia (ore 12). A seguire, “Musica per film: i primi passi nella creazione di una colonna sonora”: il musicista pisano Dario Ferrante, vincitore dell’edizione 2015 del Largo Film Awards di Ginevra, illustrerà il processo creativo alla base della composizione e produzione di colonne sonore per film, in cui il limite tra immagine bidimensionale e percezione interiore viene superato attraverso la musica (ore 15). Al Teatro Sant’Andrea, in via del Cuore, la serata sarà dedicata al post-rock con i concerti dei genovesi CRTVTR e dei livornesi Dawnlapse e side-project di Gabriele Centelli, già Platonick Dive, con Emanuele Bellia (ore 17). A seguire, in collaborazione con Radiocicletta, il cantautorato d’avanguardia di Musica Per Bambini, progetto sperimentale di Manuel Bongiorni, e il live di Kenobit (MI) e Tokyo Apartments (LU) con chiptune: musica dal vivo realizzata integralmente attraverso console da gioco e game boy (ore 22.30). Sabato 10 dicembre, sarà Sharewood, la prima community online in Europa per il noleggio di attrezzature sportive, ad aprire la giornata conclusiva del festival con il panel “La community per sportivi” al Bastione Sangallo. Sharewood, startup italiana operativa anche in Finlandia, ha realizzato una piattaforma web dove è possibile pubblicare gratuitamente un annuncio e guadagnare dal noleggio della propria attrezzatura o noleggiarla ovunque con facilità. Dedicata agli appassionati di sport, consente l’abbattimento dei limiti territoriali, generando uno spazio virtuale di condivisione e scambio reciproco (ore 15). A seguire il workshop “Vecchi lavori dimenticati” in cui si ribaltano i limiti temporali grazie al restauro dal vivo di un orologio, con Matteo Ghimenti (ore 16.30). Chiuderà l’area espositiva la performance sperimentale “Dude Girl”, una coreografia per abbattere gli stereotipi di genere a cura di Mistral e Parallelo Dance: la musica si modella sul corpo in un dialogo ideale tra digital music e danza, con l’improvvisazione dal vivo di Amount of Display (ore 18.00). Il party di chiusura si svolgerà presso l’Urban Stage Tiriciclo. La location è sede di un mercatino dell’usato e, pur essendo decentrata, è stata selezionata per promuovere e sensibilizzare l’utenza al consumo consapevole, al riutilizzo e all’ecosostenibilità. Ospite principale della serata il producer torinese Plato che presenterà per la prima volta a Pisa l’album “Awake”, uscito lo scorso gennaio per Elastica Records (ore 20). PUM Factory Festival, 7 - 10 dicembre 2016, Pisa #PFF16 Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.pumfactory.it Su Facebook: Pisa Underground Movement Gli artisti e i performer di PFF2016: Adrenalive, Amount Of Display, Angelyno, Betrayer, CRTVTR, Cataldo, D.R.E.N., Dadapop, Dario Ferrante, Dawnlapse, DayKoda, DJ Darius, Francesco Perissi, Gallicios, /handlogic, Jacopo Mattii, Kenobit, Marija Kozomora, Martino Chiti, Massimiliano Ferrante, Michele Marchiani, Mohabitat, Musica Per Bambini, Neuro, Nicola Buttari, Nik Gonnella, No-oN, Pietro Massai, Plato, Rezna, Ruben Sonnoli, Sebastiano Rossi, SfasciaSte, Sorry Cat, Sterling, Tenk, Tokyo Apartments, XO, Zanu. Gli espositori di PFF2016: Arianna Parrotta e Sara Murolo, Bea Fanari e Federico Vittori, Brucio, Camilla Giacomelli, Cato, Davide Barbafiera (Aloch Dischi), Dario Ferrante, Dario Tarabella (D Wiew), Federico Fabbri, Filippo Tamburini e Mattia Crocetti, Francesca Pettinato e Noemi Pastori, Francesco Catelani, Francesco Guarnaccia, Federico Bria, Ginevra Giovannoni, Greob, Lorenzo Puccini, Lorenzo Scatena, Marco Antinucci, Marcho, Massimo, Pasca, Manuela Fuller, Micol Pisci, Miranda Meneghetti, Michele Marchiani, Mat Re, Martino Prendini, Niccolò Nozza, Nick Gambassi, Proforma, Sheyla Micheletti. Workshop a cura di Beat Machine Records, Dario Ferrante, Ghost City Collective, Kenobit, Martino Prendini, Matteo Ghimenti, Proforma, Sharewood. In collaborazione con Cinema Lumière, EAS05, Leningrad Cafè, MovExperience, Palestra Mistral, Parallelo Dance, Radiocicletta, Teatro Sant’Andrea, Teatro Rossi Aperto, Tiriciclo, Spazio NU, Spazio Vogh, Underground Movement Network. Tutte le attività del festival sono interamente gratuite, promosse e realizzate senza scopo di lucro da Pisa Underground Movement, PUM Factory, Creta. Realizzato con il contributo per le attività studentesche dell’Università di Pisa e il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Pisa. Immagini gentilmente fornite da Matilde Cirini
Il giorno martedì 6 dicembre, alle ore 17.00, nella sala dell'auditorium di Palazzo Blu, sarà presentato il nuovo libro di Franco Donatini, “La nostra vità con Dalì” dedicato all'artista che è attualmente in mostra all'interno dell'edificio.
Accanto all'autore interverranno il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, il Presidente della Fondazione Palazzo Blu, Cosimo Bracci Torsi, la storica dell'arte, Silvia Panichi, che recensirà il libro, e il dott. Marco Rossi, che curerà le letture. Uno sguardo introspettivo nell'interiorità di Salvador Dalì uomo, prima che del genio, raccontata in prima persona dallo stesso protagonista e da coloro che hanno condiviso con lui la sua esaltante e singolare vicenda umana. Un pittore unico nel suo genere caratterizzato da un'eccezionale capacità tecnica e da una sorprendente genialità nella creazione dei soggetti dei suoi quadri, che lo rendono una delle figure dominanti dell'arte del Novecento, ma soprattutto un uomo con una personalità complessa, esuberante, dirompente ai limiti della follia. L'autore approfondisce la figura dell'artista dal punto di vista psicologico, ricercando le ragioni profonde del suo comportamento artistico e umano, da cui ne emerge una personalità tormentata, complessata e doppia, a causa del rapporto con il fratello scomparso prima della sua nascita. E l'amore, che lo ha accompagna nella maturazione della sua esperienza psichica, che si riflette sulla produzione artistica, attraverso Gala, unica donna della sua vita e musa ispiratrice. Un viaggio nel cammino interiore dell'uomo Salvador Dalì, con particolari e verità celate, frutto di un profondo lavoro di ricerca dell'autore, che hanno portato alla nascita della eclettica produzione artistica che oggi abbiamo il privilegio di poter ammirare. Il connubio tra Franco Donatini e le mostre di Palazzo Blu ha inizio nel 2009 con la pubblicazione del libro “Galileo, i giorni della cecità”, con la prefazione di Carlo Rubbia e “Intorno a lei. Chagall, amore e arte”; nel 2012 con “La vestale di Kandinsky” pubblicati da Felici Editore; nel 2014 con “Modigliani, mon amour” e nel 2016 con “Lautrec, anima di Montmartre”, primi due volumi della collana Art Drop della Felici Edizioni. “La nostra vita con Dalì” è il terzo volume della collana che si occupa di approfondire personaggi dell'arte e della scienza da una visuale interna che analizza il rapporto tra l'opera e il profilo umano. L'autore, ingegnere e docente dell'Università di Pisa, ha inoltre scritto poesie e narrativa tra cui la raccolta di racconti “In viaggio” con Patrizio Roversi nel 2008 e nel 2014 “Capodanno pisano, una questione di stile” pubblicati da Felici Editore. Rosa Boscaglia Ufficio Stampa ISTOS Edizioni “Let Them Out” è il terzo album di inediti della band pisana, i Betta Blues Society, che verrà presentato al Lumiere. Dopo poco più di un anno dall’uscita di “Roots” i Betta Blues sono tornati in studio durante l’estate per registrare dieci brani originali e una cover della tradizione blues. Il disco è stato registrato tra Luglio e Agosto al Jambona Lab (Cascina, PI) da Antonio Castiello e vede la partecipazione di molti ospiti: Tommaso Novi (Gatti Mezzi), Bob Luti (Playin' For Change), Nicola Floris, Felice Pantone, Mauro La Mancusa, Tony Cattano, Massimo Gemini. A cavallo tra blues acustico delle origini e contaminazioni jazz, folk e rock “Let Them Out” segna un’evoluzione nel sound della band e racconta di storie vissute, di quelle emozioni che ci forziamo a tenere nascoste fino al momento in cui la musica non ci costringe a ”buttarle fuori” (Let Them Out appunto) e a consegnarle anche con ironia al pubblico e agli ascoltatori. Esattamente come nel blues delle origini i Betta Blues Society usano la musica come mezzo per raccontare la propria esistenza, citando il genere ma sempre senza riutilizzarne in modo scolastico gli schemi tipici e rendendo vivo e accessibile a tutti un tipo di musica troppo spesso relegato a semplice nicchia per appassionati. Il disco è stato realizzato anche grazie ai finanziamenti del bando Toscana100Band della Regione Toscana a cui hanno partecipato più di 700 artisti; tra i 100 ammessi al finanziamento anche i Betta Betta Blues Society. Ai fondi della regione si sono aggiunti quelli reperiti tramite una campagna crowdfunding di successo sul portale Musicraiser.com che ha permesso di coprire interamente le spese di realizzazione del disco raggiungendo e superando l’obiettivo prefisso. “Let Them Out” uscirà per l’etichetta Il Popolo del Blues e sarà distribuito in tutta Italia da Audioglobe nella versione fisica e in quella digitale.
I Betta Blues Society sono:
Elisabetta Maulo: voce, kazoo, ukulele Lorenzo Marianelli: chitarra resofonica, ukulele, cori Fabrizio Balest: contrabbasso, cori Pietro Borsò: percussioni, cori Durante la presentazione di Let Them Out il 3 Dicembre avremo con noi alcuni ospiti: -Tommaso Novi (Gatti Mezzi): fischio -Nicola Floris: armonica -Massimo Gemini: sax baritono -Mauro La Mancusa: tromba Immagini tratte da: Immagine 1 da Comunicato Stampa Lumiere Immagine 2 da https://www.facebook.com/events/393801931009423/
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Dicembre 2022
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