Desiderio Erasmo (meglio noto come Erasmo da Rotterdam, 1466/1469-1536) è uno dei più importanti protagonisti dell’Umanesimo europeo, fine teologo e raffinato intellettuale, noto per il suo celebre Elogio della Follia (1511).
Nato a Rotterdam dalla relazione tra la figlia di un medico e un sacerdote, egli perse i genitori nel 1483 a causa della peste e iniziò a frequentare una scuola gestita dai Fratelli della Vita Comune. Ritengo opportuno soffermarmi su questo dettaglio, in quanto questo periodo di studio forgerà in modo indissolubile l’atteggiamento intellettuale e umano di Erasmo. I Fratelli della Vita Comune evitavano qualsiasi tipo di religiosità esteriore (per esempio niente digiuni o niente pellegrinaggi) ma, coerentemente col messaggio evangelico, si concentravano sull’imitazione di Cristo e sulla lettura della Bibbia, rigorosamente letta nella lingua del popolo affinché tutti potessero comprenderla.
Questo modo di concepire la vita religiosa causò dei contrasti col suo ordine (gli agostiniani) e lo spinse a rapportarsi in modo diverso con la cultura classica; per questo motivo egli scrisse gli Antibarbarorum Libri, dove sostiene la necessità imperativa di ricercare una conciliazione tra cultura classica e cristiana, in quanto l’antichità aveva anticipato l’avvento del cristianesimo (si veda, per esempio, la quarta egloga delle Bucoliche di Virgilio, dove si annuncerebbe la venuta di Cristo). L’altra grande opera fondamentale di Erasmo è l’Enchiridion militis christiani (1515, “Manuale del soldato cristiano”). Il richiamo alle epistole paoline (specialmente alle due epistole a Timoteo) e l’influenza dell’ideologia dei Fratelli della Vita Comune, rendono quest’opera molto vicina a quell’esperienza che sarà la Riforma protestante. L’autore attacca le pratiche religiose prescritte dalla Chiesa romana, che niente hanno a che fare con la purezza del Vangelo e l’insegnamento di Cristo. Erasmo, inoltre, prende di mira il culto delle reliquie, dei santi e la messa, in quanti riti e pratiche esclusivamente esteriori non vissuti interiormente.
L’intellettuale olandese è famoso per il suo Elogio della follia (1511). Il libretto vuole essere un atto di accusa nei confronti dell’uomo da parte della Follia stessa: ella conclude che l’unica attività a cui l’essere umano si dedica senza sosta è il bene terreno e caduco, dimenticando di coltivare l’interiorità e la spiritualità. Non manca la critica alla Chiesa di Roma e ai suoi atteggiamenti terreni e poco spirituali.
Erasmo da Rotterdam è un intellettuale a tutto tondo che si è impegnato anche nel riconoscere la validità delle istanze promosse dalla Riforma protestante ma, da umanista animato da una profonda fiducia nell’essere umano, non poteva accettare le posizioni luterane e calviniste, tanto da polemizzare con Lutero sul libero arbitrio.
Ho intitolato questo articolo “un modello per il nostro tempo” perché credo che la statura intellettuale di Erasmo sia quella che serve alla contemporaneità: egli non avrebbe mai desiderato un’Europa tecnocratica, ma quella che l’Unione europea ha saggiamente delineato col celebre progetto Erasmus (di cui si celebrano quest’anno i 30 anni), che meglio risponde alla saggia apertura dell’intellettuale di Rotterdam. Il suo esempio intellettuale e umano vale più di mille parole e di tanti discorsi.
Immagini tratte da:
-http://www.studentville.it/orientamento/erasmus-plus-studiare-all-estero-gi-dalle-superiori.htm -http://pietromelis.blogspot.it/2017/01/erasmo-da-rotterdam-e-gli-animali.html -http://luna.folger.edu/luna/servlet/detail/FOLGERCM1~6~6~199362~112191:Enchiridion-militis-Christiani,-sal -http://www.anobii.com/books/Elogio_della_follia/9788804354482/01f8672ee5dddc4af4
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Maggio 2023
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