Antonio Padellaro, nato a Roma nel 1946, è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Intraprende la sua carriera presso il Corriere della Sera per poi passare all'Espresso (dove ricopre il ruolo di vice-direttore) e di seguito all'Unità (come direttore). Nel 2009 è co-fondatore de Il Fatto Quotidiano che dirige fino al 2015 quando cede la direzione a Marco Travaglio per ricoprire stabilmente il ruolo di direttore editoriale. Noi de IlTermopolio lo abbiamo incontrato nella hall dell'hotel Victoria a Pisa Mercoledì scorso, 20 Aprile, in occasione della sua introduzione alla proiezione del film "Il Grande Lebowski" presso il cinema Arsenale, che ringraziamo per averci dato l'opportunità di conoscerlo e scambiare con lui più di quattro chiacchiere interessanti. E proprio da "Il Grande Lebowski" iniziamo la nostra conversazione, soffermandoci sulla sua profonda passione per il cinema dei fratelli Coen di cui Padellaro sottolinea la forte impronta del realismo autoironico, a partire dalla scelta dei personaggi normalmente appartenente alla schiera degli "sfigati" che nella loro coralità fanno emergere il tratto drammatico della loro esistenza. Emblema di questa visione è il protagonista Drugo, instancabile nullafacente dedito soltanto al Bowling e alla sua bizzarra quotidianità che viene turbata improvvisamente dal furto del suo tappeto. Altro personaggio memorabile per Padellaro è la figura di Walter, reduce del Vietnam schizzato e fuori di testa che minaccia con una pistola carica un avversario durante una partita di Bowling rivolgendogli la frase divenuta culto: "Stai per entrare in una valle di lacrime!". In questa come in altre pellicole l'ex-direttore de Il Fatto Quotidiano apprezza in particolare la descrizione dell'America ad opera dei Coen che avviene con lucida e sarcastica ironia. Di ben altro stampo è l'argomento successivo che affrontiamo con lui, andando a rispolverare gli inizi della sua carriera al Corriere della Sera, in particolare quell'evento drammatico della morte di Pier Paolo Pasolini del 2 Novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia (Roma) che vide un giovanissimo Padellaro inviato sulla scena del delitto. Quella che gli si presenta davanti agli occhi ed è vivida nella mente, è una scena raccapricciante e surreale perfettamente calata nella realtà romana perché caratterizzata da un caleidoscopio di personaggi tra i più disparati (dai giovani fascisti alle famigliole in gita la domenica, alle forze dell'ordine). Egli ricorda una vera e propria atmosfera da circo ("E' morto il frocio!" era una delle frasi che si sentivano più spesso pronunciate) intorno al corpo senza vita del grande regista e scrittore, con bambini che giocavano a pallone mentre sul luogo del crimine erano presenti ancora prove importantissime per le indagini. E con la medesima franchezza racconta come la scelta di mandare lui sul posto fosse dovuta al giorno di festività di quel 2 Novembre e quanta altrettanta importanza assume per lui la telefonata ricevuta il mattino di quel giorno da Oriana Fallaci che gli urlava di scrivere che a commettere l'assassinio erano stati i Fascisti. Passando a parlare di fatti più recenti concentriamo la nostra attenzione sull'attuale condizione del mondo dell'Informazione in Italia facendo un piccolo excursus dalla fine dell'era Berlusconiana ai giorni nostri. Padellaro con onestà ammette l'importanza della ventata dell'anti-berlusconismo per il successo iniziale de Il Fatto Quotidiano che grazie alla fonte inesauribile di notizie e gossip riguardanti l'allora premier poteva contare una media di 70.000 copie vendute. La ricchezza di un periodo di decadenza del Berlusconismo si prestava all'immaginario collettivo che non riusciva a capacitarsi delle sortite e avvenimenti che si susseguivano in maniera costante. Con l'avvento della sopravvenuta democrazia dopo il caso de "la nipote di Mubarak" la testata ha dovuto iniziare a "lavorare seriamente" entrando nel merito di questioni più serie. Alla domanda invece sul tentativo di Urbano Cairo dell'acquisizione di quote del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, a seguito dell'uscita della famiglia Agnelli dall'azionariato, il nostro interlocutore mostra curiosità e una certa dose di apprezzamento. La creazione di un significativo Polo dell'informazione all'interno del quale possano confluire la televisione, la carta stampata, internet e pubblicità rappresenta una prospettiva che piace a Padellaro sebbene sia di difficile realizzazione. Rivolge invece la sua preoccupazione verso l'unione delle testate La Repubblica-La Stampa che a suo avviso rischia di ridurre notevolmente la varietà di informazione sul panorama italiano. Su La Stampa ritorna sottolineandone il ruolo di portavoce di una certa laicità, mentre riconosceva nel Corriere della Sera l'espressione di un potere radicalmente diverso ossia quello di potenti ed influenti gruppi bancari e industriali. Altro argomento in relazione al quale il nostro ospite espone un'altra opinione, consiste nella parabola compiuta dal Movimento Cinque Stelle nel corso della sua ancor breve vita politica. Ne elogia la capacità di aver saputo far confluire in maniera positiva il malcontento di numerosi cittadini precedentemente disgustati dalla scena pubblica italiana e esalta la rapidità con cui il Movimento è entrato direttamente nei meccanismi parlamentari, arrivando a ricoprire efficacemente il ruolo di Opposizione. D'altra parte egli aspetta di constatare una crescita concreta nel passare da Opposizione a Maggioranza di Governo e così dimostrare una maturità nell'esperienza amministrativa. E' quasi ora di cena e purtroppo la nostra intervista si avvia alla conclusione. Prima di congedarsi, Antonio Padellaro ci regala un'ultima battuta riguardante il suo nuovo ultimo progetto, IoGiocoPulito.it sito internet che raccoglie tante storie positive di Sport, con l'intento di far affiorare all'attenzione dei più storie che altrimenti resterebbero limitate ai soli appassionati. Immagini tratte da: - Antonio Padellaro da http://www.vallesabbianews.it/files/magazine/img/120321AntonioPadellaro.jpg - Antonio Padellaro all'Arsenale da Foto di autore (Eva Dei) - Pier Paolo Pasolini da http://www.secolo-trentino.com/wp-content/uploads/pasolini.jpg - Logo del Fatto Quotidiano da http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/09-Testatailfattoquotidiano.jpg - Logo del Movimento Cinque Stelle da https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5b/Logo_M5S_2015-11-18.png - Logo Iogiocopulito da http://iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/11/logo-sito.png - Antonio Padellaro con IlTermopolio da Foto di autore (Giovanni Lacava)
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Dicembre 2022
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