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6/7/2022

TEATRO AUGUSTEO Cartellone 2022/2023 - Spettacoli disponibili in abbonamento

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Comunicato stampa
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 “La donna è mobile” - dal 28 ottobre al 6 novembre 2022
commedia musicale parodia in 4 atti di Vincenzo Scarpetta
regia di Francesco Saponaro
musiche dal vivo di Mariano Bellopede, Arcangelo Michele Caso e Giuseppe Di Maio,
con Luigi Bignone, Giuseppe Brunetti, Viviana Cangiano, Salvatore Caruso, Elisabetta D’Acunzo, Tony Laudadio, Ivana Maione, Davide Mazzella, Biagio Musella, Serena Pisa, Marcello Romolo, Luca Saccoia, Ivano Schiavi, Federica Totaro
 
Paolo Caiazzo in “Separati, ma non troppo” – dall’11 al 20 novembre 2022
commedia scritta da Paolo Caiazzo e Francesco Procopio
regia di Paolo Caiazzo 
con Francesco Procopio, Giovanni Allocca, Daniela Ioia, Irene Grasso
e con la partecipazione straordinaria di Nunzia Schiano
 
Carlo Buccirosso in “L’erba del vicino è sempre più verde” - dal 25 novembre al 4 dicembre 2022
commedia scritta e diretta da Carlo Buccirosso
cast in allestimento
 
Sal Da Vinci in “Masaniello Revolution” - dal 20 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023
commedia musicale scritta da Sal Da Vinci e Ciro Villano, che curano anche la regia,
con Fatima Trotta, Ciro Villano, Davide Marotta,  Enrico Lama, Francesco Da Vinci
arrangiamenti e direzione musicale di Adriano Pennino
 
Diana Del Bufalo e Baz nel musical “Sette spose per sette fratelli” - dal 20 al 29 gennaio 2023
libretto di Lawrence Kasha & David Landay
regia e coreografia Luciano Canniti
liriche di Johnny Mercer
musica di Gene De Paul
direzione musicale di Peppe Vessicchio
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Giuseppe Caccavale e Roberta Starace Caccavale, rispettivamente direttore artistico e direttore generale del teatro Augusteo
 
“Il medico dei pazzi” - dal 3 al 12 febbraio 2023
commedia di Eduardo Scarpetta  
regia di Claudio Di Palma
con Giovanni Allocca, Chiara Baffi, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Renato De Simone, Antonio Elia, Valentina Martiniello, Peppe Miale, Alfonso Postiglione, Federico Siano

Checco Zalone in “Amore + IVA” - dal 19 al 26 febbraio 2023
(Opzione per gli abbonati, fino a esaurimento posti disponibili)
spettacolo scritto da Checco Zalone, Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino
 
Biagio Izzo in “La coppia strana” - dal 3 al 12 marzo 2023
cast in allestimento
 
Gino Rivieccio in “Rimettetevi comodi” - dal 17 al 26 marzo 2023
regia di Giancarlo Drillo
con la Minale Big Band 
 
Massimo Ranieri in “Tutti i sogni ancora in volo” - dal 14 al 23 aprile 2023
scritto e diretto da Massimo Ranieri
 
Stefano De Martino in “Meglio stasera” - dal 29 aprile al 7 maggio 2023
(Opzione per gli abbonati)
un quasi one man show di Stefano De Martino e Riccardo Cassini
regia di Riccardo Cassini
con la Disperata Erotica Band
 
Massimo Masiello in “Palcoscenico” - dal 13 al 15 marzo 2023
(Prelazione a prezzo ridotto per gli abbonati)
scritto e diretto da Gianni Conte con arrangiamenti di Lino Pariota
 
“Simmo ‘e Napule paisà” - dall’11 al 14 maggio 2022
(Prelazione a prezzo ridotto per gli abbonati)
scritto da Leonardo Ippolito, con la consulenza artistica di Giorgio Verdelli
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Info e abbonamenti al botteghino del teatro.
081414243 / messaggi whatsapp 3332651481 / botteghinoaugusteo@gmail.com

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29/6/2022

Ulyssa lo sa

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​di Lorenzo Vanni
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Il fatto di cronaca nera è il seguente: un uomo viene trovato morto con la gola tagliata e dell’omicidio viene accusato un rider. Incredibilmente, però, il caso viene considerato un suicidio. È questa la materia di partenza da cui prende spunto il romanzo d’esordio di Alessia Sorgato, “Ulyssa lo sa”, pubblicato dalle Edizioni Torre dei Venti.

Sorgato non è solo autrice, ma anche e soprattutto (fino a questo momento) avvocato specializzato in casi di violenza di genere quindi conosce dall’interno i meccanismi che dettano il funzionamento della giustizia e soprattutto dell’apparato burocratico che è sotteso. È questo in effetti l’elemento che emerge di più dalla narrazione: non tanto l’aspetto investigativo, non tanto l’aspetto di disvelamento, quanto piuttosto l’esposizione impoetica della prassi seguita quotidianamente da chi è tenuto a indagare o difendere un imputato.
Si tratta dunque di un ribaltamento dello schema classico dei gialli, basati su suspense e thrilling, per poi portare a una verità complessiva che dia un senso alla storia in sé e spieghi aspetti del carattere umano di cui l’indagine costituisce un’epitome.
L’interesse di Sorgato è un tipo di verità diverso: la verità priva di poesia dell’ordinarietà che deriva dalla conoscenza del meccanismo interno. Non esistono valutazioni morali, non esistono rappresentazioni più grandi degli assoluti del mondo, ma più banalmente esiste una procedura da seguire.
La verità vera, se interessa, è questa. Tutto il resto è un orpello da romanzieri.
Questo non significa che, in questo romanzo, non ci siano espedienti narrativi. Le whippets sono personaggi riusciti che da un lato aiutano nell’esposizione di informazioni tecniche che in mani meno consapevoli farebbero crollare tutto sotto l’info-dumping, dall’altro fanno da controcanto parzialmente umoristico alle vicende più centrali. Il loro ruolo ricorda quello degli Irregolari di Baker Street sfruttati da Conan Doyle nelle “Avventure di Sherlock Holmes” dove fanno da aiutanti del celebre investigatore privato.
L’altro aspetto da sottolineare è che il romanzo è ambientato in pieno periodo Covid. L’impressione generale che si ha leggendo i libri ambientati in questa fase è che ci sia una sorta di autocensura che porta a raccontare con imbarazzo e una certa riluttanza il periodo trascorso; questa incertezza e difficoltà non ci sono in Sorgato che non compie l’errore di altri scrittori di sentirsi in dovere di raccontare cosa significano le fasce di colore, che cosa sono le mascherine e cosa dicono i DPCM.
In Sorgato questo non accade: la pandemia e le restrizioni sono solo un contesto che non è determinante ai fini della storia. Potrà sembrare banale dire questo, anzi dovrebbe essere la normalità, però la sensazione è che gli scrittori si stiano preparando a raccontare una grande storia sul Covid trovando ancora difficoltà nell’usare le parole giuste.
In sintesi, quel che ha in comune Sorgato con altri giallisti è la ricerca della verità, ma con mezzi diversi, più reali. Non manca di assumere posizioni implicitamente critiche quando giustappone scene di indagine e ricerca con le whippets ai fatti che accadono in America sotto l’amministrazione Trump. L’associazione è Trump-notizie false fino al culmine di Capitol Hill che ne rappresenta il momento topico; a questo si contrappone la narrazione.
Contro Trump, ma anche contro i “poeti del giallo”.


Fonti immagini:
thrillernord.it


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23/6/2022

Al via la terza edizione della Nuova Arena Pacini a Fucecchio

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​AL VIA LA TERZA EDIZIONE DELLA NUOVA ARENA PACINI

AL PARCO CORSINI A FUCECCHIO
CINEMA E TEATRO SOTTO LE STELLE
Dal 20 giugno al 4 agosto 2022

Da lunedì 20 giugno a giovedì 4 agosto nel suggestivo Parco Corsini di Fucecchio prende il via la terza edizione della Nuova Arena Pacini. Cinema, teatro e musica sotto le stelle, organizzata dal Comune di Fucecchio e dal Teatrino dei Fondi, gestore del Teatro Pacini. 
Il Parco Corsini nel centro storico di Fucecchio, che coniuga storia e natura, diventa sempre più un presidio di cultura del territorio non solo per i suoi cittadini, ma anche per le aree limitrofe.
Grandi nomi dello spettacolo, noti per la loro comicità, come Francesca Reggiani, Paolo Migone, Paolo Rossi, Anna Meacci, animeranno le serate dedicate al teatro.
Il ricchissimo cartellone cinematografico con 24 giornate di proiezione va incontro ai diversi interessi e gusti per abbracciare un pubblico di tutte le età.
Lunedì 20 giugno apre l’arena Sogno di una notte di mezz’estate, esito del laboratorio teatrale per ragazzi 12-18 e per persone titolari di protezione internazionale, organizzato dall’associazione Arturo, con il Comune di Fucecchio e il Teatrino dei Fondi.
Dopo il periodo di pandemia delle prime due edizioni, tornano gli eventi estivi dell’arena, un luogo di aggregazione e socialità in grado di rinnovare la vivacità culturale con una varietà di proposte.
Tutti gli eventi iniziano alle ore 21:30.
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TEATRO
 
Lunedì 20 giugno inaugura la terza edizione, della Nuova Arena Pacini lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate, a ingresso libero, esito del laboratorio teatrale gratuito per ragazzi dai 12 ai 18 anni, organizzato dall'associazione culturale Arturo, in collaborazione con il Teatrino dei Fondi e il Comune di Fucecchio.
È una riscrittura originale, a opera di Claudio Benvenuti, che utilizza un linguaggio immediato e inserti in inglese. Sono in scena Alice Boccabella, Guido Brotini, Caterina Chiappi, Carmine Garofalo, Filippo Frediani, Elena Gottardini, Diego Iuppa, Gabriel Mazza, Alessandro Mori, Emma Ongaro, Virginia Silvestri e due titolari di protezione internazionale, con la regia di Claudio Benvenuti e Sergio Bulleri. L’attività è realizzata nell’ambito del progetto FAMI EVVAI (Empolese Valdarno Valdelsa Aperti e inclusivi), con i tutor Alessia Toni e Sara Vannuccini.
Giovedì 30 giugno Francesca Reggiani è in scena con Gatta morta, uno spettacolo di cui è lei stessa autrice insieme a Walter Lupo, Francesca Reggiani, Gianluca Giugliarelli e Linda Brunetta, una produzione Savà. È un one-woman-show di 90 minuti sul costume, sull’attualità e sul cambiamento delle persone che nasce dal lungo periodo di isolamento che siamo stati costretti a vivere. Gatta morta parla alle donne e delle donne e affronta le tematiche delle pari opportunità fra maschi e femmine. Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le incongruenze del nostro tempo.
Mercoledì 6 luglio proseguono gli spettacoli con il cabarettista e comico Paolo Migone in Diario di un impermeabile. L’attore sale sul palco portando non un libro, ma un impermeabile del tutto particolare, un regalo fatto dal nonno tanto tempo fa, diventato per lui un prezioso amico e confidente, un contenitore di storie, di aneddoti e di vita vissuta scritte proprio sull'impermeabile stesso. Il protagonista principale dello spettacolo è il TEMPO che nostro malgrado modifica e condiziona a suo piacimento ogni scelta, ogni convinzione.
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Sabato 16 luglio Paolo Rossi, artista poliediedrico, accompagnato dalle musiche dal vivo di Emanuele Dell'aquila e Alex Orciari, è in scena con Pane o libertà, che unisce stand up a commedia dell'arte e commedia greca. Il progetto intrapreso da Rossi comprende un tipo di azione teatrale ad alta valenza sociale. Lo spettacolo, che sfugge alle definizioni di genere ed è duttile nell'allestimento scenico, ha le caratteristiche di un evento più che di una rappresentazione e si adatta a qualunque luogo voglia ospitare la 'non replica', addirittura il teatro nel senso stretto del termine. Pane o libertà mescola la figura del primo Arlecchino, quello che possedeva il biglietto di andata e ritorno per l'aldilà, a quella che fu poi una delle sue evoluzioni come intrattenitore popolare capace di spaziare dalle stalle al cabaret.
Giovedì 21 luglio è la volta di Anna Meacci con il recital Tutto da sola.
Con allegria e leggerezza, l’attrice dedica lo spettacolo alla sua grande passione per il racconto.
È un amore che le trova le radici nella sua infanzia, perché in casa Meacci guardavano poca televisione, ma raccontavano di tempi lontani e di un mondo sconosciuto. I racconti erano per l’attrice le sue fiabe, senza principi e principesse, ma ricche di persone reali capaci di azioni mirabolanti.
Tutto Da Sola è incentrato sulla storia della famiglia di Anna Meacci e prende spunto dall’amore per la narrazione, che nasce dai ricordi di una vita per brillare di comicità sul palcoscenico.

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CINEMA
 
Il cinema all’aperto offre una variegata proposta di grande qualità per tutti i gusti e tutte l’età, spaziando dai grandi successi a titoli d’essai, da commedie a film drammatici, dall’animazione all’azione, ai sentimentali, al fantasy al biografico con 24 serate di proiezione.
 
Tra i primi appuntamenti:
 
Finale a sorpresa è una commedia diretta da Mariano Cohn, Gastón Duprat, con Penélope Cruz e Antonio Banderas (21/06); Nostalgia è un drammatico, diretto da Mario Martone, con Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva (23 e 24/06), Sing 2 è un film di animazione diretto da Garth Jennings, con Frank Matano e Jenny De Nucci (27/06); Una Famiglia Vincente - King Richard è um drammatico, diretto da Reinaldo Marcus Green, con Will Smith e Jon Bernthal (28/06).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CINEMA
 
martedì 21 giugno ore 21:30
FINALE A SORPRESA
Genere: commedia
 
giovedì 23 e venerdì 24 giugno ore 21:30
NOSTALGIA
Genere: drammatico
 
lunedì 27 giugno ore 21:30
SING 2
Genere: animazione
 
martedì 28 giugno ore 21:30
UNA FAMIGLIA VINCENTE. KING RICHARD
Genere: biografico, drammatico
 
Venerdì 1 Luglio ore 21:30
LA FIGLIA OSCURA
Genere: drammatico
 
lunedì 4 luglio ore 21:30
C’MON C’MON
Genere: drammatico
 
martedì 5 luglio ore 21:30
SPIDER-MAN: NO WAY HOME
Genere: azione, avventura, fantasy
 
giovedì 7 luglio ore 21:30
LICORICE PIZZA
Genere: commedia, drammatico, sentimentale
 
venerdì 8 luglio ore 21:30
WEST SIDE STORY
Genere: musicale, drammatico, sentimentale
 
lunedì 11 luglio: ore 21:30
JURASSIC WORLD: IL DOMINIO
Genere: azione, avventura, fantasy
 
martedì 12 luglio ore 21:30
LA SIGNORA DELLE ROSE
Genere: commedia
 
giovedì 14 luglio ore 21:30
L’ARMA DELL’INGANNO - OPERAZIONE MINCEMEAT
Genere: guerra drammatico
 
venerdì 15 luglio ore 21:30
MADRES PARALELAS
Genere: drammatico
 
lunedì 18 e martedì 19 luglio ore 21:30
LIGHTYEAR - LA VERA STORIA DI BUZZ
Genere: animazione, avventura, fantascienza
 
venerdì 22 luglio ore 21:30
SPENCER
Genere: biografico, drammatico
lunedì 25 luglio ore 21:30
ELVIS
Genere: biografico, musicale
 
martedì 26 luglio ore 21:30
SONIC 2 - IL FILM
Genere animazione, azione, avventura
 
giovedì 28 luglio ore 21:30
BELFAST
Genere: biografico, drammatico, commedia
 
venerdì 29 luglio ore 21:30
7 DONNE E UN MISTERO
Genere: commedia
 
Lunedì 1 agosto ore 21:30
ENNIO
Genere: documentario, biografico
 
Martedì 2 agosto ore 21:30
LA SCUOLA DEGLI ANIMALI MAGICI
Genere: avventura, family
 
Giovedì 4 agosto ore 21:30
giovedì 4 CORRO DA TE
Genere: commedia, sentimentale
 
 
TEATRO
 
Lunedì 20 giugno ore 21:30
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
spettacolo finale del laboratorio con i ragazzi
e con i titolari di protezione internazionale
a cura di Claudio Benvenuti
 
Giovedì 30 giugno ore 21:30
FRANCESCA REGGIANI
GATTA MORTA
 
Mercoledì 6 luglio ore 21:30
PAOLO MIGONE
DIARIO DI UN IMPERMEABILE
 
Sabato 16 luglio ore 21:30
PAOLO ROSSI
PANE O LIBERTÀ
 
Giovedì 21 luglio
ANNA MEACCI
TUTTO DA SOLA
 
 
 
 
 
 
BIGLIETTI:
 
TEATRO
Intero € 15 - Ridotto € 13
(Over 65 Anni, Under 23 Anni, Soci Unicoop)
 
CINEMA
Intero € 6 | Ridotto € 5
(OVER 65 ANNI, UNDER 12 ANNI)
CARTA ¨SOSTIENI IL CINEMA¨ € 50
(VALIDA PER 11 INGRESSI)
 
 
Info e prenotazioni
353 4104119 | 0571 540870
www.nuovoteatropacini.it - www.teatrinodeifondi.it
info@nuovoteatropacini.it - info@teatrinodeifondi.it

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22/6/2022

Cuori diversi, cuori connessi

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di Serena Macauda
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In questi mesi, hanno abitato vicini, sul mio comodino, due romanzi che non avevo programmato di leggere uno dopo l'altro, ma così è stato. Senza volerlo, tra i due testi sono emerse delle straordinarie similitudini che mi hanno portata a mille riflessioni e hanno suscitato in me altrettante emozioni.
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Cuorebomba di Dario Levantino e L'equazione del cuore di Maurizio De Giovanni, due storie strazianti e meravigliose allo stesso tempo, che hanno un filo rosso comune: il mare, capace di mettere in connessione i due libri sin dalla copertina.
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Nel primo è rappresentato un ragazzino, di spalle, che si tuffa da una scogliera. Intorno è tutto luminoso, il tuffobomba è un salto alla ricerca della vitalità, della felicità. Nel secondo, invece, un bimbo aggrappato alla lenza di una canna da pesca è sommerso in uno scuro mare blu.

Rosario, sedicenne protagonista del romanzo di Levantino, è un cuorebomba. Scopre di appartenere a questa categoria di persone, quindi si reputa un debole gentile, un fragile forte. Uno che al posto del cuore c'ha una bomba, quindi capace di provare emozioni esplosive. Secondo Rosario chi ha il cuorebomba è indifeso, perché è alla mercè dei sensi, lui sa bene cosa vuol dire essere vulnerabili, difficile non esserlo. Nasce e cresce a Brancaccio in balia della ferocia del quartiere e della cattiveria della gente che incontra nel suo cammino, in lotta continua contro la sofferenza e contro gli stenti economici, alla ricerca disperata di equilibrio e normalità. L'adolescente palermitano è lontano dall'essere un cuoresecco: quindi insensibile, col cuore piccolo piccolo, incapace di cogliere sia i piaceri che i dispiaceri della vita. A leggere la descrizione dei “cuorisecchi” fatta in prima persona da Rosario, sembra prendere forma con chiarezza la personalità del protagonista del secondo romanzo, Massimo. Anche qui il mare è onnipresente, ma mentre nel primo caso Rosario ci si tuffa, nel secondo si immagina il protagonista alla guida della canna da pesca raffigurata in copertina, pronto a salvare il bimbo aggrappato alla lenza della canna, come fosse un pesciolino. Massimo non si immerge, lui prova ad avere il controllo degli abissi da lontano, affidandosi alle regole della logica e alla sua amata matematica. Il mare è scuro, pericoloso e chi si trova intrappolato sotto deve essere portato in salvo.

Massimo è un signore rigido, estremamente razionale, che non si lascia trasportare dai sentimentalismi. Si domanda tra sé il motivo per cui non prova dolore, non si sente straziato e distrutto alla notizia dell'incidente stradale che ha ucciso figlia e genero, e ridotto in coma il piccolo nipote Checco. Si sente addirittura infastidito quando deve lasciare la sua casa, la sua quotidianità per recarsi nel paesino del Nord Italia, dove viveva la figlia.
Ma Massimo davvero è un “cuoresecco”? Anche nel titolo di De Giovanni compare la parola “cuore”. Quello di Massimo inizia a pulsare solo dopo aver trovato nell'equazione di Dirac il legame paterno prima, l'amore per il pesciolino avvolto dalle acque scure poi, il quale metaforicamente rappresenta il nipote in fin di vita.
​

Leggo un dualismo in questi due personaggi, i quali all'inizio si relazionano in maniera opposta ma successivamente diventano complementari.

Con i suoi dati anagrafici, Massimo, non potrebbe rientrare tra i protagonisti di un romanzo di formazione, tuttavia è lui che compie una crescita che lo avvicina al cuorebomba di Levantino. Rosario e Massimo vivono dei drammi, toccano con mano il dolore e scoprono entrambi, nel finale, che per combattere la morte c'è solo un antitodo: il cuore.

Se non avessi letto questi romanzi in un tempo tanto ravvicinato, forse non sarei stata in grado di fissare questo leitmotiv comune, non avrei colto a pieno la ricchezza emotiva dei due protagonisti. Si è trattato di un bellissimo viaggio ed invito voi a percorrere questo sentiero così come l'ho attraversato io, solo la forza della letteratura può offrire questo  genere di esperienze.

Immagini tratte da foto dell'autore

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16/6/2022

Il Teatro della Toscana agli Chantiers d’Europe di Parigi e al Mittelfest di Cividale del Friuli

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Chantiers d’Europe 2022:
a Parigi, sabato 18 giugno,

40 artisti internazionali della Troupe de l'Imaginaire,
coordinata dal Théâtre de la Ville,

tra cui 4 artisti italiani, in partenariato con il Teatro della Toscana,
offriranno una giornata di Consultazioni poetiche.

A luglio al Mittelfest
il debutto di The Handke Project,

coproduzione internazionale del Teatro della Toscana,
e nuove giornate di Consultazioni poetiche.

Per celebrare l’Alleanza dei Teatri Europei, sabato 18 giugno 40 artisti della Troupe de l'Imaginaire, ensemble internazionale coordinato dal Théâtre de la Ville, porteranno la poesia nel cuore della città di Parigi.

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Dopo Firenze, in occasione dell'incontro in Palazzo Vecchio dal titolo Costruire il teatro del 21° secolo, nell’ambito degli Chantiers d'Europe 2022 Le consultazioni poetiche, musicali e danzate in 10 lingue diverse abiteranno 3 piazze emblematiche di Parigi, Place des Abbesses, Parvis de l'Hôtel de Ville e Place du Châtelet, e saranno eseguite anche da 4 artisti italiani, in partenariato con il Teatro della Toscana: Maddalena Amorini, Mattia Braghero, Claudia Marino, Carolina Pezzini.
 
Le consultazioni poetiche sono un progetto ideato dal Théâtre de la Ville, dal suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota e dall’autore Fabrice Melquiot nel gennaio 2020, con il coinvolgimento di intellettuali e istituzioni in Europa e nel mondo. Il Teatro della Toscana è il primo teatro internazionale a essere diventato partner di questo progetto, che ha rappresentato e continua a rappresentare un importante momento di ascolto per continuare a mantenere stretti i legami fra il pubblico e gli artisti, rafforzando le alleanze culturali, instaurando un dialogo fra pensieri e individui di lingue e culture diverse.
 
Un doppio appuntamento collegherà invece Firenze a Cividale del Friuli (Udine), il Mittelfest al Teatro della Toscana. Dalla collaborazione tra Qendra Multimedia, Teatro della Toscana e Mittelfest 2022, nasce The Handke Project. Or, Justice for Peter’s Stupidities, che debutterà in prima nazionale al Teatro Adelaide Ristori il prossimo 23 luglio.
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Lo spettacolo, scritto da Jeton Neziraj e diretto da Blerta Neziraj, riunisce 6 attori da Kosovo, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Italia e Germania, per affrontare, con la giusta distanza, anzi con l’opportuna dose di ironia, la controversa figura di Peter Handke: scrittore e poeta, premio Nobel per la letteratura nel 2019, nonché sostenitore di Milosevic e negazionista dei crimini commessi nella ex Jugoslavia durante gli anni Novanta. Dove finisce la libertà dell’arte e da dove inizia il bisogno di essere politicamente corretti nella creazione artistica? Possiamo fare arte senza essere insensibili? Una riflessione provocatoria, profonda e molto attuale sulla figura pubblica dell’intellettuale
 
Il secondo fine settimana del festival, il 30 e 31 luglio, si prevedono poi nuove giornate di Consultazioni poetiche che animeranno gli spazi pubblici della cittadina friulana. Un ulteriore ponte tra arte, poesia e società in un luogo che è stato sensibile frontiera dell’Europa della Guerra Fredda, ancora oggi rivolta a est con apprensione.

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11/5/2022

Notre Dame de Paris - Vent'anni e non sentirli

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di Matelda Giachi
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Ci sono spettacoli che nascono sotto una buona stella e, quando Notre Dame De Paris è stato concepito, dovevano esserci diversi pianeti allineati che hanno garantito una compresenza di artisti straordinari, da chi ha composto musica e testi, fino a chi li ha interpretati con la voce o con il proprio corpo. Un grandissimo successo già l'originale francese del 1998, che ha portato David Zard ad investire nella versione italiana, che ha debuttato nel 2002 e festeggia con questo nuovo tour i suoi 20 anni.
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E' il caso di dirlo, vent'anni e non sentirli. Per l'occasione è tornato, in tutto il suo immenso talento, l'intero cast originale, da Giò di Tonno e Lola Ponce, rispettivamente Quasimodo ed Esmeralda, come anche Claudia D'Ottavi e Marco Guerzoni, i primissimi Fiordaliso e Clopin, ormai da anni interpretati da Tania Tuccinardi (che per Cocciante è stata già in passato una dolcissima Giulietta nel suo "Romeo e Giulietta") e Leonardo Di Minno, anche loro presenti. Non è solo per la bellezza abbagliante e immutata di Lola Ponce che il tempo sembra non essere passato; le voci dei suoi protagonisti hanno la stessa forza di allora nel comunicare le emozioni scritte da Pasquale Panella.
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Ma, soprattutto, in ogni città toccata dal tour, le repliche sembrano non bastare mai, come se l'entusiasmo fosse appena esploso: i teatri si riempiono di appassionati alla loro terza, quarta, quinta volta che si trascinano dietro altri destinati a diventare nuovi fan fin dalle prime canzoni. Firenze, in questo senso, non è stata da meno. Si levano cori e applausi di orgoglio quando, a inizio secondo atto, Frollo chiede a Gringoire: "Parlami di Firenze e della Rinascenza, novità di Bramante e di stilnovo e Dante" e la richiesta di biglietti era tale che si sono dovute aggiungere date e repliche a quelle inizialmente presenti in cartellone, in ultimo quella di lunedì 9 maggio, che ha raccolto abbondanza di pubblico nonostante, a pochi metri di distanza e alla stessa ora, allo stadio la Fiorentina se la disputasse con la Roma.
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Le ragioni che hanno portato Notre Dame De Paris a diventare lo show dei record, conquistando anche quella fetta di pubblico che, solitamente, non ama musical, sono probabilmente molte, a cui si è sicuramente aggiunta una prepotente voglia di tornare a vivere a seguito di due anni di pandemia. Ma il motivo dominante, oltre a quell'incontro perfetto di spiriti artistici affini già menzionato, forse lo indica lo stesso Gringoire nel prologo: sono "storie d'amore e di passione". Pura, innocente, distruttiva, crudele, coraggiosa, infima, egoista, sfacciata, ossessiva, dolce, disperata... L'opera brucia interamente di passione ed è vera, è umana. E' nelle parole, è nella musica, nelle danze e nelle acrobazie spettacolari di cui non si parla mai abbastanza. Trabocca giù dal palco e avvolge lo spettatore che non può rimanere indifferente e, anzi, non ne avrà mai abbastanza.
(Il viaggio di Notre Dame De Paris procede in direzione Roma e poi Reggio Calbria per le prossime tappe.)
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Immagini:
www.firenzeurbanlifestyle.it
www.firenzetoday.it
www.giornaledelladanza.com
www.teatro.it

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8/5/2022

Glauco Mauri e Roberto Sturno "cantano" Shakespeare al teatro Goldoni di Firenze

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di Matelda Giachi
Compagnia Mauri Sturno
Glauco Mauri, Roberto Sturno
Serata Shakespeare
IL CANTO DELL’USIGNOLO
Poesie e teatro di William Shakespeare
 
Durata: 1 ora e 30 minuti, atto unico
Entra in scena Roberto Sturno: tiene per la mano il compagno di palcoscenico di una vita, Glauco Mauri, all'anagrafe 91 anni ma ancora con lo spirito e la presenza scenica di un leone. È un'immagine che va dritta al cuore e commuove; chi non li conosce deve sapere che sono due pilastri del teatro italiano. Loro sono teatro: non solo attori ma anche assi, sipario, travi... Con la forza della passione per questo mestiere, hanno fondato la loro compagnia nel 1981, la quale vanta ormai 40 anni di attività e più di 40 produzioni di grande successo.
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Lo spettacolo con cui tornano a Firenze, in particolare, ha debuttato nel 2016 e, per chi non avesse la fortuna di poter vedere questi due mostri sacri dal vivo in teatro, è fruibile su raiplay o sul sito stesso della compagnia. E' un'opera che parla all'umanità e dell'umanità e lo fa attraverso le parole di quello che, ad oggi, rimane uno dei più grandi narratori dell'animo umano, William Shakespeare. Mauri e Sturno leggono e interpretano magistralmente alcuni dei pezzi più belli del Bardo. Ci sono i Sonetti, Re Lear, Giulio Cesare, La Tempesta, Come Vi Piace... E quindi vi sono Amore, Speranza, Dolore, Cattiveria, Angoscia, Delusione, Gioia... C'è commedia e c'è dramma. Perché, citando le parole dello stesso Glauco Mauri in un'intervista a Angela Consagra, "Cantare Shakespeare significa cantare la vita, raccontare gli esseri umani con la poesia".
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Il titolo non fa riferimento a Shakespeare ma ad una breve favola settecentesca di Lessing, in cui un pastore chiede ad un usignolo perché non canti più. Quando questo gli risponde che è a causa del gracidare scomposto delle rane, il pastore lo invita a riprendere il suo canto, perché il suo silenzio lo costringe a subire la confusione di quel gracidare. E' stato scelto perché, in un'epoca di grandi chiacchiericci e banalità fini a se stesse, lo spettacolo vuole essere un invito all'arte a far sentire ancora la sua fondamentale voce. E cosa c'è di più alto di Shakespeare?
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Immagini:
www.mauristurno.it
Filippo Manzini

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4/5/2022

Da questa sera a lunedì prossimo al Mandela Forum di Firenze torna in scena Notre Dame De Paris con il cast originale

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2002 – 2022
NOTRE DAME DE PARIS


L’OPERA POPOLARE MODERNA PIÙ FAMOSA AL MONDO
CELEBRA VENT’ANNI DI SUCCESSI

A Firenze al Nelson Mandela Forum dal 4 al 9 maggio
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L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori
dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali

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La celebrazione dei vent’anni di storia di Notre Dame de Paris in Italia, l’opera popolare moderna più famosa al mondo, continua il suo viaggio arrivando in Toscana. Lo spettacolo, tra i più imponenti mai realizzati, sarà in scena al Mandela Forum di Firenze da mercoledì 4 a lunedì 9 maggio. Ben otto le recite in programma: agli appuntamenti serali (ore 21), si aggiungono infatti due repliche pomeridiane, sabato 7 e domenica 8 maggio alle ore 16.

Con Notre Dame de Paris, il Mandela Forum di Firenze inaugurerà il Festival della Ripartenza. Dopo 822 giorni, la struttura tornerà alla sua vocazione originaria: ospitare spettatori per grandi eventi. Prossimi appuntamenti i concerti di Gazzelle (21 maggio), Brunori Sas (24 maggio), Pinguini Tattici Nucleari (20 giugno) e il campionato nazionale di Jiu Jitsu.

I biglietti per Notre Dame de Paris (posti numerati da 31 a 90 euro, compresi diritti di prevendita) sono disponibili online su www.bitconcerti.it, www.vivoconcerti.com e www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita). Info tel. 055.667566 - info@prgfirenze.it - www.bitconcerti.it. Si recuperano gli spettacoli annunciati per novembre 2020 e più volte rinviati a causa della pandemia. Restano validi i biglietti acquistati per tutte le date. Si consiglia di consultare il sito www.bitconcerti.it per verificare la nuova data assegnata.

In occasione di un anniversario così importante, lo show avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto, con il grande ritorno di Lola Ponce nei panni di Esmeralda. Insieme a lei, sul palco ci saranno Giò Di Tonno – Quasimodo, Vittorio Matteucci – Frollo, Leonardo Di Minno – Clopin, Matteo Setti – Gringoire, Graziano Galatone – Febo, Tania Tuccinardi – Fiordaliso.
Inoltre, special guest di alcune date del tour saranno Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni, nelle vesti di Fiordaliso e Clopin, di cui sono stati i primi interpreti nel 2002.

La tournée, prodotta da Clemente Zard con la collaborazione con Enzo Product Ltd, è curata e distribuita da Vivo Concerti. RDS 100% Grandi Successi e radio partner del tour.

“È un dato sensazionale che fa capire quanto il pubblico italiano sia ancora affezionato a questo spettacolo – spiega Clemente Zard - abbiamo pensato di annunciare nuove disponibilità data la straordinaria domanda. Questo è un ottimo segnale per l’entertainment dal vivo in Italia”.
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Tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, la versione italiana dello spettacolo, curata da Pasquale Pannella con le musiche eterne di Riccardo Cocciante, ha appassionato in questi anni più di quattro milioni di persone ed è ora pronta a emozionare di nuovo il pubblico.

“Sono trascorsi vent’anni dalla prima rappresentazione italiana ma la forza, la maestosità e la grandezza di quest’opera popolare sono quelle del primo giorno – afferma Riccardo Cocciante - Notre Dame de Paris parla dell’anima umana, che è eterna e soffre, ieri come oggi, per amore e per le ingiustizie. Racconta dell’incapacità di accettare l’altro, il diverso da noi. L’essere umano si evolve ma i sentimenti e le dinamiche di cui è vittima e carnefice allo stesso tempo restano i medesimi perché appartengono alla sua natura fallibile. La forza di Notre Dame de Paris proviene anche dal pubblico che continua ad appassionarsi alla storia di Esmeralda e Quasimodo, due diversi che lottano per essere amati e amare”.

Notre Dame de Paris racchiude un’alchimia unica e irripetibile, la firma inconfondibile di Riccardo Cocciante rende le musiche sublimi, regalando allo spettacolo un carattere europeo e tuttora attuale. Una squadra di artisti di primo livello ha reso quest’opera un assoluto capolavoro che ancora emoziona a ogni replica, a partire dal magistrale adattamento del romanzo ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, con la direzione del regista Gilles Maheu, le straordinarie coreografie e i movimenti di scena ideati da Martino Müller, fino ai costumi curati nei minimi dettagli da Fred Sathal e le scene di Christian Ratz.

Vent’anni di musiche, danze, acrobazie ed emozioni hanno reso NOTRE DAME DE PARIS un cult dello spettacolo dal vivo, che ha dominato la classifica dei titoli teatrali e superato le presenze dei più grandi live della musica rock e pop. Nel 2016, l’opera è stata insignita del BigliettOne d’Oro TicketOne ai Rockol Awards 2016. Nello stesso anno, la versione italiana ha collezionato prestigiosi riconoscimenti: tre Premi agli IMA (Italian Musical Awards): Miglior Spettacolo Social, Migliori Musiche (Riccardo Cocciante) e Migliore Spettacolo Classico.

In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche complessive. L’opera popolare moderna, inoltre, è stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, capaci di stupire e far sognare 13 milioni di spettatori internazionali.

La capacità di raggiungere questi sorprendenti risultati risiede nell’intuizione primaria di David Zard, impresario e produttore visionario, che nel 2017 descrisse così lo spettacolo: “Dopo 15 anni Notre Dame de Paris ha continuato a tenere la scena con un successo strepitoso, che non conosce paragoni. Questo progetto è entrato nel DNA degli italiani. Il nostro paese non aveva mai visto così tanti spettatori e repliche per un musical prima. “Notre Dame de Paris” non solo ha detenuto ogni record di pubblico in Italia, ma ha rivoluzionato la scena dello spettacolo nel nostro paese”.

NOTRE DAME DE PARIS debuttava nella sua versione originale francese il 16 settembre 1998, al Palais des Congrès di Parigi, dove fu subito trionfo. Quattro anni dopo, David Zard produceva la versione italiana con l’adattamento di Pasquale Panella. Il 14 marzo 2002, al Gran Teatro di Roma, costruito per l’occasione, si teneva la “prima” di quello che sarebbe stato l’opera dei record, un’emozione che, da allora, ha “contagiato” milioni di spettatori. Un successo travolgente che ha raggiunto non solo il pubblico di Francia e Italia, ma quello di tutto il mondo: Inghilterra, Svizzera, Russia, Canada, fino a Cina, Giappone, Corea del Sud, Libano, Turchia, insieme a decine di altri paesi, riscuotendo ovunque un numero di presenze senza precedenti.


RDS 100% Grandi Successi Radio Partner del Tour.


Info spettacoli
Nelson Mandela Forum – piazza Berlinguer – Firenze
Info tel. 055.667566 – 02.3051502 - www.bitconcerti.it - www.vivoconcerti.com

Mercoledì 4 maggio 2022 orario di inizio 21
Giovedì 5 maggio 2022 orario di inizio 21
Venerdì 6 maggio 2022 orario di inizio 21
Sabato 7 maggio 2022 orario di inizio 16
Sabato 7 maggio 2022 orario di inizio 21
Domenica 8 maggio 2022 orario di inizio 16
Domenica 8 maggio 2022 orario di inizio 21
Lunedì 9 maggio 2022 orario inizio ore 21


Biglietti (compresi diritti di prevendita)
Poltronissima Platinum 90 euro
Poltronissima Gold 80 euro
Poltronissima 70 euro
Poltrona 60 euro
1° settore 50 euro
2° settore 40 euro
3° settore 31 euro

Prevendite
Nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita
Online su www.ticketone.it (tel. 892.101)

Sconti e riduzioni
I bambini sotto 4 anni entrano gratuitamente accompagnati da un adulto, in numero di un/a bambino/a per ogni adulto, ma non hanno diritto ad occupare un posto a sedere.

Portatori di handicap
Possono acquistare un biglietto specifico al prezzo più basso previsto per l'evento ed entrare con un accompagnatore (a cui viene concesso un ingresso gratuito). I biglietti sono reperibili esclusivamente attraverso i punti vendita del Circuito Box Office Toscana o telefonicamente allo 055210804 (pagando con carta di credito). Per accedere ad una sistemazione consona, si sconsiglia l'acquisto di un biglietto generico.

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22/4/2022

Gabriele Lavia legge le favole di Oscar Wilde

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di Matelda Giachi

Effimera Srl
Gabriele Lavia
LE FAVOLE DI OSCAR WILDE
regia Gabriele Lavia

Durata: novanta minuti, atto unico.

“A mille ce n’è, nel mio cuore di fiabe da narrar...”
“C’era una volta...”
Ricordate quando eravamo bambini e prima di andare a dormire la mamma o il babbo aprivano un libro e ci leggevano una favola? Era un momento pieno di intimità e di magia. Facevamo qualcosa che spesso abbiamo dimenticato nella vita adulta: ci mettevamo in ascolto di storie più o meno fantastiche e, attraverso quelle esperienze altrui, assimilavamo piccole lezioni di vita senza neanche accorgercene.
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Gabriele Lavia, col suo nuovo spettacolo in un unico atto, è un padre che cerca di riportare i "bambini" che ogni sera assistono allo spettacolo alla loro condizione più infantile e originaria. L'atmosfera è raccolta, solo una sedia e un leggio con un libro. La voce è ovattata e si plasma giocosa su ogni personaggio. Dal grande teatro della Pergola lo spettacolo si è spostato in quel piccolo gioiello che è il Goldoni in Oltrarno: nelle sue sembianze da teatro delle bambole contribuisce ulteriormente a creare un'atmosfera fiabesca. Dopo una breve introduzione Lavia si lascia andare ad una lettura da grande Maestro del teatro. E' bravo; tremendamente bravo e lo sa, infatti ogni tanto si perde nell'ascolto della sua stessa voce e una virgola slitta. Ma lui se lo può permettere. E quella sporcatura da lettura all'impronta che si crea si sposa bene col contesto.
Perché Oscar Wilde? Perché le sue favole sono vere e profonde e nascono con lo scopo di intrattenere, di stimolare la fantasia, ma anche di indirizzare i più piccoli verso un vita giusta e gioiosa, nonostante non abbiano di per se un lieto fine. Le popolano personaggi complessi e incredibili. Sono vita raccontata ai bambini. Un'esperienza teatrale diversa e avvolgente.
Lo spettacolo è in programmazione fino a domenica 24.
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Immagini:
Ufficio Stampa Teatro della Pergola

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20/4/2022

La notte dell’incanto

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di Lorenzo Vanni
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Steven Millhauser è un istituzione della letteratura americana del Novecento eppure fino a poco tempo fa era sconosciuto in Italia. La sua opera per cui è maggiormente noto è il suo romanzo d’esordio del 1972 Edwin Mullhouse. Vita e morte di uno scrittore americano e vincitore del Prix Medicis in Francia, ma altrettanto importante è Martin Dressler: il racconto di un sognatore americano, con cui nel 1997 ha vinto il Premio Pulitzer.
Il suo nome in Italia sta cominciando a circolare solo negli ultimi tempi, grazie all’opera meritoria di Einaudi che ha recentemente pubblicato per la prima volta nella nostra lingua una novella notturna che Millhauser aveva scritto nel 1999 e intitolata La notte dell’incanto. I personaggi sono moltissimi e ognuno segue una precisa linea temporale che tuttavia si incrocia con quelle degli altri, i capitoli sono molto brevi (tre pagine al più) e formalmente la prosa è densa di lirismo.
Interamente ambientato di notte in una delle cittadine sperdute dell’America profonda, questa novella può riportare alla mente la magia e la leggerezza de Il piccolo principe nel descrivere che cosa accade sotto il chiaro di luna in una qualunque notte calda d’estate. Il realismo in questa storia è messo al bando per privilegiare invece l’aspetto più strettamente romantico inteso in senso letterario: non mancano le parti in cui sembra che si faccia riferimento a una sensibilità leopardiana, anche se dovendo parlare di letteratura americana probabilmente ci troviamo dalle parti di Edgar Allan Poe, prosciugato dell’aspetto del terrore.
La scrittura lirica spesso contribuisce a creare un senso di irrealtà e sospensione dal tempo, non a caso viene evocato anche nel risvolto di copertina il riferimento a Shakespeare e al Sogno di una notte di mezza estate: il bosco fuori da Atene dove si svolgono le metamorfosi oggetto della commedia trova un parallelismo con un altro luogo fuori dal tempo, ossia l’America profonda con i suoi desideri di vita e di rivalsa verso un mondo ingiusto da cui si ha un momento di sollievo in questa notte di luna piena.
Le invocazioni alla luna non sono altro che la richiesta di una magia per far cambiare la propria vita. Non è richiesta nessuna attinenza alla realtà ed è la struttura della novella a denunciarlo: capitoli molto brevi dal lirismo intenso, ambientazione melanconica, grande fiducia nella sospensione dell’incredulità (vedi la storia del manichino che prende vita), tratti addirittura magici che secondo alcuni critici rimandano direttamente a Borges. Un vero e proprio poème en prose, come non si leggeva da molto tempo.
Un nuovo autore da scoprire finalmente anche in Italia e, a nostro giudizio, paragonabile solo a Kent Haruf, in attesa di (ri)leggere le sue opere più note in America.


Fonti immagini:
Amazon.it

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