di Enrico Esposito Parla francese quest'anno l'apertura della Pergola. Sarà Isabelle Huppert, una delle migliori interpreti della cinematografia d'Oltralpe, ad inaugurare la Stagione 2019/2020 dello storico teatro fiorentino con lo spettacolo "Mary said what she said", diretto dal regista statunitense Robert Wilson. Illuminata dalle musiche di Ludovico Einaudi, "Mary said what she said" è una play prestigiosa che concentra la sua attenzione sulla tormentata vita della regina scozzese Maria Stuarda, e rappresenta il "varo" di un esclusivo connubio instaurato dalla Pergola con il Théâtre de la Ville di Parigi. Una collaborazione importante puntata a realizzare "un consapevole rischio culturale" rivolto ai giovani che hanno compiuto 18 anni nel 2018. Un percorso lungimirante, internazionale, teso a stabilire un significativo confronto tra gli aspiranti e i maestri e i professionisti e a costituire una rete compatta in ambito europeo e non solo. Dopo aver intessuto produttive cooperazioni con altri gruppi di ricerca continentali, quest'anno verrà sviluppata una lusinghiera partnership con il Waterhall Center di New York fondato proprio da Robert Wilson, che metterà a disposizione rilevanti workshops per poi regalare inoltre al pubblico la messa in scena dello spettacolo Jungle Book nel prossimo anno, Presentato ieri pomeriggio in una conferenza stampa ad hoc a Palazzo Vecchio, "Mary said what she said" assolve dunque al duplice ruolo di apripista di un ambizioso progetto socio-culturale e da prelibato antipasto (la pièce sarà in scena questa sera e domani alle ore 20:45 e domenica alle 15:45) del ricco e succulento menù che il teatro eretto nel 1656 da Federico Tacca ha riservato ai suoi spettatori in un ampio periodo che si estende dalla fine di questo ottobre all'aprile del 2020. Un'annata che si ramificherà ancora una volta lungo epoche e vicende molto distanti, passate e odierne, ambientate in Italia e oltre confine. Tra classico e sperimentale. Gli spettacoli in abbonamento prenderanno inizio con una nuova riproposizione da parte di Gabriele Lavia di un grande testo pirandelliano, "I giganti della montagna" (dal 24 ottobre al 3 novembre 2019), terzo capitolo della trilogia "Sei personaggi in cerca d'autore" e "L'uomo dal fiore ... in bocca e non solo". A pochi giorni di distanza, precisamente il 5 novembre (fino al giorno 10), il palcoscenico della Pergola ospiterà la Prima Nazionale di "Memorie di Adriano", riscrittura scenica del best-seller scritto da Marguerite Yourcenar per la regia di Maurizio Scaparro con l'interpretazione di Pino Micol. Un plot tratto dalla pena di un autore straniero come la play successiva, "Il Misantropo" di Molière, diretto da Nora Venturini, che vede protagonisti Giulio Scarpati e Valeria Solarino nella versione classica elaborata dal celebre commediografo francese dal 12 al 17 novembre. Mese di novembre che lascerà poco respiro, in senso naturalmente positivo, per gli spettatori dal momento che appena due giorni dopo, la sera del 19 novembre (fino al 24 novembre), farà il suo debutto in scena "Si nota all'imbrunire", dramma composto e diretto da Lucia Calamaro che vedrà Silvio Orlando nei panni di un anziano padre di famiglia che dopo la morte della moglie ha trovato nella solitudine della vita in campagna la sua dimensione di vita. Dal 26 al 1 dicembre sarà invece la volta della riscrittura in chiave contemporanea ad opera di Sergio Pierattini di uno straordinario classico della storia del teatro, "Anfitrione" di Plauto con un cast illustre (Gigio Alberti, Barbora Bobulova, Antonio Catania, Giovanni Esposito, Valeria Angelozzi e Valerio Santoro), per la produzione de La Pirandelliana di Palermo in collaborazione con La Fondazione Teatro della Toscana. Veniamo al mese di dicembre e alla riproposizione (dal 3 all'8 dicembre) firmata Roberto Andò de "La Tempesta", testamento shakespeariano, che vedrà Renato Carpentieri ricoprire il ruolo del terribile e geniale Prospero, nell'adattamento in lingua italiana di Nadia Fusini. Una coppia di attori legati da una diretta parentela familiare, Geppy e Lorenzo Gleijseses, padre e figlio che in "Amadeus", rivisitazione della pièce in due atti elaborata da Peter Shaffer nel 1978 interpreteranno rispettivamente Amadeus Mozart e Antonio Salieri, per la regia di Andrei Konchalovsky e la traduzione di Masolino D'Amico. "Amadeus" verrà allestito dal 10 al 15 dicembre e sarà seguito, poco dopo la pausa natalizia, dallo spettacolo che chiuderà il 2019 e aprirà il nuovo anno. "Ditegli sempre di sì", celeberrimo testo di Eduardo De Filippo, diretto da Roberto Andò, con la partecipazione, tra gli altri, di Gianfelice Imparato e Carolina Rosi. Dopo la "Tempesta", dal 10 al 19 gennaio William Shakespeare si riapproprierà ancora del palcoscenico della Pergola questa volta con una tragedia, "King Lear", affidata dal regista Andrea Baracco alla grande coppia formata da Glauco Mauri e Roberto Sturno. Dalle lande tenebrose e insanguinate della Gran Bretagna verrà operato un salto temporale e spaziale notevole appena due giorni dopo con "Arlecchino, servitore di due padroni", in cui Valerio Binasco riscrive l'originale componimento di Carlo Goldoni, trasportando il protagonista Natalino Balasso e gli altri ragazzi all'interno di un'opera dai forti contorni di commedia all'italiana (dal 21 al 26 gennaio). Dal 28 gennaio al 2 febbraio, Giuseppe Battiston invece impersonerà Winston Churchill in "Winston vs Churchill", plot tratto dal saggio di Carlo G. Gabardini "Churchill, il vizio della democrazia". Dopo "Ditegli sempre di sì" un nuovo viaggio a Napoli si compirà con "Le signorine", commedia di Gianni Clementi con Isa Danieli e Giuliana De Sio sotto la direzione di Pierpaolo Sepe, in scena dal 4 al 9 febbraio. A dieci anni dalla sua morte, Geppy Gleijeses ha dedicato alla memoria di Mario Monicelli la riproposizione della prima regia teatrale del compianto cineasta romano. "Arsenico e vecchi merletti", testo originale di Joseph Kesserling, vede l'interpretazione di Anna Maria Guarneri e Giulia Lazzarini, e sarà ospitato dalla Pergola dall'11 al 16 febbraio. La settimana successiva, dal 18 al 23 febbraio, Carlo Longhi dirigerà un cast di oltre trenta attori nell'ambito della riscrittura de "La commedia della vanità", una delle opere meno conosciute ma più attuali composte dallo scrittore Premio Nobel Elias Canetti. Un cambio radicale di soggetto e genere avverrà soltanto due giorni dopo con l'adattamento teatrale di uno dei più celebri capisaldi della cinematografia italiana, "I soliti ignoti", per la regia di Vinicio Marchioni. Veniamo a marzo, un altro mese che offrirà al pubblico della Pergola una scelta vasta tra titoli molto interessanti. A partire da "Fronte del porto", adattamento teatrale firmato da Enrico Ianniello del capolavoro omonimo di Elia Kazan con Marlon Brando risalente al 1954. Lo spettacolo è diretto da Alessandro Gassmann e vede come protagonista Daniele Russo in un connubio che si rinnova dopo "Qualcuno volò sul nido del cuculo". In un'affascinante contaminazione tra teatro, musica, danza, cinema, si presenta invece la "Salomè" di Oscar Wilde per la regia di Luca De Fusco, in scena dal 10 al 15 marzo. Enzo Decaro è protagonista di "Non è vero ma ci credo", pièce diretta da Leo Muscato che con questa rappresentazione intende omaggiare il suo maestro Luigi De Filippo e con lui il padre Peppino, autore di questa "tragedia tutta da ridere" che vide la luce nel 1942 (alla Pergola dal 17 al 22 marzo). Barbara Moselli nel ruolo del titolo e Sebastiano Lo Monaco in quello del tiranno Creonte guidano il cast de "Antigone", nella rivisitazione ad opera di Laura Sicignano, allestita dal 24 al 29 marzo. "Mine vaganti" ha ottenuto importantissimi apprezzamenti in termini di critica e pubblico al botteghino cinematografico, convicendo il regista Ferzan Özpetek a trasferire la sua "creatura" all'interna di una differente veste, quella teatrale. Con Francesco Pannofino, Paola Minaccioni, Arturo Muselli, Giorgio Marchesi "Mine vaganti" sarà rappresentato alla Pergola dal 31 marzo al 5 aprile. Geppy Gleijeses tornerà per la terza volta sul palco fiorentino ad aprile, per la precisione dal 21 al 26 aprile, nelle vesti di regista dello spettacolo "Processo a Gesù", che celebrerà il quarantesimo anniversario dalla scomparsa di Diego Fabbri, autore di questa storica opera teatrale messa a punto tra il 1952 e il 1954. La chiusura della stagione sarà affidata infine alla messa in scena di un altro capolavoro della storia della letteratura, "The Dubliners" di James Joyce. Il regista Giancarlo Sepe e la sua compagnia incontrano iNuovi, il Giovane Teatro della Toscana, fulcro del progetto intrapreso dalla Fondazione Teatro della Toscana per avvicinare e consentire ai giovani un approccio diretto e profondo con il mondo teatrale. La Prima Nazionale dello spettacolo che porta in scena le Part I "The Dead" e Part II "Ivy Day" del testo joyciano sarà al Saloncino "Paolo Poli" dal 14 al 19 aprile e alla Pergola dal 28 aprile all'8 maggio. Per maggiori informazioni: https://www.teatrodellapergola.com/ Immagini gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa del Teatro della Pergola, che ringraziamo calorosamente.
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Maggio 2023
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