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Ideato da J.J. Abrams (famoso come regista e sceneggiatore, autore della serie tv culto Lost) e scritto da Doug Dorst (scrittore americano un po' sconosciuto dalle nostre parti), S. La nave di Teseo (pubblicato da Rizzoli) è una specie di esperimento letterario. Un tentativo di trasformare un libro in un'esperienza non solo letteraria, ''creando'' un volume che racconti una storia e che, allo stesso tempo, sia la storia stessa.
Già solamente sfogliando le pagine dell'opera di Abrams e Dorst si rimane sorpresi e spiazzati. Copertina in tela e in rilievo, impaginazione che ricorda un libro dei primi anni del secolo scorso (di quelli che vi aspettereste di trovare negli archivi di una biblioteca), e, soprattutto, pagine piene di appunti sui margini e gonfie di inserti: cartoline, fogli di giornale, lettere, persino un tovagliolo di carta. La nave di Teseo è un piccolo gioiello editoriale: il volume in sé è costruito in modo da immergerci nella storia, ed è parte integrante di quell'esperienza a tutto tondo a cui si è accennato. Una storia che si svolge su due piani: la prima è quella del romanzo La nave di Teseo, ultima opera del misterioso V. M. Straka, in cui si raccontano le avventure di un uomo senza memoria - chiamato semplicemente S. - che si ritrova imbarcato su una strana nave, in cui tutti i membri dell'equipaggio hanno le labbra cucite da filo nero. Su questo romanzo si innesta la storia di Jen ed Eric, due studenti universitari decisi a scoprire la vera identità di Straka sulla base degli indizi disseminati all'interno de La nave di Teseo. I due comunicano tra loro attraverso le note e gli appunti presi a margine del libro (con la grafia a distinguere le ''battute'' dei due protagonisti, e con una scansione cronologica indicata dai diversi colori dell'inchiostro), e raccogliendo articoli e prove (i numerosi inserti contenuti tra le pagine del volume) che possano aiutarli a risolvere il mistero .
Spiegare a fondo cosa sia La nave di Teseo non è facile; e non lo è soprattutto perché si tratta, fondamentalmente, di un'opera prima, a cavallo fra la letteratura, il cinema (per alcune scelte di stile e di linguaggio) e il fumetto. La nave di Teseo è innanzitutto un'esperienza. Il lettore si ritrova tra le mani lo stesso libro attorno a cui ruota la storia di Jen ed Eric; ed è proprio il libro, come oggetto fisico, la parte fondante di questa esperienza (è curioso pensare che in un'epoca in cui si tende sempre più alla ''smaterializzazione'' digitale del libro, Abrams e Dorst abbiano deciso di mettere l'accento proprio sulla fisicità del volume).
Il punto di forza de La nave di Teseo sta nell'originalità del progetto (perché risulta difficile, a questo punto, parlare semplicemente di libro). C'è da dire che, di per sé, la qualità letteraria dell'opera non è eccelsa. Lo stile, nella sua apparente ricercatezza, è abbastanza ingenuo e senza spessore (sia dal punto di vista stilistico che, soprattutto, contenutistico). Molti scambi di battute fra Jen ed Eric, poi, risultano un po' stucchevoli, e non poche volte si rischia di perdere il filo della storia (che, ve lo assicuro, è molto ingarbugliata) e di smarrirsi tra le vicende del romanzo in sé e le indagini dei due protagonisti. Parti, queste ultime, che sono di sicuro le meno riuscite dell'operta, risultando noiose e dispersive. La mancanza di una narrazione canonica a illustrare le vicende dei due studenti finisce per penalizzare la diegesi di questo livello dell'opera. Nonostante ciò, la vicenda raccontata nel libro di Straka mantiene un buon livello di suspense e mistero, immergendo il lettore in un'atmosfera di sicuro impatto, costruita come fosse un'enorme rete di rimandi e di metafore (tutto il libro, in effetti, sembra una grande rielaborazione del paradosso ontologico della nave di Teseo dai cui prende il titolo, la quale pur cambiando ogni volta i pezzi di cui è composta rimane la stessa) dal sapore ermetico e soprannaturale. Almeno fino alle battute finali del libro in cui, inspiegabilmente, la storia (le storie) sfuma in un anticlimax deludente che lascia senza risposta molti misteri che avevano incuriosito il lettore. La nave di Teseo non è un'opera perfetta; eppure stupisce, intrattiene e incuriosisce. Se riuscite a passare sul prezzo (oggettivamente alto per un libro di narrativa) e se avete un debole per i misteri (irrisolti) e le trame complicate, vi consiglio di farci un pensierino. Se non altro perché, attualmente, quello di Abrams e Dorst è un libro unico e incredibilmente originale.
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Febbraio 2023
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