di Lorenzo Vanni ![]() Se c'è un sentimento che in questi anni avvertiamo tutti fortissimo è quello della nostalgia per gli anni '80. Era iniziato negli Anni Zero e si è protratto anche in questo decennio che ha visto riscoperte in ogni ambito: dal cinema alla musica, alla letteratura. È proprio su quest'ultima che vogliamo concentrarci, con un romanzo attualmente fuori catalogo ma che merita una decisa riscoperta perché inquadra il decennio dell'edonismo come in pochi hanno fatto di recente. Il romanzo si intitola La Linea della Bellezza e il suo autore è Alan Hollinghurst, pubblicato da Mondadori nel 2004. Hollinghurst non compare dal nulla, ma fino a quel momento non aveva fatto che accumulare premi con i suoi romanzi precedenti e la vittoria al Booker Prize sembra la degna coronazione di una carriera di successi. Questo è il romanzo che rappresenta la piena maturità artistica di uno scrittore che è il miglior rappresentante di quella che una volta veniva chiamata “letteratura borghese”, ossia opere in cui si scavava l'umano attraverso situazioni di convivialità e dove si univano in perfetta armonia pettegolezzi e cultura “alta”, ma in ogni caso dando sempre un'impressione di elitismo. Anche per questo è un romanzo complesso, con una trama lineare assente e concentrata quasi interamente sulle dinamiche messe in atto dai personaggi. La trama si può riassumere brevemente: Nick Guest è ospite fisso del suo amico dell'università, Toby Fedden, la cui famiglia è a stretto contatto con membri del Parlamento inglese dal momento che il padre, Gerald, è Ministro dell'Interno a stretto contatto con il Primo Ministro, Margaret Thatcher. Nick è omosessuale e nel corso del romanzo avrà due relazioni importanti: la prima con Leo, che incontriamo nella prima parte del libro, con cui scoprirà la sessualità per la prima volta; la seconda con Wani, in realtà bisessuale: la loro è una relazione clandestina da tenere nascosta alla ragazza che Wani dovrebbe sposare.
Queste le linee principali che segue il romanzo e che diventa così l'occasione, data dall'omosessualità del protagonista e dello stesso autore, per indagare sui rapporti tra il potere e la sessualità. I personaggi che circondano la famiglia Fedden sono alla ricerca del potere e del prestigio sociale in modo disperato tanto quanto Nick è alla ricerca della bellezza, elemento su cui verrà fatta ironia da parte dei genitori di Wani che lo definiscono un esteta. Il titolo del libro viene da un concetto artistico espresso dal critico d'arte settecentesco William Hogarth in un suo volume del 1753, The Analysis of Beauty. Hogarth individua nell'ogee l'ideale assoluto di bellezza artistica in cui vengono riassunti i principi cardine che il critico riteneva fondamentali in un'opera d'arte visuale. L'ogee è chiamata anche linea della bellezza e con la sua forma sinusoidale costituisce il modello per ogni opera d'arte; ogee sarà anche il nome che prenderà la rivista d'arte che vorrebbero fondare Wani e Nick. È stato inoltre notato che la figura di Margaret Thatcher viene evocata spesso nel testo per poi comparire alla fine alla serata organizzata appositamente per lei a casa Fedden; questo ha portato molti, a ragione, ad associare la Thatcher letteraria al Kurtz di Cuore di Tenebra. Il suo nome ricorre costantemente nel romanzo e di volta in volta i personaggi che la menzionano non possono fare a meno di prendere una posizione del tutto a favore o del tutto contraria al suo modo di condurre la politica. Quando comparirà nel finale, l'immagine che verrà data di lei dovrà essere confrontata con le aspettative ambivalenti create dall'autore nel corso della narrazione. Foto tratte da: https://www.esquire.com/uk/culture/news/a17873/alan-hollinghurst-on-the-books-the-shaped-his-life/ https://www.amazon.it/linea-della-bellezza-Alan-Hollinghurst/dp/8804590297
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Febbraio 2023
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