Quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede, questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge. Che cosa è oggi l’UE? Un mondo dominato da un’infinita e inutile burocratizzazione quasi kafkiana, una dimensione che pone in discussione il modello dell’individualismo radicale, della razionalità strumentale meramente economica di cui parlava Adorno e Focault o, come direbbe Horkheimer in Eclissi della Ragione, una potenza che ha perso la sua funzionalità intellettuale perché svolta da un’unica grande potenza economico-sociale? Quella che dovrebbe essere chiamata UE, se di comunità europea si può ancora parlare oggigiorno, dovrebbe generare in noi cittadini di questa grande macchina il sentirsi parte di una comune identità, fondata su valori culturali e sorretta da una forza economico-militare. Se così non fosse, si andrebbe incontro a una conformazione unitaria ben diversa da quella auspicata da Schuman, Adenauer e De Gasperi - i quali combatterono per un progetto d'unione contro un popolo -, ritornando a una forma di Europa non tanto lontana dal Sacro Romano Impero per natura e conformazione. Recchioni interpreta la storia come se essa fosse un girone dantesco, un circolo vizioso in cui si ripresentano costantemente gli scheletri del passato. Perché gli inglesi, i più grandi fautori dell'integrazione europea alla fine della Seconda Guerra Mondiale, vanno verso una forma di nazionalismo estremo? Non erano loro, come direbbe il nostro amato Dante “Nos autem, cui mundus est patria”, a combattere l’abbattimento di molte barriere economiche, ideologiche e sociali? Anarchia nel Regno Unito, scritto da Recchioni, è un albo che ci propone un Dylan rivoluzionario, contro la società e la sua morale, capace di squarciare la bandiera inglese. Un personaggio di rottura, a favore degli oppressi, contro i soprusi, dalla parte del popolo e del lavoratore, simbolo della disgregazione del Regno di Inghilterra, un'anima ribelle che invita o lavatori a non restare inermi in quel cantuccio dimenticato chiamato “the worker's corner”. Oggigiorno si potrebbe parlare di Follia nel Regno Unito, in quanto la decisione di esprimersi a favore di argomenti populistici e xenofobi, abbattendo le frontiere di Schengen a favore di un ritorno alla grandezza del passato pare assurda. E delle conseguenze nefaste che l'uscita dall'UE produrrà – ricaduta economica, gravi danni per i lavoratori all’estero, inevitabile separazione della Scozia e dell'Irlanda del Nord, diritti sociali alterati (lo status dei cittadini italiani che lavorano in Gran Bretagna non sarà più paragonabile a quello dei lavoratori inglesi), necessità di permessi per recarsi nel Regno Unito, di cui non hanno mai parlato Farage, Johnson e e Gove - Anarchia nel Regno Unito si fa profeta. Se il vecchio Dylan parla di una società composta essenzialmente da persone anziane, il cui tasso di invecchiamento aumenta vorticosamente e in cui i giovani brancolano nel buio, la decisione post-brexit vede un Regno Unito “vittima” delle decisioni degli anziani e dei giovani i quali, per quanto abbiano espresso tendenzialmente espresso un voto favorevole all'idea di Europa e di una Gran Bretagna come parte integrante dell'Unione, hanno dimostrato scarso interesse per la questione come dimostrato dal basso tasso di affluenza. Dylan non affronta mostri né fantasmi reali, ma spettri del passato che a volte ritornano: Miller, il fanatico rivoluzionario anarchico, non è altro che il riflesso della degenerazione sociale radicata nella società inglese, della brama di potere di alcuni uomini che hanno alimentato sete di vendetta. Un mondo che, per certi versi, ricorda il celebre testo dei Sex Pistols Anarchy in the UK «sono un anticristo, sono un anarchico, non so quello che voglio, ma so come ottenerlo, voglio distruggerti, perché sono anarchico e non uno schiavo». È proprio questo senso di libertà ad emergere tra le righe di questo albo; i protestanti non sono di destra né di sinistra, bensì anarchici guidati da una forma di disubbidienza contro la società borghese Simile nella trama agli Uccisori, Anarchia nel Regno Unito mostra le conseguenze dell'inferno chimico londinese e della gabbia d’acciaio burocratica tratteggiata da Max Weber. Se prevale il messaggio presente nella parole di Sid Vicious oppure uno dei celebri discorsi di Pasolini «io simpatizzavo coi poliziotti […] Perché i poliziotti sono figli di poveri» non è chiaro. Forse è proprio nell'umanità con cui Recchioni affronta la morte dei poliziotti, padri di famiglia e non servi del potere, a lasciare una piccola speranza per il futuro. Sitografia: http://www.sergiobonelli.it/scheda/37953/Anarchia-nel-Regno-Unito.html http://mondonerd.it/fumetti/fumetti-italiani/dylan-dog-339-anarchia-nel-regno-unito-la-recensione/ https://www.youtube.com/watch?v=qbmWs6Jf5dc Bibliografia: Recchioni, Anarchia nel Regno Unito, Sergio Bolelli Editore Horkheimer , Eclissi della Ragione Dante, De Vulgari Eloquentia Dante, la Divina Commedia Pasolini, Il PCI ai giovani nImmagini tratte da:
- www.sergiobonelli.it - xabacadabra.blogspot.com - www.thecurrent.org
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Febbraio 2023
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