di Lorenzo Vanni All’interno del Palazzo dei Congressi si tiene dal 7 al 10 novembre il Pisa Book Festival, evento che come ogni anno richiama numerose case editrici indipendenti; ognuna di queste dispone di uno stand su cui esporre le proprie pubblicazioni più recenti con l’obiettivo di farsi conoscere il più possibile tra un pubblico amante della lettura e alla ricerca di quella voce, magari esordiente, che può farli innamorare. Il Festival si è aperto giovedì 7 con il taglio del nastro e a seguire il discorso inaugurale di Marco Malvaldi, una riflessione sulla necessità della scrittura per un autore, quale visione del mondo si cerca di esprimere per mezzo della parola scritta. Malvaldi segue quindi un percorso radicato nell’esperienza personale per dare una propria definizione di che cosa sia la scrittura, e quindi la letteratura. Ancora durante il primo giorno di Festival è stato tentato un esperimento di talent per aspiranti scrittori dal titolo “Incipit offresi”: ogni scrittore esordiente che vuole proporre il proprio manoscritto può leggere o spiegare il proprio incipit presentandolo a una casa editrice di propria scelta che valuterà se leggere anche il resto del romanzo oppure scartarlo. Un’ottima occasione per gli scrittori esordienti che hanno un riscontro immediato delle loro capacità. Venerdì 8 si è tenuta, tra le numerose attività di estremo interesse proposte, una Master Class di scrittura creativa intitolata “Il mestiere di scrivere: la lezione dei classici” con Sebastiano Mondadori. Che cosa hanno da insegnarci i classici oggi? Tutto, si potrebbe rispondere. Il consiglio che viene sempre dato agli scrittori è di leggere di tutto e non c’è niente di più sbagliato: per scrivere bene si devono leggere i migliori e quindi tornare ai classici, imparare da essi e attualizzarli. Tra gli eventi di nota di sabato 9 va segnalata la presentazione dell’ultimo romanzo di Catherine Dunne, “Come cade la luce”. L’autrice britannica è stata ospite del Pisa Book Festival alle 11 del sabato in Arena Pacinotti. Più tardi, alle 12, si è tenuto un laboratorio traduttivo con Valeria Tocco dell’Università di Pisa in associazione con il suo saggio sugli errori traduttivi più comuni dal titolo “Come ta mazzuu una traduzione. Gli errori traduttivi da evitare”. Inoltre nel primo pomeriggio Vanni Santoni ha dialogato con Sandro Veronesi (vincitore del Premio Strega 2005) a partire dal romanzo “Il Colibrì” pubblicato da Santoni e sua ultima fatica. Tra gli eventi di domenica 10 segnaliamo la celebrazione della ricorrenza dei trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e dell’importanza che questa ha avuto per un paese come la Romania, in cui questo significa la fine della dittatura. Gli intellettuali Radu Pavel Gheo, Eugen Uricaru e Claudiu Florian riflettono su quante sono le cose cambiate da allora e come la cultura romena si è aperta al mondo. Come ogni anno il Pisa Book Festival si dimostra un’occasione ideale per conoscere nuove realtà editoriali e venire a contatto con numerosi intellettuali più e meno noti. Per il semplice appassionato è il momento perfetto per darsi allo shopping letterario sfrenato, per chi ambisce a scrivere romanzi l’occasione giusta per darsi un’occhiata in giro e vedere fisicamente quale sarà uno dei suoi prossimi editori. Perché con tutta probabilità è da una delle case editrici presenti al Book Festival che sarà pubblicato, grazie alla loro costante attività di scouting e attenzione verso le nuove proposte. Al prossimo anno per un nuovo Pisa Book Festival! Immagini tratte da: Foto dell’autore dell’articolo. https://www.toscanaeventinews.it/pisa-book-festival-2019-apertura-il-7-novembre-con-una-lectio-di-marco-malvaldi-quattro-giorni-al-posto-di-tre-per-lappuntamento-dautunno-con-i-libri-leuropa-ospite-donore/
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Maggio 2023
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