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1/7/2017

Qualcosa dentro Qualcosa

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La scrittura di Chiara Gamberale si fonde con la matita di Tuono Pettinato.
di Eva Dei
FotoChiara Gamberale
Ultima fatica letteraria di Chiara Gamberale “Qualcosa” edito per Longanesi si presenta appunto come “qualcosa” di diverso fin dalla copertina. Anche se non fosse precisato in seconda battuta, un occhio esperto riconoscerebbe nel disegno di copertina il tratto inconfondibile del fumettista pisano Tuono Pettinato. Una collaborazione, un lavoro a quattro mani, da cui nasce questo breve romanzo, anche se forse è difficile definirlo: romanzo, racconto, fiaba. Un incontro di tutte e tre le cose: una fiaba per il suo intreccio, per i suoi personaggi, una fiaba che strizza l’occhio alla letteratura per l’infanzia, quella illustrata magari, ma che non si può ridurre a questo, quando il messaggio, le sfumature, risultano tutt’altro che banali e semplicistiche. Come ci ha detto lo stesso Tuono Pettinato probabilmente la definizione migliore è “favola per adulti”. 

FotoCopertina
Così fin dalle prime pagine ci ritroviamo catapultati nel regno del re Qualcuno di Importante e della sua sposa Una di noi. Come spesso accade nelle fiabe la nostra protagonista è la giovane principessa, che nasce nella prima pagina al grido di “È una bambina, è una bambina” e che seguiamo nella sua crescita per il resto del libro. Nonostante la grande felicità per la nascita della loro erede, la piccola manifesta da subito qualcosa; Qualcosa di troppo, così come decideranno di chiamarla, non è una bambina comune, in tutto quello che fa è esagerata: con un vagito riduce in pezzi un lampadario, non beve latte, ma lo divora, dorme così profondamente da sembrare quasi morta. Desidera e vuole tutto al massimo. Ma cosa succede quando quel “tutto” viene incrinato e perde un pezzo? E quale risultato può avere scoprire che esiste qualcuno che non desidera niente, che vuole “non fare” tutti i giorni cose importantissime, lasciandosi semplicemente cullare da Madama Noia? La lezione che ne trarrà Qualcosa di troppo sarà inaspettata e valida non solo per la vita di una principessa di quindici anni e mezzo.
Per arricchire la nostra recensione abbiamo avuto la possibilità, e la fortuna, di fare qualche domanda a Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato, in un soleggiato pomeriggio pisano.
 
E: Con “Qualcosa” ti sei cimentato in un lavoro a quattro mani con Chiara Gamberale. Come è nata l’idea di questo progetto? Come l’avete sviluppata?
A: Allora c’è stata una persona che ha fatto da tramite diciamo: Luca Raffaelli, giornalista per la Repubblica, autore di festival di animazione, legato al mondo del fumetto; lui è molto amico di Chiara, entrambi sono romani. Chiara aveva scritto questo romanzo e voleva fare qualcosa che fosse leggibile sia dai bambini che, con una lettura diversa, dagli adulti. Dopo di che ha chiesto a Luca un consiglio su chi potesse essere un illustratore, un fumettista adatto; già dall’inizio era più orientata verso il fumetto, infatti poi nel libro ci sono alcuni passaggi in cui i disegni sono proprio dei mini-fumetti, mentre altri sono più orientati sull’espressività del personaggio. Luca le aveva fatto dei nomi, tra cui il mio; lei si è letta alcuni miei libri e ha trovato lo stile perfetto, insomma ha detto: “Voglio questo qua”, è stato molto bello. Dopo ci siamo sentiti per telefono quando lei era in Grecia, in una sorta di “ritiro” per la stesura proprio di questa storia. In seguito mi ha mandato il testo, io nel frattempo ho finito alcuni lavori che avevo già in ballo e finalmente ci siamo poi incontrati nella sua bellissima casa di Roma, insieme agli editori di Longanesi, che nel frattempo si erano costituiti come il nostro editore. Abbiamo fatto due giorni di full immersion a disegnare i personaggi, scegliere i posti e tutta un’altra serie di cose, visto che sapevamo che poi avremmo lavorato a distanza. Il personaggio lo abbiamo trovato sul momento disegnandolo; generalmente era il mio disegno che seguiva il suo testo, in alcuni casi era invece la sua penna che si adattava al mio disegno.
 
E: Ho notato infatti che in alcuni passaggi, per esempio quando la principessa conosce i vari pretendenti, il tuo disegno non è per niente “accessorio”, passami il termine, ma completava proprio la narrazione.
A: Quella parte è stata molto divertente, si prestava molto allo scherzoso, con tutti quei pretendenti improbabili. Una cosa che avevo proposto a Chiara infatti era “Facciamo che ogni volta che lei cambia pretendente, cambia colore di capelli”; questa cosa poi ci è piaciuta e insomma l’abbiamo realizzata, come se fosse uno specchio del suo stato d’animo. In questo caso è stata una scelta che ha condizionato il testo praticamente.

E: C’è stata quindi una sorta di collaborazione-contaminazione reciproca?
A: Sì esatto. Anche se eravamo distanti, c’è stato molto scambio, una fitta corrispondenza tra Chiara, l’editor e me.
 
E: Torniamo infine al libro in sé. Senza svelare quello che poi è il messaggio finale, quanto senti vicino a te la storia di questo libro? C’è un personaggio in cui ti rivedi?
A: Una cosa che mi ha colpito subito, in cui mi sono identificato immediatamente è il Cavalier Niente. Un po’ per questo indulgere nell’ozio, ne ho diciamo accolto la filosofia. Tra i due personaggi principali, che alla fine sono un po’ due metà che si completano, mi rivedevo molto in lui. Anzi, mi ero talmente affezionato a questo personaggio che quasi era nato uno spin-off; gli editor in questo caso sono serviti a calmarci, a ricordarci che stavamo raccontando un’altra storia.
 
E: L’immagine di copertina invece come l’avete scelta?
A: Una cosa che ci eravamo imposti era quella di essere molto “zen”, con un disegno non carichissimo di cose fini a se stesso, ma estremamente funzionale. Per arrivare alla copertina abbiamo scelto tra due ipotesi, ma anche l’altra era altrettanto sintetica.
 
E: Un’ultima domanda: come ti sei trovato con questo tipo di collaborazione?
A: Allora, io ho fatto anche altri libri illustrati, questo è quello che probabilmente ha avuto una collaborazione più vivace, anche perché imparavo da una scrittrice già rodata e affermata. In generale preferisco scrivere le storie per me stesso, addirittura in futuro mi piacerebbe provare a scrivere per altri.

​Link per approfondire:

http://www.longanesi.it/libri/chiara-gamberale-qualcosa-9788830447677/
 
Foto tratte da:
http://www.giuntialpunto.it/product/8830447676/libri-qualcosa-chiara-gamberale
http://www.iodonna.it/attualita/appuntamenti-ed-eventi/2016/02/05/chiara-gamberale-in-amore-siamo-tutti-difettosi/?refresh_ce-cp
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