Di e con Filippo Timi Con Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini, Michele Capuano 75’, atto unico di Matelda Giachi Anni fa abbiamo avuto tutti paura per il teatro della Pergola, abbiamo temuto che uno dei teatri più belli e antichi chiudesse i battenti. Per fortuna, oggi quella paura è un ricordo e il 23 ottobre si è avviata una nuova stagione ricca di testi e di nomi in grado di attrarre diverse fasce di pubblico. Il compito di aprire la stagione 2018/2019 è stato di Filippo Timi, autore e attore particolarmente amato da Firenze, con la prima nazionale del suo Un Cuore di Vetro in Inverno. Il nuovo testo di Filippo Timi è di carattere fortemente poetico, costruito su di una matrice classica, quella del romanzo cortese in cui un cavaliere lascia l’amata per andare a combattere un drago. Lo accompagnano un menestrello triste, uno scudiero, una prostituta e un angelo custode con le sembianze di Marylin Monroe. Matrice classica rivisitata in chiave pop, come è tipico di questo eccentrico e meraviglioso autore; ed ecco che la scenografia si popola di insegne a neon, plastica e carrelli per la spesa. L’ispirazione è principalmente pasoliniana, come dichiara Timi stesso in un’intervista ad Angela Consagra. Un misto di sacro e profano, dove il Salve Regina si interscambia con Gigi D’Alessio, dove l’attore non rinuncia ad attimi in cui rompe la scena ed esce dal personaggio per guardare il suo pubblico negli occhi, per parlarci direttamente. Uno spettacolo in cui si ride e in cui a volte ci si perde, come si perde il cavaliere tra le sue inquietudini. Perché tutto è allegoria. Il cavaliere non è un eroe canonico, è un uomo fragile, un cuore di vetro in inverno, che ogni giorno si alza per lottare con il suo drago, cioè con quelle paure e insicurezze che affliggono la vita di ognuno di noi. L’amore che lo aspetta è quella forza che lo spinge alla battaglia, l’unica forza che può sconfiggere la paura. È una nuova linea di ricerca quella che apre Filippo Timi con Un Cuore di Vetro in Inverno, estremamente personale, nata da una riflessione interiore e con un messaggio forte, che sta diventando frequente, tra gli artisti, in questo periodo. La paura è infatti al centro delle riflessioni di molti. Il drago è dentro di noi, è l’ombra che divora i nostri sogni e che si moltiplica attraverso i mille specchi di apparenza della società odierna. L’invito dell’autore è quello di guardarsi dentro e, prima di tutto, accettarsi. Accettare quella fragilità del vetro che è tipica della condizione umana e smettere di vivere nella paura per vivere nell’amore. A riscoprire il valore delle piccole cose, quelle nascoste dietro gli specchi. Un atto unico, della durata di poco più di un’ora; il tempo giusto per metabolizzare uno spettacolo tutt’altro che semplice. Filippo Timi sarà in tour col suo spettacolo fino a dicembre, queste le prossime date: Milano, Teatro Franco Parenti – 30 ottobre/11 novembre Roma, Teatro Ambra Jovinelli – 28 novembre/9 dicembre (sabato 1 dicembre recita doppia) Perugia, Teatro Morlacchi – 11/16 dicembre Immagini tratte da: www.teatrofrancoparenti.it www.vogue.it www.officineartistiche.com
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Febbraio 2023
Categorie |