di Lorenzo Vannucci Questo matrimonio si ha da fare! Così Alessandro Manzoni avrebbe accolto il matrimonio tra Tiziano Sclavi e Dario Argento, maestri nell'esorcizzare la paura nelle loro storie. Entrambi morbosamente attratti dal mistero, entrambi destabilizzati da quell'incertezza, caratteristica della natura umana, che ci spinge a indagare sull'essenza delle cose. Profondo Nero, a dire la verità, si discosta dalle tradizionali storie di Sclavi affrontando, nel personaggio di Beatrix, il tema del bondage, della dominazione, del sadismo e del masochismo. Evidenti i richiami alla trilogia Cinquanta Sfumature di Grigio, nonostante la scelta del “maestro dell'orrore” di dare una visione distaccata della violenza, focalizzandosi maggiormente sul volto sconvolto di Beatrix piuttosto che sui segni evidenti di un corpo lacerato dalle ferite. Fa eccezione la scena in cui Dylan, dopo aver visto il ritratto della giovane donna in una galleria d'arte, sogna di dominarla fino a raggiungere il massimo piacere. Evidente il richiamo a Tenebre – il guanto nero che impugna il coltello, commettendo omicidio - e a Profondo Rosso, scena al centro dell'albo in cui Charity, coinquilina di Beatrix, nell'ambientazione e nella ricerca dei dettagli ricorda il capolavoro del maestro dell'orrore. La femminilità, nelle opere di Dario Argento, è oppressa e aggressiva, in un clima di assoluta violenza. Visibile in Suspiria, Inferno e La terza madre, questa visione della donna vittima e carnefice si ritrova anche nell'universo di Recchioni, basti pensare a Mater Morbi e Mater Dolorosa che propongono i due estremi della donna tanto amata e ricercata da Dylan, femme fatale con addosso i segni della sofferenza. Il nome della protagonista, Beatrix, non è casuale. La donna proposta da Dario Argento non è più la donna angelo dantesca, ma un angelo caduto, incapace di spiccare il folle volo che le consentirebbe di uscire da quel tunnel senza fine in cui è precipitata. «Il dolore è piacere», recita Lais, vero nome di Beatrix, riprendendo una delle schiave più famose della mitologia greca, Laide da Corinto, divenuta la prostituta più famosa e cara di tutta la Grecia scomparsa in circostanze misteriose proprio per mano di un misterioso Mr. Grey. Una visione, un sogno, poi il nulla. Beatrix scompare nel nulla, di lei si perdono le tracce. A Dylan rimane un criptex, un marchingegno ripreso dal Codice da Vinci che porta l'eroe di Craven Road, nel suo tentativo di risalire alla vera identità della donna, a scendere negli angoli più remoti e corrotti dell'Inferno londinese. Una discesa, quella di Dylan, che rischia di diventare letale, in quanto colei che è schiava per scelta finisce per essere inconsapevole dominatrice delle passioni di Dylan. Immagini tratte da: www.bolellieditore.it
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Febbraio 2023
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