Di questi tempi, il clima è un tema al centro del dibattito pubblico. Si evidenzia spesso come nel corso degli anni ci sia stato un progressivo incremento nella quantità di emissioni, fenomeno legato allo sviluppo di un capitalismo globale di cui solo oggi possiamo valutare a pieno gli effetti. La politica sta prendendo provvedimenti al riguardo, trattando il problema come una vera e propria emergenza; dall’altro lato, però, quello della letteratura, tutto tace.
Tutto, se escludiamo ovviamente il saggio pubblicato nel 2016 da Amitav Ghosh e uscito in Italia per i tipi di Neri Pozza l’anno successivo. L’autore indiano, che ha all’attivo molti romanzi tra cui la Trilogia della Ibis (2008-2015), affronta il tema del cambiamento climatico in un libro intitolato La Grande Cecità mettendo in luce le responsabilità che ha la letteratura di fronte a questo nuovo scenario. La sua riflessione consiste nel notare che il tema del clima viene respinto dal dibattito degli intellettuali, forse perché non ha abbastanza attrattiva ai loro occhi, con il risultato che una parte rilevante della società di oggi viene messa da parte.
Quel che nota Ghosh è che, con l’evoluzione del capitalismo e l’emergere di paesi che fino a poco tempo fa venivano considerati minori da un punto di vista economico (o non rilevanti per l’Occidente), si è verificato uno sconvolgimento nel clima tale da alterare l’equilibrio dell’ecosistema provocando così l’intensificarsi di fenomeni naturali come maremoti e uragani. È come se con il risveglio della Natura si sia presentato un nuovo personaggio sulla scena pubblica, con la caratteristica dell’ineffabilità. Ghosh afferma che è proprio questo ruolo di protagonista rivestito dalla Natura, unito al mistero che avvolge la sua imprevedibilità, a mettere l’uomo di fronte all’apparente casualità delle disgrazie umane. Sapere che un qualunque fenomeno naturale può colpire in ogni momento senza preavviso espone l’uomo a una sfera di irrazionalità che pensava di aver tenuto sotto controllo per secoli a partire dall’Illuminismo.
Il romanzo, secondo l’autore, dovrebbe avere il coraggio di affrontare questa ineffabilità e cercare, se non di definirla, almeno rappresentarla con l’effetto di spostare il baricentro della narrazione dall’aspetto strettamente capitalistico a quello più umano in senso stretto. La tesi sostenuta dall’autore afferma che, nel corso delle sue narrazioni, lo scrittore occidentale ha sempre veicolato un’idea del mondo che in qualche modo ha sempre favorito il sistema economico capitalista, inserendo elementi all’interno delle opere che rimandano a quel tipo di economia e di relativo sistema culturale. Affrontare il tema del cambiamento climatico in questa prospettiva implica affrontare apertamente il tema dell’incomunicabilità dell’abisso in cui è precipitata ogni vita; implica anche mettere la vita umana tra parentesi e osservare il piano più grande.
Queste le linee principali del pensiero di Ghosh, considerato tra i maggiori scrittori indiani. È questo uno dei primi tentativi di sistematizzazione di una filosofia biologica che attualmente ha pochi seguaci; gli unici studiosi che sembrano interessarsene sono i sociologi (in minima parte) e i climatologi (ovviamente). Questa opera è fondamentale, un punto di partenza che non si potrà non prendere in considerazione per chi vorrà fare letteratura o filosofia nei prossimi anni. Immagini tratte da: http://www.meteoweb.eu/2012/05/come-si-genera-uno-tsunami/136071/ https://www.ibs.it/grande-cecita-cambiamento-climatico-impensabile-libro-generic-contributors/e/9788854513372
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Febbraio 2023
Categorie |