La Scuola Sant'Anna e la Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria hanno aperto le porte ai visitatori per la 24ma edizione delle Giornate FAI di Primavera. Ce li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma alcuni beni artistici e ambientali fra i più belli d'Italia fanno ormai parte della nostra quotidianità e quasi non facciamo più caso alla loro esistenza. Così le Giornate di Primavera del FAI dànno la possibilità a tutti di bere un sorso di arte e di storia, senza allontanarsi troppo dalla propria città e della propria routine. A Pisa ha aperto le porte ai visitatori la Scuola di studi superiori e di perfezionamento Sant'Anna, conosciuta certamente in città come Ateneo d'eccellenza per lo studio delle scienze applicate, ma poco nota per il prestigio storico e artistico del palazzo che da sempre la ospita. La scuola - istituita per come la conosciamo nel 1967, nata dalla riorganizzazione di numerosi convitti studenteschi - trova spazio negli ambienti di un ex monastero benedettino, ceduto definitivamente dalle suore all'attuale istituzione solo nel 1987. I visitatori hanno potuto, sotto la guida di giovanissimi volontari del FAI, visitare tutti gli ambienti principali dell'ex convento, comprese l'Aula Magna e la chiesa, recuperati di recente con un restauro filologico e funzionale guidato dall'architetto Francesco Tomassi. Attraversando piazza Martiri della Libertà, percorrendo appena un centinaio di metri, è stato possibile visitare il secondo bene che i volontari FAI hanno “messo a disposizione”: la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. Veri protagonisti di questa visita però non sono stati i dipinti, le sculture, i pavimenti o le vetrate della chiesa - opere d'ingegno meravigliose ma senz'altro già piuttosto conosciute alla città – quanto piuttosto i libri della Biblioteca Cathariniana, ospitata nell'edificio adiacente alla chiesa. “La sezione antica della biblioteca – fanno sapere dal FAI – conserva 222 manoscritti medievali, 98 incunaboli, 2000 Cinquecentine e 20mila libri antichi del Sei, Sette e Ottocento”. Un autentico tesoro inaspettato, che è stato in piccola parte messo a disposizione dei visitatori nella sacrestia della chiesa. Per tutto il fine settimana sono rimasti esposti codici con spartiti musicali e ricchissime miniature, testi in arabo, in ebraico, bibbie di rarissima fattura, incunaboli... tutto materiale che la biblioteca ha accumulato e custodito in quasi 800 anni di storia ininterrotta. I primi a dare inizio alla formazione di un simile patrimonio sono stati i monaci domenicani che lavorarono nello scriptorium del monastero istituito da Uguccione Sardo nel 1219. Il bilancio delle Giornate, a dispetto del cattivo tempo, è anche quest'anno totalmente positivo. Oltre 700mila sono stati i visitatori che hanno raggiunto i 900 siti aperti in tutta Italia nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 marzo; 37mila sono invece i volontari e i giovanissimi apprendisti che hanno prestato il loro tempo e la loro disponibilità per il progetto. Il Fondo per l'Ambiente Italiano è nato nel 1975 come ente senza scopo di lucro, grazie all'intuizione di Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto Croce. Da quarant'anni a questa parte il Fondo continua a perseguire il suo scopo tutelando, conservando e valorizzando il patrimonio artistico, naturale e paesaggistico del nostro Paese. Immagine tratta da:
- www.hquadro.it
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Dicembre 2022
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