Pantera e Aixi due figure di donne forti raccontate con la maestria della penna di Benni.
"Quanti anni aveva?
Venti o trenta, non importa si è regine a qualsiasi età."
Qualcuno sicuramente ha detto e dirà che due bei racconti non bastano a fare un libro, ma a volte la potenza narrativa si condensa in poche righe, cento pagine circa possono essere più che sufficienti: nessuno lo dimostra meglio di Stefano Benni con il suo Pantera. Il libro, edito da Feltrinelli nel 2014, si compone proprio di due racconti, il primo che dà il titolo al libro, Pantera appunto, e il secondo, che riprende anche questa volta il nome della protagonista Aixi (“si scrive con la «x» ma si pronuncia Aiji, con la «j» di Juliette o di jambes”).
Questa volta Benni sceglie due protagoniste femminili. Pantera è una donna bella e misteriosa, sempre vestita completamente di nero (“Unico colore acceso in quella ben studiata e affascinante tenebra, il rossetto carminio della bocca”); una Dea della stecca in un mondo di soli uomini, quello della fumosa e sotterranea sala da biliardo “L’Accademia dei Tre Principi”. Aixi invece è una bambina innamorata del mare, che dopo essere stata abbandonata dalla madre, vive e si occupa da sola del padre, malato terminale di cancro. Anche l’ambientazione è sicuramente diversa: chiusa, buia e nebulosa la prima, aperta e luminosa la seconda. Ma allora quali elementi hanno permesso di racchiudere all’interno di un unico libro due racconti apparentemente così differenti? Ebbene, seppur diverse, le due protagoniste sono accumunate da un passato difficile (meno chiaro quello di Pantera, non troppo approfondito, ma più definito quello di Aixi) ma anche dalla volontà di trovare una propria dimensione e da una forza interiore che le spinge ad andare avanti, nonostante tutto e contro tutti.
Per tutto il libro lo stile dell’autore è inconfondibile: tra il fantastico e l’onirico ci trasporta in mondi che, forse questa volta più delle altre, sono maggiormente vicini alla realtà piuttosto che alle fiabe che iniziano con “c’era una volta”. Con una dolcezza malinconica Benni si fa portavoce di una femminilità in lotta in un mondo difficile, ostile, dove anche il barlume della più lieve speranza sempre destinato a non rimanere acceso per sempre.
"Ma come mi hanno insegnato, ci sono partite che si giocano una volta sola, e te ne accorgi soltanto quando si spengono le luci."
Un’ultima nota di merito va sicuramente alle illustrazioni in bianco e nero di Luca Ralli che hanno il pregio di trasformare in immagine il mondo che Stefano Benni ha creato con penna, inchiostro e fantasia.
Immagini tratte da:
https://www.ibs.it/pantera-libro-stefano-benni-luca-ralli/e/9788807030734 http://www.tecalibri.info/B/BENNI_pantera.htm Potrebbe interessarti anche:
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Maggio 2023
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