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28/2/2018

"Sogno di una notte di mezza estate" al Verdi di Firenze

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TEATRO VERDI di Firenze
XX Stagione Teatrale
da venerdì 2 a domenica 4 marzo 
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di WILLIAM SHAKESPEARE
regia MASSIMILIANO BRUNO
 
BIGLIETTI da Euro 19,00 a 31,00 disponibili presso le prevendite.
 
Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, 
Violante Placido, Paolo Ruffini e con Maurizio Lops Rosario Petix Dario Tacconelli Zep Ragone Alessandra Ferrara Antonio Gargiulo Tiziano Scrocca Claudia Tosoni Annalisa Aglioti Sara Baccarini
 
Scene e costumi: Carlo De Marino
Musiche: Roberto Porcaccini
Coreografie: Annalisa Aglioti
Produzione esecutiva: Fabrizio Iorio
Prodotto da: Francesco Bellomo per Corte arcana L’Isola Trovata
 
” Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non v’offrimmo che un sogno”. 

Mito, fiaba, e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità all’interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano, sempre originalmente e genialmente contaminate e ricreate dalla fervida fantasia dell’adattamento. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni.
​

NOTA DI REGIA di MASSIMILIANO BRUNO
“Quello che voglio da questo Sogno è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente. Puntellare con l’acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca. E così il nostro bosco sarà foresta, Patria randagia di zingari circensi e ambivalenti creature giocherellone, Puck diventerà un violinista che non sa suonare, Bottom un pagliaccio senza palcoscenico, Oberon un antesignano cripto-gay e Titania una ammaestratrice di bestie selvagge. L’intenzione è essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere, vivere nella verità del sogno tralasciando la ragione asettica e conformista. Un Sogno di una notte di mezza estate che diventa apolide e senza linguaggio codificato, semplici suoni e immagini che sono meravigliose memorie senza mai essere ricordi.”


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