di Enrico Esposito Dal 6 al 7 Ottobre il Palazzo dei Congressi ha ospitato la sesta edizione del Pisa Brick Art, evento nazionale che ha celebrato quest'anno il sessantesimo compleanno dei LEGO, i mitici mattoncini inventati dal falegname danese Ole Kirk Kristiansen. Come negli anni precedenti, migliaia di visitatori di ogni età hanno visitato i numerosi stands collocati all'interno della location pisana, ammirando le spettacolari realizzazioni ad opera di appassionati ed esperti del mondo LEGO e DUPLO, come i membri dell'Orange Team, nato a Pisa nel 2014 e oggi composto da novantatré iscritti provenienti dalla Toscana come da altre località della penisola. L'Orange Team Lug, dopo aver ottenuto presto il riconoscimento di Recognised Lego User Groups, ha raccolto al suo interno volontari in grado di valorizzare il comune interesse per LEGO attraverso la creazione di "opere" diverse, dalla costruzione di intere città e paesaggi servendosi di una grandissima mole di mattoncini, alla riproduzione di scene e personaggi ripresi da celebri film come Star Wars, Il Signore degli Anelli e la serie Marvel, ad una divertente rassegna di fotografie che ritraggono gli omini protagonisti di famose parodie oppure immersi al centro di suggestivi panorami. Il Pisa Brick Art ha offerto a grandi e piccini un programma articolato e multi-tasking, caratterizzato soprattutto da un costante occhio di riguardo verso i kids, predisponendo un'apposita area che ha permesso ai giovanissimi di conoscere il mondo LEGO a 360 gradi. Laboratori, giochi di società, incontri con gli espositori hanno accompagnato i più piccoli lungo l'arco delle due giornate della manifestazione, consentendo anche agli appassionati meno recente di "aggiornare" il loro bagaglio in materia, e osservare come al giorno d'oggi il mattoncino abbia raggiunto un'evoluzione trasversale, che l'ha portato a diventare un cartone animato, a mettere la sua faccia all'interno di un orologio, di un polsino, e di molti altri oggetti di normale consumo. Espositori provenienti da Pisa stessa come da città ben più distanti hanno presentato al pubblico lavori di dimensioni imponenti tenendo presente gli anni necessari a reperire molto spesso pezzi in numero di venti, trentamila unità. Progetti concepiti e portati a termine nel corso di due, tre anni, che sono sfociati nella riproduzione pressocché identica di straordinarie opere del patrimonio artistico italiano, tra cui la Torre di Pisa (trentamila pezzi) e il Campanile di Giotto (centomila pezzi). Tradizione, storia dal Medioevo ai giorni nostri, con la rivisitazione di elementi cult del Novecento come il drive-in, e la "legolizzazione" di soggetti artistici (come "L'Urlo" di Munch), e di icone dello spettacolo (Marilyn Monroe). Ma senza dubbio, rispondendo alla filosofia che ha reso possibile la nascita stessa dell'universo LEGO, il Pisa Brick Art ha espresso la componente fondamentale della fantasia, omaggiandola a più riprese, per mezzo della presentazione di epiche battaglie e set tratti dal cinema e dalla letteratura fantasy ("Forte del Lupo", "Pirati dei Caraibi", "Capitan Harlock") Immagini tratte da : - Immagine 1 da https://www.facebook.com/pisabrickart/ - Gallerie foto dell'autore (Mirco La Spina)
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Marzo 2021
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