di Cristiana Ceccarelli Questa volta vorrei rendere l’articolo settimanale di letteratura un pò più interattivo, un pò perché ovviamente non sono un’esperta né l’unica che legge, un pò perché per quanto i lettori si possano distinguere per costanza e voracità, nonché rapidità nella lettura, tutti noi abbiamo accolto almeno un libro nella nostra vita; o meglio, sono loro a essere entrati di prepotenza o per destino (chissà) nelle nostre esistenze. Magari questo libro è stato prestato o ci è stato regalato, magari è stato scelto quasi per caso, o ancora, magari non ci è nemmeno piaciuto ma ci abbiamo ripensato più tardi, quando è arrivato l’evento esemplificativo della sua lezione nascosta. Ebbene, qualunque sia la circostanza fortuita o l’impegno obbligato della lettura, questa ci arricchisce togliendoci qualcosa. Ma cosa precisamente? Le nostre barriere, direi. Avete presente quando state leggendo e sentite, all’improvviso, che quell’insieme di piccole lettere nere vi appartiene? O meglio, voi appartenete loro? Senti che un libro è tuo, che ti ha imprigionato, quando ti ha messo a nudo senza porre domande. Non ha chiesto niente, eppure vi siete lasciati scoprire; e quasi vi sentite un po’ violati dalla scoperta che di voi ha fatto. Vi ha scoperti, spogliati di quegli strati che si sedimentano nei giorni. Eppure siete stati voi stessi a mettervi a nudo, inconsapevolmente; spinti dall’istinto di riconoscimento: come quando ci fidiamo di qualcuno che sentiamo a noi simile. Ed è successo come se a spogliarvi fosse stato un vento improvviso, quello delle pagine che girate; siete nudi adesso, vestiti se non delle vostre colpe, che a differenza degli onori rimangono sempre. Credo che i libri abbiamo proprio questo potere: quello di svelarci; soprattutto a noi stessi. Ci rendono capaci, nelle piccole epifanie che ci regalano, di capirci per qualche attimo. E a differenza di quello che si può pensare leggere è un grande atto di condivisione, di quella condivisione universale che solo un libro può contenere, rendendo ciò che abita nella cantina polverosa degli uomini fruibile a coloro che hanno voglia di leggerlo. Perché tutti proviamo le stesse cose solo che non sappiamo o abbiamo paura a esprimerle. E le emozioni che riesce a regalare questa condivisione sono tanto primitive quanto inspiegabili nel rendere una moltitudine di persone così lontane, vicine. E quindi sono curiosa di sapere qual è il libro o il libri che hanno rappresentato per voi questo momento di conoscenza profonda, questa emozione piena, viva. Più banalmente, Qual è il vostro libro preferito?
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Febbraio 2023
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