2/12/2017 Lo sportellista senza alcuna aspirazione, dunque, come un novello “Bartleby lo scrivano”Read NowDa dicembre in libreria il nuovo libro “Guido e il bandolo della matassa - storie di un postino” dello scrittore romano Romolo Giacani. Dalla direzione generale dell’Eur all’altra parte del mondo, in Argentina. È questo quello che succede in un batter di ciglia al goffo Guido Civitani, impiegato oblomoviano delle Poste – comodo, ma non indolente, seducente ma poco fantasma. Il libro verrà presentato per la prima volta al pubblico, a Roma, presso l'Hotel Domus Romana in Via delle quattro Fontane, domenica 3 dicembre alle ore 17.00.
In copertina, invece, l’illustrazione originale della giovanissima Nadia Sgaramella. Il libro verrà presentato per la prima volta al pubblico, a Roma, presso l'Hotel Domus Romana in Via delle quattro Fontane, domenica 3 dicembre alle ore 17.00. A tessere la storia, nel vero senso della parola, visti i continui rimandi a quel filo che lega due diverse vicende tra loro distanti nel tempo e nello spazio, è Giacani, un noto professionista romano dirigente delle Poste Italiane, che - dopo una breve pausa - ritorna nel panorama editoriale con un racconto insolito, poco autobiografico (in realtà i due hanno in comune soltanto la professione), e molto ironico, schiacciando l’occhio al noto “Bartleby lo scrivano”: fosse per Guido, risponderebbe sempre con un semplice “preferirei di no”. Ed era questo, un po’, quello che amava pronunciare l’autore durante gli anni universitari (Giacani è laureato in Filosofia e si occupa da anni di Comunicazione e Relazioni Esterne, prima in Telecom Italia poi in Poste Italiane). Adesso, invece, se dovesse descrivere la sua vita in un libro, gli piacerebbe che la fine somigliasse a una commedia di Wodehouse e se dovesse colorarla, sicuramente la farebbe tutta biancoceleste. Se potesse, invece, mettere una musica di sottofondo, probabilmente sceglierebbe i Genesis. Che tipo di personaggio nasce da una penna così particolare e sui generis? Guido è uno sportellista senza alcuna aspirazione, è pago di quanto ha raggiunto, non desidera un guadagno più alto, un avanzamento di carriera o, peggio, un’avventura imprevista. La sua tranquilla vita di postino, o meglio, sportellista innamorato dei suoi clienti, sta per cambiare. Su di lui incombe infatti un trasferimento: a imporgli i cambiamenti sono sempre le donne: il suo “Boss”, Patrizia Letizi, e l’inquieta sorella Claudia, soprattutto. Lui, d’altra parte, è fatto così, di fronte a una richiesta femminile, cede perché è nella sua natura farlo. Eppure il destino, capace di annodare le matasse delle vite altrui, ha in serbo tutto ciò che lo sportellista ha sempre scrupolosamente evitato….
«Sulla figura del “postino”, le arti ci tramandano molti riferimenti, pensiamo all’amico barbuto di Van Gogh o all’ancora più famoso film di Michael Radford con la grande interpretazione di Massimo Troisi – dichiara l’editore Salvo Bonfirraro – se ci fermiamo a riflettere, infatti, si tratta di una figura eroica, estremamente interessante, è il messaggero che annulla le distanze, è il tramite che lega gli opposti. Il nostro postino si colora di sfumature letterarie e contemporaneamente risulta gradevolissimo per le sue infinite gag che lo portano a somigliare a un personaggio della commedia all’italiana. Pubblicare un testo di così alto spessore non può che essere stato un onore».
Un prodotto editoriale che lascerà tutti i lettori con il fiato sospeso, pronti a chiedere subito un sequel della storia… E a voi? Cosa succederebbe nella vostra vita grigia se, ad un certo punto, riceveste una lettera giunta da lontano? A chi confidereste il segreto indicibile che avete appena appreso?
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