Il Termopolio, questo sabato, offre una breve panoramica sullo sviluppo della narrativa gotica in Scozia e in Irlanda, con riferimento alle opere di James Hogg, Robert Louis Stevenson e Joseph Sheridan Le Fanu. Se il Gotico inglese aveva esaurito la sua forza narrativa con le trame violente e irrazionali di Lewis e Walpole, il genere conobbe una vera e propria rinascita in Scozia e Irlanda, le periferie del Regno Unito, dove suggestioni religiose e psicologiche si uniscono alla trama immaginifica.
È esemplare il caso del romanzo di James Hogg, Le Confessioni Private e le Memorie di un Peccatore Eletto (1824); il rimando autobiografico è già presente nel titolo, ma l’esperienza raccontata da Robert Wringhim, il Peccatore del titolo, è agghiacciante. Figlio di un pastore calvinista fondamentalista, egli è certo della sua appartenenza al ristretto numero dei salvati grazie al conforto del padre, ma sarà proprio questa notizia che lo trascinerà in un vortice di follia schizofrenica che non potrà che risolversi col suo suicidio. L’influenza di Hogg si ripercuoterà anche su Robert Louis Stevenson. Lo scrittore di Edimburgo, a cui fu impartita un rigida educazione calvinista (tantoché, come racconta lo stesso scrittore, l’unico libro, la cui lettura fosse ammessa la domenica, oltre alla Bibbia, era Gli Atti dei Martiri di Foxe) riversò il suo vissuto in un breve racconto del 1887, Thrawn Janet (Janet la Storta). Il narratore in prima persona, che fa da sfondo alla vicenda, va via via sfumandosi per lasciar spazio agli abitanti del posto, i quali devono confrontarsi con un caso di possessione demoniaca che coinvolge il giovane pastore del luogo e la sua domestica Janet. Con questo racconto Stevenson dà prova di come l’eredità familiare e la dottrina della predestinazione di matrice presbiteriana-calvinista non abbiano mai cessato di esercitare disgusto e fascino allo stesso tempo nell’autore scozzese. Il celebre racconto lungo Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde (1885-1886), oltre a introdurre l’elemento scientifico, presenta il contrasto tra due diversi modi di vivere nell’età vittoriana: da una parte il rigoroso e austero notaio Utterson, dall’altra parte il suo rovescio della medaglia, il Dr Henry Jekyll, che decide di uscire dai vincoli sociali e di sfidare la scienza dell’epoca. In Irlanda Joseph Sheridan Le Fanu è lo scrittore gotico più rappresentativo prima di Bram Stoker. Originario di una famiglia ugonotta che aveva riparato a Dublino, nella sua opera si uniscono elementi fantastici e il senso di minaccia esterna e irrazionale. Questo è quello che accade in Carmilla (1872); la vita di un padre e figlia in un castello della Stiria (l’ambientazione cattolica romana tanto cara alla prima fase della produzione gotica) è turbata dall’arrivo di una misteriosa fanciulla, che si rivelerà essere la reincarnazione di una vampira. Se la narrativa gotica di matrice inglese era caratterizzata da elementi violenti, sanguinolenti e propagandistici (una lettura che si pone come critica della Chiesa cattolica apostolica romana), la letteratura gotica prodotta in Scozia e Irlanda unisce l’elemento religioso (il Calvinismo di Hogg e Stevenson) con suggestioni psicologiche e anche scientifiche, contribuendo a rinnovare il genere e la sua struttura narrativa. Immagini tratte da: - Wikipedia, By Stephencdickson - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35078745, Public Domain
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Maggio 2023
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