Tutto quello che c’è da sapere sull’evento del 23 febbraio alla Stazione Leopolda di Pisa.
Venerdì 23 febbraio si terrà alla Stazione Leopolda di Pisa la seconda edizione di “Leopoldo il Chemiurgo” una giornata-evento a ingresso gratuito organizzata da Arci La Staffetta, che avrà al suo centro la storia e alcune eccellenze toscane, creando un dialogo tra sfere diverse, ma accomunate dall’innovazione. L’evento, reso possibile grazie ai contributi per la Festa della Toscana concessi dal Consiglio Regionale, ha ripreso nel suo nome una figura storica come quella di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, ricordato da tutti come Leopoldo I granduca di Toscana. Leopoldo fu sicuramente un precursore del suo tempo, firmando il 30 novembre 1786 proprio a Pisa la legge di Riforma Criminale, nella quale è presente all’articolo 51, ovvero l’atto di Abolizione della Pena di morte. In questo modo il granduca rese la Toscana il primo Paese al mondo ad abolire la tortura e la pena di morte, ponendosi all’avanguardia di molti stati europei. Dal 2000 la Toscana celebra il 30 novembre, ricordando questo illustre personaggio e la sua riforma. Oltre a questo episodio, sicuramente molto noto, la figura di Leopoldo I si lega alla città di Pisa anche sotto altri aspetti. La città della Torre era la residenza privilegiata del granduca per trascorrere l’inverno ed è a lui che si devono molti interventi che fanno di Pisa la città che conosciamo oggi: a partire dalle modifiche a Piazza Carrara (ex Piazza San Nicola), fino alla costruzione del Teatro Rossi, senza dimenticare la Certosa di Calci con la sua Foresteria Granducale. Leopoldo I si occupò anche di un miglioramento nell’assetto dei viali di San Rossore e del viale principale che da Pisa porta alle Cascine; a lui si deve la collocazione alle due estremità dell’ingresso del Parco, di quattro statue di soggetto mitologico provenienti dal Giardino di Boboli, due delle quali ancora esistenti: le originali sono conservate al Museo Nazionale di San Matteo mentre le copie sono ancora visibili in loco. Non stupisce quindi che una delle piazze più belle della città sia a lui dedicata: stiamo parlando di Piazza Martiri della libertà (Piazza Santa Caterina) con il monumento ottocentesco composto dalla scultura di Luigi Pampaloni e dal basamento decorato con bassorilievi di Emilio Santarelli e Temistocle Guerrazzi, che celebrano l’opera restauratrice del granduca verso l’agricoltura, il commercio e la protezione delle arti.
Se questa è la base storica che ha ispirato l’evento, il seminario che inizierà alle 11:30 vedrà un susseguirsi di progetti innovativi. Se la chemiurgia indica quella branchia della chimica e dell’industria che si propone di realizzare i suoi prodotti partendo solo da materie prime agricole e naturali, senza sprechi e senza lenire l’ambiente, allora uno dei protagonisti è sicuramente il progetto che da ormai due anni Arci La Staffetta porta avanti con l’Azienda Agricola Carmazzi di Torre del Lago.
Un progetto volto alla coltivazione di canapa sativa per uso alimentare che, nello specifico, ha portato alla realizzazione di due prodotti ad alto valore nutraceutico, quali la Hempitaly, birra alla canapa toscana, e un digestivo alla canapa, sempre con lo stesso marchio. La ricerca nel campo della canapa non si ferma qui, ma investe anche l’Università di Pisa e in particolare il gruppo di Fitochimica del Dipartimento di Farmacia, che ha portato avanti un progetto per l’estrazione dell’olio essenziale di canapa. Lo studio si è concentrato sull’utilizzo di quella parte della pianta che normalmente è considerata uno scarto dalla filiera, cioè il fiore, trasformandola invece in una risorsa dalla quale ricavare un prodotto di alto valore. L’olio essenziale di canapa può infatti essere impiegato in diversi modi, da repellente naturale contro i parassiti fino ad aromatizzante per vari prodotti.
Storia, alimentazione, scienza e ricerca e infine non poteva mancare l’arte. L’evento oltre alla presenza di una mostra di ben tre diverse artiste, Sara di Bartolomeo, Sara Chiara Strenta e Virginia Marchetti, prevede anche un interessante intervento sulla Land art ad opera di FUCO Fucina Contemporanea. La Land art è una forma di arte contemporanea nata negli Stati Uniti alla fine degli anni sessanta, ma che annovera al suo interno anche diversi artisti italiani, tra cui Mauro Staccioli e Luca Serasini. L’intervento degli artisti privilegia grandi spazi solitari, in cui l’espressione artistica non è volta a inserire delle installazioni artificiali in ambienti naturali, ma si configura piuttosto come un intervento di modifica dell’ambiente ricorrendo prevalentemente agli stessi elementi naturali. In questo modo si crea un dialogo tra arte e natura suscettibile ai mutamenti del tempo, fino al momento in cui la natura non arriva a inglobare nuovamente l’opera d’arte modificandola o cancellandola totalmente.
Queste sono solo alcuni degli interessanti protagonisti dell’evento che vedrà ovviamente anche l’alternarsi di momenti ludici con il workshop di capoeira a opera di Capoeira Angola Guerreiro de Palmares Pisa e il pranzo e l’apericena organizzati dall’Azienda Agricola Biologica Biorialto.
Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/events/146436742820024/ http://www.arcilastaffetta.it/ Foto tratte da: foto gentilmente fornite da Arci La Staffetta.
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Maggio 2023
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