«We've been rambling all the night and some time of this day we returning back again we bring a garland gay and so they linked their hands and danced. Round in circles and in rows and so the journey of the night descends when all the shades are gone», con queste parole Loreena McKennit, cantautrice canadese e icona della musica celtica, fa rivivere musicalmente una delle tradizioni più antiche della Scozia: il mumming.
La Mummers' Play, festa folkloristica pagana di matrice popolare e di origine celtica, festeggiata generalmente in speciali momenti dell'anno, tra cui la Dodicesima Notte (6 Gennaio), il giorno di natale e il 21 marzo - l'equinozio di primavera -, vede nei Mummers - uomini travestiti che indossavano maschere e andavano a visitare i loro vicini di casa in casa, cantando e ballando – il simbolo della rinascita della natura.
Le prime testimonianze di questa antica festa pagana risalgono al II secolo a.C. : i Saturnalia, festa in onore di Saturno, il dio dell'Agricoltura, dell'Età dell'Oro e dell'Abbondanza, celebrati fra il 17 e il 23 dicembre, erano molto simili al Midwinter celtico, celebrato dai Druidi durante il solstizio d'inverno (20-21-22 dicembre), e alle future mummer's play, sviluppate nel VII dai Sassoni. La pratica dei saturnalia nel periodo natalizio non deve trarre in inganno per un eventuale accezione religiosa in chiave cattolica: nel II secolo a.C. la festa del dio Mitra cadeva proprio il 25 dicembre e solo nel IV secolo d.C. i romani decisero di far coincidere tale data con la nascita di Cristo, fino a quel momento mai menzionata nei vangeli e mai celebrata dai primi cristiani. L'esportazione del modello in Inghilterra risale al 601 d.C. , quando Sant'Agostino decise di sostituire lo Yule, l'antica festa degli Anglo-Sassoni in onore del dio sole, con le mummer'play.
Le mummers’ play, nel senso più stretto del termine, potrebbero essere definite come una rappresentazione drammatica, di carattere religioso simile a una pantomima, in cui un gruppo di persone, travestitosi da personalità di spicco del passato (Nelson, Collingwood), danzavano intorno ad un palo o, in alcune località, tra cui Inverness e lo yorkshire, ad un grande fuoco. In alcuni casi, oltre al travestimento, venivano svolte dei drammi rituali, a carattere simbolico sul risveglio della natura. Ripreso secoli dopo nel celebre “romanzo” Sir Gawain e il Cavaliere Verde, la storia vede come protagonista un cavaliere, successivamente identificato con valori cristiani, destinato a lottare contro un rivale per conquistare il cuore della ragazza. L'eterna sconfitta del cavaliere, destinato a fallire nella sua missione se non fosse aiutato dal intervento divino, quasi magico, del medico - capace coi suoi poteri di ridare vita ai morti – coincide, a livello simbolico, nell'inverno visto come una morte apparente della natura. In questa stagione, infatti, era solito fare doni alle divinità durante le cerimonie affinchè la Natura rinascesse (quindi guarisse), la luce ritornasse e l'intero ciclo della vita potesse ricominciare.
Il famoso Cerchio celtico di Larson, che tratta del ritrovamento di una famosa usanza inglese riguardante un misterioso cerchio, non è altro che una ripresa, seppur romanza, dei contenuti anglo-sassoni delle Mummer's Play.
Una Pratica simile alla mummer's play - il risveglio della natura e l'auspicio che le future messi siano abbondanti -, che risale ai tempi rinascimentali, è la Morris Dance. Tradizione di origine incerta, importata da Giovanni di Gand dalla Spagna moresca, consiste in una festa pagana in cui un gruppo di ballerini, dopo essersi tinti il volto di nero e indossato maschere, ballano intorno ad un palo o ad un fuoco. Oltre alla ricorrenza del colore bianco (purezza) e del nero (l'anonimato e la morte), al modo bizzarro di vestire con abiti scuri, con le facce spesso dipinte di nero in relazione al fatto che, i Mori avevano una carnagione scura, venivano usate delle spade. Di origine diversa, ma sempre appartenente a questa categoria, è la festa dei Passover, oggi meglio conosciuta come pace-egging. Simbolo della rinascita della natura e della fertilità prima della civilizzazione romana – venne impiegata per la prima volta dai sassoni per-cristiani per venerare la dea della primavera Eostre e consisteva nel far rotolare delle uova lungo le pendici di colline il giorno di Pasqua -, questa antica tradizione venne accolta, in età cristiana, per rappresentare la resurrezione di Cristo (l’uscita del Cristo dal sepolcro, con la rimozione della pietra che bloccava l’entrata della tomba).
Fonti:
http://www.italiamedievale.org/sito_acim/contributi/carola_inglese.html
Immagini tratte da:
- Family Christmas Online - nachograndmasquilts.com - Wikipedia Engl., Michael Maggs, CC BY-SA 4.0, voce: Mummers play - Longparish (usare se ci sono probelimi di copyright con l immagine III)
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Febbraio 2023
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