Dalla Siena trecentesca allo Ziggy Stardust di David Bowie, passando per le corti medicee e gli stessi poeti avanguardisti russi, in meno della mezzora a sua disposizione tra le 16 e 16:30 tra le pareti anguste della Sala d'Arme del Palazzo Vecchio gigliato Luca Scarlini ci apre magistralmente gli occhi. Drammaturgo, scrittore, saggista prolifico e poliedrico, il fiorentino Scarlini si esibisce nel cuore del Wired Next Fest di sabato scorso in una poderosa digressione cronologica che mette al centro della propria attenzione "le identità mutanti" di coloro che in vita si sentirono dotati del "sesso sbagliato", che desiderarono di trasferirsi sotto le fattezze dell'altro sesso oppure di impossessarsi soltanto di alcuni elementi caratteristici. Come Vladimir Majakovkij che prima di rivoluzionare la poesia adorava aggirarsi tra le campagne russe in abiti gitani, o il produttore Brian Eno e gli orecchini che a suo dire lo rendevano bello. Oppure la senese Caterina Vizzani, che nella prima metà del Settecento visse sempre sotto le spoglie di Giovanni Bordoni perchè da sempre si era sentita uomo, aveva amato le donne, sposò una donna, e si fece ammazzare a soli 24 anni pur di non ammettere di essere una donna. E andando a ritroso nel tempo ancora a Siena, durante il 1300 pre-Rinascimentale l'uomo di lettere Antonio Beccatelli detto il Panormita (cioè "il Palermitano") finalmente dava voce e spazio narrativo alle fantasie di pansessualità, transessualità e voyeurismo inaugurando una prestigiosa galleria di storiche testimonianze letterarie ed artistiche dell'emancipazione dell'uomo in tali contesti. Dal Quattrocento al Settecento difatti Scarlini attinge con fragore alla pullulante galleria di ritratti composti per gettare la luce senza discriminazione sulle volontà di rappresentare un rampollo di corte non ancora adolescente avvolto tra i veli femminili, oppure di una contessa solita "sperimentare" con i suoi animali domestici tra cui i serpenti. Dall'arte al teatro e alla moda, dall'Italia alla Scandinavia con il caso celeberrimo riattualizzato dal film "The Danish Girl" di Lili Elbe, il primo transessuale della storia, arrivando alla musica del glam rock e del camaleontico Ziggy Stardust bowieano, l'alieno sceso sulla Terra senza sesso e esponente di tutti i sessi.
Immagini tratte da Foto di Eva Dei
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Dicembre 2022
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