di Enrico Esposito Lo scorso martedì 24 Aprile il Cinema Teatro Nuovo ha ospitato l'ultimo di una serie di appuntamenti speciali che hanno visto protagonista l'Orchestra Archè, l'ensemble di musica classica in attività dal 2012 che ha raggiunto in ambito locale e nazionale una conclamata fama. Un Quartetto di archi costituito da Pier Paolo Riccomini e Luca Lazzara ai violini, da Chiara Scopelliti alla viola e da Simone Centauro al violoncello si è infatti esibito in mattinata dinanzi agli studenti del Liceo Musicale “Carducci” di Pisa, confezionando una lezione piacevole (con Centauro nelle vesti di relatore) tra musica e esegesi dedicata agli “Scherzi musicali” composti da tre eminenti maestri del passato, che rispondono ai nomi di Mozart, Haydn e Grieg. Tre autori lontani tra loro per stile, storia, epoca ma assimilati dall'adito al virtuosismo improvviso, alla volontà di esaltare l'estro di uno scherzo non solo musicale ma da intendersi in una decisa inclinazione del proprio anno. Ad “aprire le danze” è stato il genio di Mozart e il Divertimento K.136, brano in tre movimenti che egli scrisse appena a 16 anni, quando a dispetto di un'età così delicata egli poteva vantare una carriera esemplare, caratterizzata da significative composizioni oltreché da numerosi viaggi all'estero, tra cui l'Italia, il confronto con colleghi anche molto più anziani. Un Mozart già esperto, che lavorava alla Corte Arcivescovile di Salisburgo per conto del Principe Arcivescovo Colloredo componendo musiche dalla struttura “semplice”, immediata, in grado di soddisfare le esigenze di un intrattenimento diretto e senza troppi fronzoli. Un divertimento in parole povere, che si articola in tre movimenti ma che produce ad intervalli inaspettati alcune scosse artistiche che colpiscono l’ascoltatore come uno schiaffo. Il compositore infatti sembra quasi volutamente lanciare in maniera sfrontata delle frecciatine all'Arcivescovo e alle sue richieste frivole, “sfogando” il desiderio bruciante di mettere in scena partiture di ben altro valore, ricercate, complesse, nuove. Anche il suo collega e amico Joseph Haydn, autore certamente più classico e rigoroso non fu esente dall'inventare di sana pianta degli scherzi che andarono a sostituire i tradizionali minuetti con diffusa meraviglia. All'interno del Quartetto n.2 (in mi bemolle maggiore) in 4 movimenti (Allegro moderato, Scherzo, Largo e Finale: Presto) tratto dall'Opera 33, come spiega Simone Centauro, Haydn realizza un divertimento arguto senza testo, dal momento che per l'appunto tale composizione, come altre da lui rilasciate, era priva di un riferimento scritto. Un divertimento arguto che riserva al suo interno una mole importante di sotterfugi vari che spaziano dagli scherzi vivaci, rustici, dal carattere popolareggiante a autentici silenzi, istantanee riprese, pause al ritmo del secondo di uno strumento, di due, di tutti o nessuno, che ingannano il pubblico predisposto ad un ascolto lineare e rigoroso. La “colpa” è tutta di Haydn e delle premesse che egli stabilisce all'inizio del Quartetto, affidandosi a un andamento classico che tuttavia subisce nell'evoluzione dei movimenti un crescente cortocircuito sino a produrre nella conclusione il trionfo dell'inventiva o anticonformismo se vogliamo. A 100 anni di distanza, quasi a porgere omaggio al modello di Haydn, il compositore norvegese Edvard Griegg pubblica il Quartetto in sol minore op.27, del quale i musicisti dell'Archè hanno eseguito il terzo movimento che, benché sia indicato come Intermezzo presenta chiaramente la struttura di uno Scherzo, con la parte centrale recante la dicitura "Più vivace, scherzando" . Grieg riprende in questo modo le linee guida del maestro austriaco, riservando al pubblico un ascolto inatteso e attraente. Al perentorio iniziale che lascia presupporre un “intreccio” ( per dirla con una metafora letteraria) fluido e senza incidenti, segue d'altro canto una metamorfosi di gusto popolareggiante, da osteria, dedita alla sperimentazione e all'esclusiva, rapsodica nella sua audacia extramusicale. Con “Scherzi musicali” l’Orchestra Archè ha concluso il ciclo di lezioni andate in scena al Cinema Teatro Nuovo con l'intento di concentrare la propria attenzione su temi differenti e densi di spunti. Nel weekend in arrivo, tra il 4 e il 6 maggio, l'Orchestra sarà tra le protagoniste di “Lucca classica”, un prestigiosissimo festival che vedrà i musicisti dell'ensemble pisano esibirsi nella giornata di venerdi 4 prima in fomazione ridotta alle 9:30 nel Concerto per Piano e Orchestra n.1 di Beethoven all'Auditorium del Suffragio, e nel pomeriggio al completo eseguire sotto la direzione del Maestro Beatrice Venezi alcune Sinfonie di Paisiello, Boccherini e Puccini Senior (antenato settecentesco del celebre operista) presso la Sala Ademollo.
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Dicembre 2022
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