William Wordsworth, nel definire il programma del Romanticismo inglese nel 1798, mise al centro della sua poesia le azioni quotidiane di persone semplici e umili, scritte in un linguaggio accessibile a tutti. Tuttavia, il suo amico e poeta Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), si contraddistinse per il linguaggio arcaico, difficile e per i temi tutt’altro che semplici, frutto del suo viaggio in Germania e della sua conoscenza dell’Idealismo tedesco (cfr. Modiano 1985)
Il tema fondamentale dell’opera del poeta britannico è la rottura dell’ordine naturale prodotta dall’uomo, descritto con un linguaggio e una dizione arcaica, che richiamano a una visione fantastica del Medioevo (Newlyn 2002). Autentico manifesto della poetica coleridgiana è The Rime of the Ancient Mariner (“La Ballata del Vecchio Marinaio”, 1798). Il poeta si serve in modo assolutamente innovativo della ballata medioevale: forte è infatti la caratura morale e catartica, assolutamente assente della ballata tradizionale. Il Vecchio Marinaio, punito in una fantasmatica partita a dadi da due spettri, Morte e Vita-nella-Morte per un’azione faustiana e sconsiderata, ci lascia una potente lezione: gli animali sono il prodotto della Creazione di Dio e nessuno di loro deve essere ucciso.
L’attrazione di Coleridge per il Medioevo non poterono che tradursi in Christabel (frammento uscito nel 1797 e nel 1816). L’autore britannico si esercita nel medievalismo, la ricreazione del Medioevo da culture post-medioevali, affrontando un tema scabroso per l’epoca in cui egli visse: l’iniziazione all’omosessualità di Christabel, la protagonista eponima, da parte di Geraldine. Non sappiamo esattamente chi sia la misteriosa Geraldine, quello che sappiamo attraverso la vicenda testuale è che ella fa scoprire a una giovane donna repressa il desiderio sessuale, tabuizzato attraverso la scoperta di un amore proibito. L’ambientazione gotica permette all’autore di muovere una fortissima critica alla mentalità conservatrice e ancora marcatamente cavalleresca della società inglese: il padre di Christabel, l’austero sir Leoline, è l’archetipo della Legge, il genitore chiamato a difendere la figlia e mantenere la sua purezza (Fulford 2002: 55-57)(immagine qui).
Coleridge è anche un teorico della letteratura. Il suo principale contributo è Biographia Literaria (1817), dove lo scrittore dà conto della celebre willing suspension of disbelief (“una volontaria sospensione dell’incredulità”). Tra autore e lettore si istituisce un patto: il primo racconta una vicenda non realistica e il secondo, al fine di mantenere le esigenze estetiche proprie della letteratura, accetta di credere in eventi o situazioni liminali (Esterhammer, McKusick 2002). Coleridge non è rimasto confinato alla letteratura: gli appassionati di musica heavy metal possono apprezzare il godibile rifacimento del gruppo inglese Iron Maiden della Rime. Bibliografia: Esterhammer, A (2002) “The Critic”, in Newlyn (ed. by) The Cambridge Companion to Coleridge: Cambridge, Cambridge University Press: 142-156. Fulford, T (2002) “Slavery and superstition in the supernatural poems”, in Newlyn (ed. by) The Cambridge Companion to Coleridge: Cambridge, Cambridge University Press: 45-59. McKusick, J (2002) “Symbol”, in Newlyn (ed. by) The Cambridge Companion to Coleridge: Cambridge, Cambridge University Press: 217-231. Modiano, R (1985) Coleridge and the Concept of Nature: London, Macmillan. Newlyn, L (2002)(ed. by) The Cambridge Companion to Coleridge: Cambridge, Cambridge University Press. Immagini tratte da: Samuel Taylor Coleridge, Public Domain, Wikipedia inglese, voce Samuel Taylor Coleridge. http://labussoladoro.forumfree.it/?t=60470115
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Maggio 2023
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