È iniziata sabato 23 dicembre e durerà fino a venerdì 29 la mostra “Emozioni” in cui sono esposte alcune composizioni di Jessica Fillini, classe ’96, che per l’occasione espone al Centro d’Arte “Le Gambe Verdi” a Piombino in Via Vittorio Emanuele III. Le opere esposte sono per la maggior parte una serie di creazioni di carattere sperimentale che fanno parte degli studi della giovane artista. Jessica Fillini si trova attualmente al terzo anno di corso all’Accademia di Belle Arti di Firenze e la mostra non è che un tentativo di riassumere il proprio percorso di studi facendo leva sulle “Emozioni”.
Ognuna delle composizioni nasce dal desiderio di catturare un’emozione nel momento in cui questa si presenta alla mente dell’artista e, attraverso la propria tecnica, cristallizzarla così che, quando messe in successione, possano restituire un’immagine definita della mente che le ha generate. Ricorrono spesso le figure geometriche, in particolare i cerchi che hanno un significato ben preciso: il cerchio aperto, ossia una spirale, nel suo svolgersi, manifesta la volontà della mente indagatrice dell’artista di dare inizio a una ricerca di completezza esplorando anche i lati meno piacevoli del proprio animo, in linea con il “Conosci te stesso” di delfica memoria; il cerchio chiuso invece rappresenta la pacificazione con se stessi e il raggiungimento di quello stato di coscienza che porta l’artista in uno stato di quiete.
Jessica Fillini spiega questa graduale scoperta di sé ricorrendo a un riferimento cinematografico, parlando di Alfred Hitchcock e del suo “La Donna che Visse Due Volte” (1958) in cui il regista sembra voler descrivere la donna inquadrando poco alla volta parti diverse del suo viso. Allo stesso modo l’artista vuole che ogni sua opera contribuisca, attraverso immagini sparse (alla maniera dei Rerum Vulgarium Fragmenta di Petrarca), a restituire un quadro della propria interiorità.
L’artista riesce a trovare una sorta di suo nirvana personale con quella che può essere considerata la sua opera-simbolo, ossia quella usata anche come immagine principale della locandina della mostra e che ricorda da vicino “La Notte Stellata” di Van Gogh. La scia dorata che raggiunge il sole può essere idealmente percorsa dall’artista che trova il proprio completamento una volta entrata nella stella.
Per il carattere sperimentale di queste creazioni il visitatore della mostra può fornire le letture più diverse delle opere esposte ed è anche in questo che sta il valore dell’esposizione. All’indubbio talento di Jessica Fillini si associa così una grande libertà interpretativa che contribuirà a rendere ancor più nota l’arte di Jessica. A questo punto, siamo curiosi di sapere che cosa sarà in grado di dirci una volta raggiunta la piena maturità artistica.
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Maggio 2023
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