Propizio è avere ove recarsi è l'ultimo libro di Emmanuel Carrère, finalmente portato in Italia da Adelphi dopo alcuini anni dalla sua prima uscita francese. Il titolo del libro di Carrère è tratto dall'I Ching: è una delle risposte che consiglia, a chi lo interroga, di intraprendere un viaggio. Che è un modo (forse il migliore) per scoprirsi e per scoprire gli altri. E il libro di Carrère è pieno di partenze e arrivi, di racconti di viaggi, di persone e di esperienze. La Russia, innanzitutto, in cui Carrère è tornato più volte e a cui lo lega una sorta di rapporto speciale. Ma anche i Balcani, la Transilvania (sulle orme del Dracula di Bram Stoker) e, naturalmente, la Francia. "Propizio è avere ove recarsi" è una raccolta di alcuni degli articoli pubblicati da Carrère nel corso della sua carriera. E' un insieme di storie interessanti e appassionanti, in cui spiccano personaggi e situazioni raccontati con una maestria unica. C'è la storia di Jean-Claude Romand, che Carrère aveva seguito quando era solo un semi sconosciuto giornalista di cronaca giudiziaria. Romand aveva ucciso la moglie, i figli e i genitori dopo essersi finto medico per oltre 18 anni. Carrère era stato profondamente scosso da questa vicenda, tanto da ispirarvisi per uno dei suoi libri, ''L'avversario''. C'è l'uomo dei dadi, uno scrittore americano che Carrère va a intervistare e da cui nasce un'intervista surreale e affascinante. C'è la storia dell'incontro con Limonov, uno degli intellettuali russi più influenti e controversi, in grado di essere allo stesso tempo poeta, scrittore, politico e combattente rivoluzionario. In questa galleria di personaggi e storie straordinarie ce n'è uno che spicca più di tutti, ed è proprio Emmanuel Carrère. La personalità dello scrittore francese traspare con forza tra le righe: alla fine del libro sembra di conoscerlo da sempre. Ci parla delle sue passioni, dei libri che gli sono entrati in testa e delle donne che lo hanno fatto innamorare, ci racconta di posti, persone e situazioni che lo hanno cambiato. Nel suo modo di scrivere Carrère mette tutto se stesso nella pagina: perché, sì, bisogna anche avere il coraggio di raccontare di aver saputo ridere prima del funerale di una bambina morta durante lo tsunami in Sri Lanka, essere in grado di raccontare il sesso e l'amore, saper parlare allo stesso modo (e con la stessa passione) di Philip Dick, di Flaubert e di uno sconosciuto fumettista russo. Carrère in "Propizio è avere ove recarsi" fa tutto questo. Parla di sé attraverso le sue passioni e le sue esperienze. E lo fa così bene che viene la voglia di continuare a leggere, pagina dopo pagina, per poter dire, alla fine, ''ecco: ho conosciuto Emmanuel Carrère''. Potrebbe interessarti anche: Immagini tratte da: - https://www.adelphi.it/libro/9788845931512 -http://duels.it/persone/emmanuel-carrere-il-cristianesimo-non-e-una-dottrina-e-una-narrazione/
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Maggio 2023
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