di Olga Caetani “Il Teatro è il luogo per ricordare e creare storie, è il luogo per incontrarsi e conoscere, è il luogo per ascoltare ciò che il rumore del nostro tempo non ci permette più di ascoltare”. Il 21 ottobre di dieci anni fa, in un quartiere popolare della cittadina di Pontedera (PI), al centro del parco oggi intitolato a Jerzy Grotowski, veniva inaugurata l’attuale sede del Teatro Era, che nacque, verso la metà degli anni Settanta, come Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale (CSRT), prima ancora come “edificio”, dalla passione di un gruppo di giovani dilettanti di provincia, che hanno avuto l’ambizione di pensare in grande, guardare oltre il proprio territorio, realizzare ciò che inizialmente sembrava un utopico sogno a occhi aperti. L’evento, che ebbe rilevanza internazionale, sarà ampiamente ricordato e festeggiato quest’anno, dall'11 ottobre al 4 novembre, con ben tre prime nazionali, due importanti collaborazioni internazionali e il focus dedicato al drammaturgo napoletano Enzo Moscato, solo per citare alcuni degli spettacoli in programma per l’occasione, che si intrecciano con l’apertura della Stagione 2018/2019 della Fondazione Teatro della Toscana, al suo secondo triennio di attività. ![]() Didascalia: Una scena dallo storico spettacolo "Quasi una vita", un lavoro che parte dal sodalizio storico e artistico di Roberto Bacci, con Giovanna Daddi e Dario Marconcini, che affonda le radici negli anni ’70, quando facevano parte di un piccolo gruppo di dilettanti temerari e visionari, ispirati dal Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina Anche la nostra redazione ha avuto il piacere di partecipare, su gentile invito, alla conferenza stampa di presentazione della nuova Stagione, che si prospetta ricchissima di debutti, riallestimenti, ma anche di grandi ritorni, dopo i successi ottenuti lo scorso anno, tenuti insieme dal fil rouge di un perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione, e confermando ancora una volta l’alta qualità che contraddistingue le scelte della Fondazione. La conferenza, tenutasi martedì 2 ottobre presso la Sala Salmon del Teatro Era, si è aperta con un video celebrativo dei "10 anni Teatro Era", seguito, in rapida successione, dall’anticipazione di tutti gli spettacoli che attendono il pubblico toscano (e non solo) fino alla prossima primavera. Con i riflettori puntati su otto sedie vuote disposte in semicerchio sul palcoscenico, Luca Dini, direttore del CSRT della Fondazione Teatro della Toscana, ha aperto gli interventi chiamando a raccolta il vicepresidente della Fondazione Teatro della Toscana Antonio Chelli, il vicepresidente della regione Toscana Monica Barni e l’assessore alla cultura del comune di Pontedera Liviana Canovai, per i saluti istituzionali di rito, quindi Carlo Calabretta, dirigente della Fondazione, e Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, il quale ha sottolineato l’ottima riuscita della prima edizione del Festivaldera (26 maggio - 17 giugno 2018), che ha visto la partecipazione di oltre 4500 spettatori. La parola è passata in seguito ai veri protagonisti della “macchina” del Teatro Era, in primis Roberto Bacci, direttore artistico del CSRT, che ha narrato all’uditorio la storia di una pietra, raccolta nel sito archeologico di Laetoli, in Tanzania, durante un suo viaggio per preparare lo spettacolo "Mutando riposa", e da lui nascosta in un luogo segreto del Teatro Era il giorno della sua inaugurazione, 10 anni fa appunto. “Questa pietra nascosta è per me come un amuleto che serve a ricordarci del nostro viaggio per arrivare fin qui e che “qui” è il punto di partenza per continuare. Il Teatro è il luogo per ricordare e creare storie, è il luogo per incontrarsi e conoscersi, è il luogo per ascoltare ciò che il rumore del nostro tempo non ci permette più di ascoltare”. Un monito, quindi, a mantenere la forza e l’energia delle origini del Teatro Nazionale, e a continuare nella stessa direzione anche per l’imminente nuova Stagione. Grandi lodi hanno accompagnato l’ingresso sul palco del pluripremiato drammaturgo Michele Santeramo, la cui strettissima e preziosa collaborazione artistica con il Teatro Era ha fatto del suo lavoro un patrimonio della Fondazione, che costantemente pone la produzione come proprio obiettivo fondamentale. Dopo la recente vittoria riportata alla 75^ mostra d’arte cinematografica di Venezia della sua sceneggiatura de Il mondiale in piazza (regia dei cortometraggi di Vito Palmieri), Santeramo apre la Stagione e i festeggiamenti per i 10 anni Teatro Era con il nuovo allestimento - in prima nazionale - di "Storia d’amore e di calcio", in programma dall’11 al 14 ottobre. Sarà presente anche in ulteriori ospitalità e produzioni, tra cui "Svegliami" (10 - 14 aprile 2019, prima nazionale al Teatro Era), con la regia di Roberto Bacci, e in qualità di attore, oltre che autore, ne "Il Nullafacente", al Teatro Niccolini di Firenze (24 – 28 ottobre), spettacolo memore del plauso ricevuto la scorsa stagione a Pontedera. “Qualcuno dice che scrivo troppo e forse ha ragione. Il problema è che faccio questo di mestiere e lo faccio ogni giorno, come tutti quelli che fanno un mestiere”, ha commentato ironicamente Santeramo, con la straordinaria modestia che lo caratterizza, “è questo che faccio qui a Pontedera, dare dignità personalmente al mestiere dell’autore. In Italia è raro che si parli del mestiere dell’autore, io invece penso che sia davvero un mestiere, frequentato ogni giorno, che a volte dà vita a “cretinate” che, fortunatamente, rimangono chiuse in un cassetto, altre volte a spunti e riflessioni che continuano grazie alla relazione e alla condivisione con altre persone”. Sempre forte poi il legame delle opere di Santeramo con i temi più caldi e drammatici dell’attualità. La conferenza si è conclusa con le parole di Thomas Richards, direttore artistico del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, importante centro di ricerca internazionale “sull’essere umano nell’atto performativo” e “sull’arte come veicolo”, e divenuto fulcro delle attività della Fondazione Teatro della Toscana proprio nei suoi rapporti con il teatro estero. Fra le più importanti novità della Stagione 2018/2019, ricordiamo inoltre l’ampio spazio riservato alle matinée per le scuole, affinché lo spettacolo teatrale diventi parte integrante del percorso formativo e del bagaglio culturale dei ragazzi, e non un mero momento di svago a sé stante. Non ci resta che attendere con trepidazione che si apra ancora una volta il sipario su una vivace ed emozionante Stagione… Per il programma completo della Stagione teatrale 2018/2019: Immagini gentilmente concesse da: Micle Contorno Ufficio stampa e comunicazione Teatro Era - Fondazione Teatro della Toscana Potrebbero interessarti anche:
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Dicembre 2022
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