di Lorenzo Vanni Il rapporto tra i vivi e i morti nutre buona parte della cultura occidentale ed è inevitabile che in qualche modo gli studiosi riflettano al riguardo. È quanto fanno Franco Cardini, medievista di fama, e Gloria Larini, docente di latino e greco al Liceo Fermi di Cecina nonché ricercatrice in Studi di Antichità, Medioevo e Rinascimento. Il volume curato dai due studiosi, Lo Spettro e la Verità. Fantasmi, apparizioni, profezie dalla Bibbia al Decameron, è composto di sei interventi presentati durante un seminario tenutosi a Firenze, avente come tema portante proprio quello dei fantasmi e del rapporto con l'Aldilà. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il volume non menziona Shakespeare né la letteratura moderna e contemporanea, si concentra invece su un'analisi in gran parte filologica di testi della classicità greca con una incursione nel Decameron boccaccesco e il Medioevo. ![]() L'obiettivo di questo studio è dunque una ricerca delle origini dell'idea di fantasma che forma la tradizione occidentale legata al tema. L'idea dominante che accomuna i diversi esempi forniti nel libro è quella che lega il fantasma all'esistenza di un'anima e di conseguenza, da questo punto di vista, affrontare il tema dello spettro significa anche e soprattutto indagare i rapporti che legano il terreno e il metafisico. Facendo riferimento alla mistica ebraica, come accade nel primo saggio, va tenuto in considerazione che la comunicazione con i morti è costantemente presente nella cultura occidentale a partire dalla Bibbia, dall'episodio di Samuele e Saul, in cui un veggente si pone come mediatore tra i due mondi e questo, specie in ambito esegetico, porta a porsi dei quesiti sulla veridicità del fatto. A partire dal Medioevo si è assistito a un tentativo di razionalizzazione del tema che ha eliminato in parte la componente metafisica presente. Non per questo è andata diminuendo la necessità di stabilire un contatto con i morti, infatti in area persiana era diffuso il culto dei magi, veri e propri evocatori di demoni, geni e altre creature a cui si legava, però, un'istanza etica: sarebbe stato possibile evocare creature positive soltanto se il proprio animo fosse stato pervaso bene. L'analisi del ruolo dei fantasmi nel mondo classico è condotta basandosi sull'opera di Eschilo, ulteriormente approfondita nel terzo saggio. Quello che colpisce di più è che, sebbene nelle intenzioni degli autori i saggi che compongono il volume dovrebbero avere un taglio antropologico, vi è un’urgenza tutta filologica, soprattutto nei capitoli dedicati a Eschilo e a Euripide, di ricostruzione storica del fantasma per osservare il modo in cui quello stesso concetto viene declinato nel mondo greco. Stando all'introduzione il volume vuole porsi come opera aperta, come una sorta di work in progress a cui è possibile aggiungere ulteriori elementi di analisi. Questa diventa una necessità perché, pur senza voler negare l'importanza del mondo classico nell'elaborazione del tema generale dell'Aldilà, è dal mondo moderno che è nata la cultura di oggi su questo argomento, dai grandi maghi rinascimentali, per non parlare del mito di Faust. Cardini e Larini presentano quindi un testo che può fare da introduzione a chiunque voglia affrontare e approfondire lo studio di questa branca del sapere. Franco Cardini e Gloria Larini presenteranno "Lo Spettro e la Verità" Lunedì 7 maggio alle 17.30 al Castello di Piombino Immagini tratte da: https://www.ibs.it/spettro-verita-fantasmi-apparizioni-profezie-libro-vari/e/9788862928656 http://www.minimaetmoralia.it/wp/conversazione-con-franco-cardini-europa-e-islam-il-malinteso-continua/ http://www.umbrialeft.it/editoriali/storie-fantasmi-nell%E2%80%99antichit%C3%A0-greca-e-romana
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Febbraio 2023
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