di Lorenzo Vanni C’è un filo invisibile che lega tutti i lettori a tutte le latitudini ed è costituito dalla consapevolezza di fare parte di una comunità che condivide valori di umanità, comprensione e tolleranza. Approcciandosi ai libri per la prima volta superiamo la diffidenza verso l’altro e attraverso l’altro facciamo esperienza del mondo per scoprire che esso vive al di fuori noi , che è bello e forse merita di essere salvato. Chi legge si rende conto di essere parte dell’umanità e nel suo piccolo sa di poter cambiare le cose, andare controcorrente perché i libri aprono mondi e permettono di immaginare un mondo diverso rispetto a quello che ci circonda. È anche per questo che il romanzo di Janet Skeslien Charles edito da Garzanti e intitolato La Biblioteca di Parigi merita di essere letto: raccontando una storia vera ambientata negli anni della Seconda Guerra Mondiale in Francia durante l’occupazione nazista, ribadisce ancora come i libri abbiano la capacità di tenere unite le persone al di là delle differenze, di quanto sappiano contenere i sogni e le speranze dei lettori che vi si rispecchiano. L’autrice, bibliotecaria dell’American Library di Parigi, di cui ricostruisce la storia, ha studiato in profondità i documenti storici per restituire a noi lettori l’importanza dell’ALP e la scelta coraggiosa di rimanere aperti durante l’occupazione da parte dei nazisti. La storia vede protagonista Odile, una ragazza francese che nel 1939 desidera avere un lavoro con cui mantenersi contrariamente alle ragazze della sua età e sceglie di diventare una bibliotecaria all’American Library, mentre il fratello Remy è impegnato politicamente e sceglierà di arruolarsi in guerra in parte anche per compiacere il padre. Quest’ultimo fa il possibile per scegliere un buon partito per la figlia, ma invano perché tutti vengono rifiutati da Odile; finché non si presenta Paul di cui Odile si innamorerà. Dopo un periodo inizialmente felice all’ALP, scoppia la guerra e il mondo di Odile cambierà drasticamente in modi che neanche immagina. La seconda parte del romanzo è ambientata nel 1984 dove Odile è una signora di mezza età, presumibilmente intorno ai sessant’anni, che vive nel Montana dove si è rifugiata con il marito dopo la guerra. Qui vive isolata da tutti nella città di Froid finché un giorno una ragazzina, Lily, da poco orfana di madre, decide di scrivere una relazione per la scuola su di lei e la sua storia misteriosa sconosciuta a tutti. Da qui inizia il racconto che leggiamo. La parte di Odile ambientata tra il 1939 e il 1944 si basa su documenti storici relativi all’ALP e i personaggi che gravitano tutto intorno sono realmente esistiti tranne alcune eccezioni che riporta l’autrice nella nota finale. Un romanzo da leggere per immergerci nella storia e riscoprire ancora una volta l’importanza della lettura e dei libri. Immagini tratte da: - Immagine 1 da Https://www.ibs.it/biblioteca-di-parigi-libro-janet-skeslien-charles/e/9788811812142 - Immagine 2 da https://www.illibraio.it/autori/janet-skeslien-charles/
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Febbraio 2023
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