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Prima di immergersi nella lettura c’è da chiarire che cos’è Scacco alla Torre. Chi pensa di trovarsi in un altro romanzo ambientato a Pineta rimarrà deluso. Allo stesso tempo si sbaglia chi pensa di usarlo come guida turistica. “Questo libriccino serve solo per darvi un’idea” scrive Malvaldi. Più che un’idea questo libro è un gesto: quello di prendere la testa del turista e voltarla lentamente verso la Pisa che si scopre solo togliendo lo sguardo da quel monumento che la rende famosa nel mondo e che sembra, da solo, attrarre a sé migliaia di turisti accecati dalla sua luce: la Torre.
Succede così nelle città in cui un solo monumento riesce ad eclissare tutto il resto, nelle quali chi arriva per la prima volta si dirige verso un fazzoletto di pochi metri quadrati con sguardo determinato e fermo, dimenticandosi di guardarsi intorno, perdendosi la bellezza di quello che lo circonda. Così nasce Scacco alla Torre, con la voglia di prendere per mano chi arriva e fargli fare una passeggiata guidata nelle strade e nelle storie di una città antica e piena di vita che troppo spesso rimane oscura a chi non la abita. La volontà è quella di cancellare la frase “oltre alla torre a Pisa non c’è niente da vedere” senza voler passare da guide esperte ma volendo dar voce a quello che la città ha da dare, nella sua cultura, nella sua vita quotidiana e nella sua storia. Chi ci guida è un pisano che lì ha sempre vissuto. Si dice che per conoscere davvero un luogo, nella sua più sincera realtà, fuori dal turismo e dagli itinerari segnati nelle mappe, è necessario abitarvi per un po’ di tempo. Chi può portarci a fare un giro autentico di una città meglio di chi la abita da una vita? Così la Pisa intorno alla torre si apre fino a Tirrenia e a Marina di Pisa per arrivare a San Rossore. Bagnata dall’Arno entra tutta dentro le pagine, la sua gente e gli studenti, i suoi palazzi storici, i giardini dove ci si può sdraiare a leggere un libro e le sedi dell’Università, le tradizioni e la musica, le contraddizioni e le oggettive bellezze. Certamente anche quella Piazza famosa nel mondo, ma in modo diverso, intimo e alternativo. Entrano anche il carattere, le curiosità e gli aneddoti che si fondono perfettamente con la schietta ironia che ci ha accompagnato in tutti gli altri lavori di Marco Malvaldi. Come la Torre di Pisa acceca il turista, così il Bar Lume non deve accecare troppo il lettore che magari ha preso questo libro attratto solo dal desiderio di andare a vedere dove sono nate le storie di Massimo e dei suoi vecchietti. Per fare un esempio, se avete letto Buchi nella sabbia ci sono alcune cose che potrete ricollegare mentalmente, fra queste un gruppetto di anarchici carraresi e quello che a Pisa stavano realmente facendo. Le storie si fondono con la realtà nella misura in cui l’ispirazione allo scrittore viene dal suo vissuto, dalla sua città e dal suo carattere quindi sì, c’è qualcosa del Bar Lume a Pisa, è ovvio. Più di qualcosa visto che possiamo finalmente andare a prendere un caffè nel bar che ha ispirato i romanzi, con la tentazione di chiedere al “barrista” un cappuccino alle due del pomeriggio solo per vedere se ci viene negato in malo modo oppure no. Ma ciò che è importante è che, chi non lo ha mai fatto, abbia voglia di scendere dal treno e passeggiare in Corso Italia, arrivare a Ponte di Mezzo, proseguire in Borgo Stretto e poi perdersi nelle stradine, magari mangiando un boccone, o visitare qualche altra chiesa oltre al magnifico Duomo, oppure entrare dentro Palazzo Blu o arrivare alla Cittadella prima di dirigersi senza fermarsi direttamente davanti alla torre che pende. La scrittura piacevole e l’approccio informale, un po’ campanilistico com’è ovvio che sia, l’amore sincero per la città e la voglia di raccontarla a chi non la conosce farà venire la voglia a chiunque di voi di andare a conoscere la Pisa vera. A tutti…tranne forse ai livornesi ma quella è un’altra storia.
Ringraziamo la casa editrice ISTOS e Fabrizio Felici di Felici Editore.
http://www.istosedizioni.com/
Immagini tratte da:
Immagine 01: http://www.istosedizioni.com/ Immagine 02: https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AMarcoMalvaldi.jpg By Nicola Ughi (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
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Maggio 2023
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