Il paradigma epistemico tradizionale associa al Medioevo l’immagine di un’epoca retriva, oscura e barbara, egemonizzata dalla Chiesa cattolica apostolica romana e priva delle più essenziali libertà (D’Arcens 2016, Matthews 2015). Mi sento di non sottoscrivere il topos tradizionale in quanto il caso dell’Inghilterra anglosassone contraddice questo assunto: fucina multiculturale interessantissima a causa della coesistenza (più o meno pacifica) di Inglesi e Scandinavi. Tra i secc. 9° e 11° furono redatti quattro codici letterari, convenzionalmente noti come Exeter Book (dal nome della città che lo accoglie e recentemente divenuto patrimonio UNESCO), il Vercelli Book , il Nowell Codex (dal nome di Laurence Nowell, editor del testo) e il Junius Codex (dal nome dell’umanista nederlandese Franciscus Junius) (Battaglia 2014) Se i codici Vercelli e Junius contengono esercizi di traduzione religiosa, più variegati ed eclettici sono le materie trattate nei codici Exeter e Nowell. Il primo non ha una vera e propria unità tematica: dalla poesia religiosa tratta dall’Antico e dal Nuovo Testamento si passa alle cosiddette “elegie” o “liriche” anglosassoni, tra tutte Dēor, che mette al centro della vicenda testuale un poeta di corte licenziato in favore di un collega più giovane (quanto di più attuale…) e che confronta il suo caso sfortunato con altre vicende simili del passato mitico germanico che si sono concluse con esito favorevole. La particolarità di questo componimento è il fatto che esso contenga il primo ritornello della Letteratura inglese, thæs oferēode, thisses swā mæg (“questo è passato, possa anche questo [passare]). L’altra peculiarità del Codice Exeter sono gli enigmi: una novantina di componimento di vario argomento, tra cui spiccano quelli di matrice erotico-sessuale (altro che secoli bui!), dove la presenza di un lessico ambiguo o comunque erotizzante rendono estremamente divertente la lettura di questo testo ritrovato dal vescovo di Exeter nel sec. 11° (Murphy 2011) Il Codice Nowell accoglie una delle opere più celebri della Letteratura anglosassone, Bēowulf. Impossibile, nonostante una recente riconsiderazione dei limiti cronologici da Neidorf 2016, stabilirne l’esatta redazione, è comunque possibile affermare che il tema sia la lotta tra il bene e il male, rappresentati dal prode Bēowulf e dai due mostri, Grendel, definito dall’anonimo poeta “discendente di Caino”, e il drago, che avrà ragione del protagonista nelle ultime pagine. A mio parere è evidente che la produzione letteraria antico inglese si collochi al di là di un Medioevo stereotipato e oscuro, ma svisceri invece tematiche alquanto moderne in modo originale, come la sofferenza personale e la sessualità.
Bibliografia: Battaglia, M (2014) Medioevo Volgare Germanico: Pisa, Pisa University Press. D’Arcens, L (2016) A Cambridge Companion to Medievalism: Cambridge, Cambridge University Press. Matthews, D (2015) Medievalism: A Critical History: Woodbridge, Boydell and Brewer. Murphy, PJ (2011) Unriddling the Exeter Book: Philadelphia, The University of Pennsylvania Press. Neidorf, L (2016) (ed. by) The Dating of Bēowulf: A Reassessment: Woodbridge, Boydell and Brewer. Immagini tratte da: Bēowulf, Pubblico Dominio, Wikipedia inglese, voce “Bēowulf”. https://poemshape.wordpress.com/tag/anglo-saxon-riddle-poems/
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Maggio 2023
Categorie |