Rinchiuso in una cella, di fronte al suo acerrimo nemico - l'ispettore Ginko - Diabolik, consapevole di essere di fronte alla propria fine, decide di svelare il suo passato. Inizia così il racconto del celebre ladro, orfano dopo un naufragio, tratto in salvo e allevato su un'isola governata dal boss della malavita King.
«Il mio arrivo sull'isola e i miei primi anni lì mi sono stati raccontati: ero troppo piccolo per averne conservato un ricordo, e non so se mi abbiano detto la verità o mi abbiamo mentito.» In questo vero e proprio prequel, che permetterà all'eroe di saperne di più sulla figura forte e controversa di King, Diabolik ricorda come il boss della malavita fosse circondato da un gruppo di uomini spietati che non esitavano a uccidere chiunque ostacolasse il loro cammino: «non hanno mai esitato a uccidere qualcuno, ma allora perché risparmiarmi?», e di quanto quello strano mondo fosse fittizio. Ognuno, infatti, aveva nell'isola uno specifico ruolo: il dottor Lopez faceva plastiche facciali alle persone che avevano bisogno di cambiare volto; l'ingegner Suanda progettava nuovi motori di automobili per pianificare al meglio eventuali fughe; il professor Wolf preparava una nuova lavorazione della plastica; altri si occupavano del taglio delle pietre preziose; altri ancora del trasporto di oro, pietre preziose, droga, valuta, armi e quadri. Degli anni della sua adolescenza non sappiamo molto: il giovane naufrago crebbe nell'isola dimostrando un’intelligenza fuori dal comune, lavorando come chimico e orefice presso l'isola di King. Nessuno degli abitanti dell'isola si sarebbe mai aspettato che un giorno quel giovane ragazzo venuto dal mare potesse essere in grado di realizzare un composto simile alla pelle umana con cui poter fare delle maschere così perfette da potersi sostituire con uomini della sua altezza e corporatura. Una minaccia, questa, che non passò inosservata a King, il quale, compresa la vera natura degli studi del giovane ragazzo – che nutriva un odio profondo per gli uomini che lo hanno cresciuto e formato: «nessuno degli uomini si occupò di me in particolare. Vivevo ora in una casa, ora in un'altra, fra l'indifferenza di tutti» – lo interroga per avere delucidazioni sull'esperimento.
King, compresa l'importanza dei suoi studi, decide non solo di lasciar proseguire al giovane ragazzo i suoi studi senza badare a spese, ma prova a convincerlo a realizzare per lui delle maschere perfette in cambio della nomina a vice capo e a immense ricchezze che nascondeva in una camera blindata sotterranea. Una sera il giovane naufrago, passeggiando per le oscure sale di King, vede una misteriosa pantera imbalsamata che il boss aveva ucciso dopo una estenuante battuta di caccia, di fronte alla richiesta di aiuto degli abitanti dell'isola. Simile alle Tigri di Mompracem (la pantera nera mangiatrice di uomini uccisa dal grande cacciatore bianco), la pantera rappresenta la rinascita del giovane naufrago (decide di chiamarsi Diabolik, proprio come la pantera, assumendo un nome e quindi un’identità più definita).
«Mi sentivo simile alla pantera: un animale solitario senza nessuno con cui potersi confrontare e confidare, nessuno che avesse la mia indole e la mia logica […]. Non dimenticherò mai l'ultimo colloquio con King, avvenuto poco tempo dopo che ero andato a cercare la pantera: era interessato solo ai risultati delle mie ricerche sulle maschere e stava cercando di blandirmi una trappola. Mi ha proposto di essere il suo successore, mi ha svelato i suoi segreti e mi ha mostrato il suo orgoglio: la pantera, quella pantera […] era la stessa pantera che ero riuscito ad incontrare, e che ora vedevo imbalsamata dinanzi a me».
Solo in questo momento il giovane naufrago finge di accettare l'offerta del suo capo, di svelargli i segreti della chimica e di tale perfezione nella riproduzione delle maschere, consapevole che questi lo avrebbe ucciso una volta venuto in possesso dei risultati degli esperimenti: «quando ho capito che voleva uccidermi, perché lui, il grande uomo, aveva paura di me, l'idea di usare il nome della sua feroce nemica mi ha colpito come una folgore: avrei preso il posto della pantera nera. In un certo senso era un modo per vendicarla». Preparata una maschera con le sembianze del boss, lo uccide cogliendolo di sorpresa, dinanzi alla pantera nera imbalsamata - tant'è che l'uomo morente lo scambia per la tremenda belva -. Dopo aver svuotato la camera blindata di King, Diabolik scappa dall'isola per incominciare la sua carriera di ladro "solo contro tutto e contro tutti”.
Immagini tratte da:
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Febbraio 2023
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