IL FUMETTO DI REGIME E IL FUMETTO “COLONIALE”
Nei primi del ‘900, dopo una prima forma di “nazionalizzazione delle masse infantili”, seguita da quella che può essere definita come la prima vera rivoluzione fumettistica - le nuvolette vengono sostituite da versi, con rima baciata da filastrocca, collocati ai piedi di ogni immagine - personaggi come Mimmo Mammolo (Buster Brown), Fortunello (Happy Hooligan), Mio Mao ( Felix The Cat), Arcibaldo e Petronilla (Jiggs and Maggie) entrano prepotentemente nell’immaginario infantile seguendo la funzione di modelli identificatori.
Il Corriere dei Piccoli, pertanto, divenne non solo uno dei canali privilegiati del Duce per sensibilizzare gli adolescenti, ma un mezzo di inclusione delle masse – anche quelle infantili e giovanili – nella società e nello stato. Né è un esempio Gian Saetta, bizzarro personaggio alle prese con goffi nemici nel deserto libico fortemente voluto da Mussolini per giustificare la guerra per lo “scatolone di sabbia”. La nazionalizzazione dei giovani, pertanto, diventa non solo un mezzo per giustificare alcune scelte bizzarre, ma una linea politica che vede nel bambino un punto di forza, un’arma inesauribile nella competizione fra le nazioni da educare, conquistare e sedurre.
La goffaggine dei nemici non è un elemento isolato: nel secondo numero di Tin Tin, Tintin au Cong, edito nel 1931, Herge ci mostra il protagonista del celebre fumetto belga in versione di civilizzatore. La vignetta a conclusione del numero, in cui statue di Tintin e di Milù vengono idolatriate da un congolese «Dire che in Europa tutti i piccoli bianchi essere come Tintin» è significativo della valenza quasi nitchiana che assume l'eroe belga. In questo numero si può parlare di snaturalizzazione/ridicolizzandone del congolese, reso attraverso una forte caricatura dei loro tratti somatici (pentolini come cappelli, cravatte indossate a petto nudo). Analogo per tematica è senza dubbio il celebre eroe mascherato The Phanton: figlio di un marinaio britannico rimasto ucciso nel golfo del Bengala durante un'incursione piratesca, Phanton incarna la mentalità coloniale degli anni '30 mostrando l'eroe come un personaggio bianco che regna sui popoli indigeni.
Negli anni '30, precisamente nel 1936, inizia in Italia la fascistizzazione dei fumetti, ossia l’eliminazione sistematica dei prodotti americani con eroi il più possibile conformi all’ideologia del regime. Ne sono un esempio Il Giustiziere Mascherato, nato dalle ceneri di Phantom per aggirare la censura fascista e I Tre di Macallè, ricostruzione in chiave nazionalistica dei fatti della guerra d'Etiopia del 1896 e rivisitazione di Flash Gordon, apparso in Italia l'ultima volta nel n. 206 del 18 settembre 1938. D'impostazione ideologica opposta l'albo numero 11 Zorro della Metropoli - in cui compare un eroe rivoluzionario di stampo socialista che lotta per difendere i diritti degli operai di una fabbrica di New York e Tin Tin au Soviet, critica al regime comunista in cui l'eroe belga, recatosi in una Mosca staliniana, subisce un attentato in un convoglio durante un viaggio in Germania, viene accusato dello stesso attentato e perseguitato dalla GPU.
Nei fumetti degli anni '30 la figura del paladino della giustizia, visibile in Tulipano Nero e Primula Rossa, viene pertanto oscurata da “numeri”caratterizzati da estremismi ideologici sia di destra che di sinistra, dotati di forte carica propagandistica e adottati dai regimi totalitari per controllare le masse.
Sitografia:
http://www.ubcfumetti.com/classic/?19065&pag=2 https://it.wikipedia.org/wiki/Tintin_nel_paese_dei_Soviet http://www.segretidipulcinella.it/sdp46/art_01.htm http://www.fumettologica.it/2015/03/tintin-akei-congo-fra-traduzione-clandestina-e-riflessione-sul-colonialismo/ http://www.lacooltura.com/2015/04/il-fumetto-fascista-e-la-propaganda/ http://www.novecento.org/dossier/mediterraneo-contemporaneo/eccetto-topolino-il-fumetto-in-italia-durante-il-regime-fascista/ http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/11/audaci_imprese_Romano_legionario_fascista_co_9_040111103.shtml http://www novecento.org/dossier/mediterraneo-contemporaneo/eccetto-topolino-il-fumetto-in-italia-durante-il-regime-fascista/
Immagini tratte da:
- http://www.ubcfumetti.com/classic/?19065&pag=2 -http://www.fumettologica.it/2015/03/tintin-akei-congo-fra-traduzione-clandestina-e-riflessione-sul-colonialismo/ -http://www.novecento.org/dossier/mediterraneo-contemporaneo/eccetto-topolino-il-fumetto-in-italia-durante-il-regime-fascista/
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Maggio 2023
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