Thomas Mann (1875-1955), premio Nobel per la letteratura nel 1929, è uno degli esponenti più significativi nel complesso e variegato panorama della prosa novecentesca. Nato a Lubecca in una ricca famiglia borghese, Mann è il figlio di un importante politico della città anseatica e di una donna brasiliana: è fondamentale notare questo aspetto in quanto il dualismo Nord/Sud ritornerà frequentemente nella sua opera. Nel 1901 scrive il suo primo grande romanzo (che gli varrà il Nobel), cioè I Buddenbrook: Decadenza di una famiglia. Forte è la componente autobiografica (Mann si ispira alla sua famiglia e al suo ambiente sociale), ma anche l’attenzione rivolta al progressivo disfacimento di una ricca famiglia mercantile di Lubecca tra il1835 e il 1877. Il testo è la rappresentazione di un mondo che si avvia alla distruzionee alla crisi, ma dove resistono saldamente la fede luterana (il romanzo è venato di echi dal catechismo di Lutero) e la sua etica del lavoro (Crescenzi 2007). Il nome di Thomas Mann è legato, nell’immaginario comune, a quella che probabilmente è la sua opera più celebre: La morte a Venezia (1912). Il protagonista, lo scrittore di mezza età Gustav von Aschenbach, abbandona la fredda Germania per recarsi nella soleggiata Venezia (fondamentale è rimarcare di nuovo il contrasto tra la freddezza del Nord e il calore del Sud). Sarà nella città lagunare che lo stanco letterato farà la conoscenza di un giovane affascinante Polacco, Tadzio. Egli rappresenta una nuova scintilla nella sua vita ascetica dedicata al culto dell’arte, finendo per scatenare il suo latente omoerotismo. Inseguendo il suo ideale platonico di bellezza e il suo desiderio d’amore, von Aschenbach incontrerà invece Thanatos, morendo di colera a Venezia (Wydlin, Schmidlin 1994: 198-203). In Tonio Kröger (1903) la dicotomia manniana tra arte e vita è il tema principale. Tonio, come tradisce il nome, è di origine meridionale (sua madre si chiama Consuelo), ma il suo aspetto fisico corrisponde allo stereotipo settentrionale: biondo, con gli occhi azzurri. Egli risiede a Lubecca, la città borghese e mercantile, ma anela per Monaco, la viva città meridionale, dove poter intraprendere la sua carriera letteraria. Sarà proprio questa carriera che lo spingerà a dire che l’artista deve morire ogni giorno nel mondo borghese. Come sintetizza Heller (1938: 9, 1952: 167, 1958: 68, 286) la controfigura di Thomas Mann/Tonio Kröger è il Torquato Tasso goethiano, il poeta controriformistico venato di melanconia e lontano dal mondo per la sua follia. Il percorso letterario di Thomas Mann abbraccia un mondo sul viale del tramonto (nei Buddenbrook), si rispecchia nei tormenti di un maturo scrittore, il quale scopre la sua omosessualità in tarda età (nella Morte a Venezia) e riconosce l’impossibilità di potersi dedicare senza ostacoli all’arte nel mondo borghese (in Tonio Kröger). BIBLIOGRAFIA Crescenzi L (a cura di) (2007) Thomas Mann, La morte a Venezia, a cura di Luca Crescenzi, Milano, Meridiani Mondadori. Wydlin, H, Schmidlin, Y (1994) Thomas Mann. Ein Leben in Bildern, Zürich, Artemis. Heller, E (1938) Flucht aus dem zwanzigsten Jahrhundert: Eine kulturkritische Skizze, Wien, Saturn-Verlag. Heller, E (1952) The Ironic German: A Study of Thomas Mann, London, Secker & Warburg. Heller, E (1958) The DisinheritedMind: Essays in Modern German Literature and Thought, Cambridge, Bowes and Bowes. Immagini tratte da:
- Thomas Mann, wikipedia inglese, Carl Van Vechten, pubblico dominio, voce “Thomas Mann”. - I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia, wikipedia italiana, H.-P.Haack, CC BY 3.0 voce I Buddenbrook. - Tonio Kröger, Wikipedia italiana, H.-P.Haack, Attribuition, voce “Tonio Kröger”.
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Febbraio 2023
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