Il Festival Internazionale di Poesia di Milano, giunto alla sua terza edizione, si riconferma come un avvenimento da non perdere. Sessanta gli eventi in programma per il 12 e 13 maggio. Poesia in forma di arte, danza, canto, musica, gioco, narrazione, ascolto. Poesia sussurrata, stesa, scritta, disegnata, dipinta, dattilografata, perfino “passeggiata”. Una “due giorni” in cui scoprire nuovi modi di Fare ed Essere Poesia costruendo, insieme, la nostra Città Invisibile. È questo, infatti, il titolo e il tema conduttore del FIPM 2018. La nostra, come tutte le città, ci insegna Calvino, sarà un insieme di memoria, desideri, di segni di un linguaggio; sarà, soprattutto, un luogo di scambio di parole, di passioni, di sogni, di sorrisi, abbracci. Gli artisti presenti, che condivideranno con noi la loro Città Invisibile, saranno 262. Verranno ospitati Poeti di traiettoria internazionale come Giancarlo Majorino, Maurizio Cucchi, Guido Oldani, Sinisa Rudan, Kristján Hreinsson, così come giovani collettivi poetici emergenti provenienti da tutta la Penisola. Come negli anni passati, l’attenta direzione artistica ha dosato in modo perfetto gli ingredienti, a temi profondi e impegnati si alterneranno momenti di leggerezza. Ci saranno novità fresche di stampa di case editrici grandi e piccole. Tra gli altri, Franco Arminio presenterà il suo ultimo libro “L’universo sa tutto di noi” edito Bompiani ma si parlerà anche di un nuovo volume pubblicato da Rayuela Edizioni, una delle case editrici che promuovono il Festival, “New nihil rmx”, di un autore inedito, Anteo Schirone, le cui poesie, graffi dalla sua Città invisibile, hanno una voce che sa di asfalto arroventato. Non mancherà l’attenzione al sociale che ha sempre contraddistinto il Festival. Le mattine di sabato e domenica saranno dedicate, rispettivamente, ai laboratori di scrittura della comunità psichiatrica Assietta e a quello della Casa di reclusione di Opera-Milano. Ci saranno sguardi su altre Città Invisibili con le quali conviviamo, troppo spesso distogliendo lo sguardo. Un intervento sul disagio mentale e la creatività dal suggestivo titolo de “Il fascino di una tristezza sublime”. Due gli eventi sulla migrazione, tra cui “Migro (siamo tutti migranti). Viaggio inverso al pensiero” che racconterà in chiave poetica gli stati d’animo e le riflessioni di chi cerca in una città la soddisfazione di aspettative non più realizzabili nella propria terra. Lavorando in collaborazione con il Festival Internazionale di Poesia e Arte Grito de Mujer. Verrà ripreso, anche in questa edizione, il tema della violenza sulle donne con una istallazione artistica organizzata da Cerchi d’Acqua s.c.a.r.l. – Onlus dal titolo “Com’eri vestita?” e con un evento, nello spazio esterno, ricchissimo di interventi molto interessanti intitolato “La Violenza contro le donne e riflessioni sulla condizione della donna in vari ambiti internazionali”. Infine, sempre parlando di Città che tendiamo a rendere invisibili, uno sguardo inedito su Quarto Oggiaro, la presentazione del libro “La guerra tra noi” di Cecilia Strada, una lettura-performance sulla persecuzione Rom di e con Dijana Pavlovic. In sinergia con la mostra ora al MUDEC, saranno ben tre gli eventi dedicati a Frida Khalo, un reading con musica, una narrazione teatrale e una performance “itinerante”. Verrà riproposto anche quest’anno, dopo il successo delle precedenti stagioni, il format portato in Italia proprio dal FIPM “Si ascoltano storie d’amore. Gratis”, in questa edizione accompagnato anche da un altro evento “vis a vis” con gli spettatori, “Poesia di Strada”, in cui un poeta comporrà testi istantanei con una macchina da scrivere per chiunque lo desideri. E poi due microfoni aperti. Il “classico” verrà preceduto da un Microfono aperto Junior a cui parteciperanno gli studenti della IV O della scuola primaria del Convitto Nazionale Umberto I di Torino e quelli della scuola secondaria di primo grado Rinascita Primo Livi di Milano. Immancabile, lo scatenato No-lunch Poetry Slam, domenica all’ora di pranzo, dedicato a chi si riesce a nutrirsi solo di Poesia. Accanto ai reading e alle performance in varie lingue, quest’anno il FIPM ha deciso di porre lo sguardo anche a tutti quegli importanti frammenti di Città Invisibile costituiti dai dialetti. Ci sarà Poesia proveniente dal Sud Italia (Cilento, Calabria, Puglia) ma anche un evento in milanese, per far riemergere quel pezzettino di città che si sta assottigliando sempre più. Il Festival sarà arricchito anche da due laboratori. “Dire, Fare, Essere Poesia” – Laboratorio esperienziale di Scrittura Creativa condotto dal direttore artistico Milton Fernández, e “Il tuo corpo canta”, workshop con la cantante-poeta portoghese Nêga Lucas. Entrambi a numero chiuso con prenotazione obbligatoria (organizzazione@festivaletteraturamilano.it) Come nel libro di Calvino, il Festival si aprirà e si chiuderà su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici. Quindi, finale con “Sud e Magia”, poesia al ritmo di Pizzica, Taranta, Tammurriate campane e Tarantelle. Perché Poesia siano anche i sorrisi del pubblico, i saluti e i progetti, scambiati, per l’edizione che verrà. Il programma completo, che sarà presentato assieme all’Assessore alla Cultura Filippo del Corno a Palazzo Marino in una Conferenza Stampa il 2 maggio alle ore 11.00, si può trovare sul sito del Festival della Letteratura di Milano. http://www.festivaletteraturamilano.it/FIPM/category/programma-2018/ http://www.festivaletteraturamilano.it IL Festival è una creazione dell'Associazione MilanoFestivaLetteratura e vanta il patrocinio del Comune di Milano e della Commissione Europea per la Cultura. È, inoltre, stato scelto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Coordinamento dell'UNESCO, per far parte delle iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
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Maggio 2023
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