La poesia metafisica inglese ha in John Donne il suo maggior esponente, ma anche gli esercizi poetici di Andrew Marvell, altrettanto godibili e contraddistinti dall’influenza classica e dalla sua adesione al Puritanesimo.
A differenza di Donne, Marvell era figlio di un pastore anglicano e, durante la Guerra civile, aveva vissuto sul continente e svolto funzioni di precettore (cfr. Hay 1998: 101, Murray 1999: 24-35). Durante l’Interregno, Marvell non mancò di esaltare Cromwell al suo ritorno dalla conquista in Irlanda e salutò, con toni altrettanto entusiasti, la scoperta del Nuovo Mondo, equivalente del Paradiso in terra per una mente puritana.
Marvell non è soltanto il poeta religioso, ma ha esplorato con successo anche il tema del carpe diem nella sua celebre To His Coy Mistress (ca. 1649-1660). Il testo lamenta l’ipocrisia della società, che impedisce all’Io poetante di poter godere appieno della sua storia d’amore con la propria amante. L’argomentazione retorica è svolta secondo i canoni dello stile metafisico: nella prima strofa, l’Io ambienta la sua vicenda amorosa tra il fiume Humber (che scorre nelle aree in cui crebbe Marvell) e il Gange (il fiume indiano), a indicare che l’amore dei due amanti non conosce confini. Tuttavia, la svolta del testo è nella seconda strofa: Thy beauty shall no more be found, Nor, in thy marble vault, shall sound my echoing song; Then worms shall try thy long preserved virginity […]And into ashes my lust Donniani sono i versi marvelliani: l’amante invita l’amata a cedere alle sue lusinghe, altrimenti la sua verginità a lungo custodita sarà buona soltanto per i vermi.
Il tono oraziano ed edonistico di To His Coy Mistress lascia spazio alla cupezza della vicenda narrata in The Picture of Little T.C. in a Prospect of Flowers. Se in precedenza era stato esaltata la ricerca del piacere contro un’etica sociale cieca e ipocrita, adesso è la paura il sentimento dominante: la piccola Theophila Cornwall (che Marvell vede in un ritratto) sa che, quando crescerà, sarà sedotta e perderà la sua verginità. Ma, finché è una bambina, l’autore invita a non raccogliere le gemme delle rose (a non godere dei piaceri). Il locus amoenus, il giardino in cui Theophila si muove, ricorda tanto il Giardino dell’Eden e il Peccato Originale (cfr. Donno 2005).
La poesia metafisica è stata resa grande ed eterna da Donne, ma l’ambivalenza di Andrew Marvell è senz’altro da tenere in considerazione.
Bibliografia:
- Donno, E (ed. by)(2005) Andrew Marvell: The Complete Poems, edited by Elizabeth Donno: London, Penguin. - Hay, Robert, R (1998) An Andrew Marvell Companion: London, Routledge. - Murray, N (1999) World Enough and Time: the Life of Andrew Marvell: New York, Little, Brown and Company. Immagini tratte da: - Andrew Marvell, Public Domain, Wikipedia inglese, voce Andrew Marvell. - https://professorshanewilson.wikispaces.com/To+His+Coy+Mistress
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Febbraio 2023
Categorie |