di Eva Dei Protagonista fisico del paesaggio, metafora dell’animo umano o di una condizione esistenziale, le onde del mare hanno lambito numerose volte le pagine di un libro, tanto da diventare ormai un vero e proprio topos letterario. Il mare ha spalancato mondi ricchi di avventure, popolati da pirati e mercanti, altri più fantastici, dove sirene e mostri marini hanno trovato la loro casa. Si è trasformato in specchio dell’interiorità, in immagine di libertà, ma anche di pericolo. Senza soffermarci troppo sulle numerose connotazioni che può assumere proviamo a collegare insieme vari testi, usandoli come una sorta di fil rouge. Per iniziare non possiamo parlare di mare senza citare quello che forse è stato il primo grande viaggio in mare della letteratura: l’Odissea di Omero; ma il poema epico apre soltanto le porte a numerosi testi successivi che oggi consideriamo dei veri e propri classici della letteratura. Come non pensare ai grandi romanzi di avventura: L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne e Moby Dick di Herman Melville, solo per nominarne alcuni. Un altro testo spesso citato quando ci si riferisce a questo tema è anche Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway. Ma anche la letteratura contemporanea ha reso il mare protagonista e metafora dei suoi romanzi; in alcuni nostri precedenti articoli vi abbiamo già parlato di Il mare, romanzo con il quale John Banville si è aggiudicato il Booker Prize nel 2005. Ma anche in Italia ci sono alcuni romanzi “di riferimento”, ormai conosciuti e apprezzati da molti lettori: Oceano mare di Alessandro Baricco, e almeno tre romanzi (se non quasi tutta la produzione) di Fabio Genovesi: Esche vive, Chi manda le onde e Il mare dove non si tocca. Ecco però alcuni libri forse meno conosciuti e forse meno pubblicizzati, ma sicuramente di piacevole lettura, che vi faranno cullare dalle onde.
Björn Larsson, Iperborea. Citiamo solo il nome di questo autore svedese, perché gran parte della sua produzione comprende il mare. Con La vera storia del pirata Long John Silver solchiamo i mari in cerca di avventura: incontriamo di nuovo il celebre personaggio di Stevenson pronto a raccontarci tutti i segreti della pirateria. In Raccontare il mare, invece, ci troviamo di fronte a un’opera completamente diversa: l’autore ci parla del suo luogo dell’anima attraverso i grandi classici della letteratura di mare. Si crea così un confronto tra scrittori e personaggi, tra la dote di navigare e quella di raccontare. Infine, tra i romanzi veri e propri non dimentichiamo Il cerchio celtico e Il porto dei destini incrociati. Jón Kalman Stefánsson, Iperborea. Per questo autore islandese vale lo stesso discorso fatto in precedenza: forse tra i migliori autori del suo Paese, in ogni suo libro si avverte fortissimo il suo legame con l’isola e inevitabilmente l’influenza del mare che la circonda. Che scegliate la trilogia del “ragazzo” che si apre con Paradiso e inferno (a seguire La tristezza degli angeli e Il cuore dell’uomo) o la saga familiare composta da I pesci non hanno le gambe e Grande come l’universo, in ogni caso ritroverete l’implacabilità e l’asprezza del mare del nord. Immagini tratte da: I disegni inseriti in questo articolo sono stati espressamente realizzati da Elisa Grilli, per visionare altre sue opere visitate: https://elisagrillidc.wixsite.com/drawing2dream oppure https://www.facebook.com/elisagrillidicortona/ . https://www.edizionieo.it/book/9788866327363/isole-minori http://iperborea.com/titolo/457/ http://iperborea.com/titolo/75/ http://iperborea.com/titolo/415/ http://iperborea.com/titolo/248/ http://iperborea.com/titolo/423/ Potrebbe interessarti anche:
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Febbraio 2023
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