COMUNICATO STAMPA Dopo la vittoria ad Amici ed il trionfo nel 2022, a "Tale e Quale Show”, è uscito, venerdì 13 gennaio, il nuovo singolo di Antonino “Comunque Sia” (Joe & Joe /distr. Believe). Il brano scritto a quattro mani dal cantautore siciliano Giovanni Caccamo, già vincitore delle Nuove Proposte a Sanremo 2015, e da Lorenzo Vizzini, è una power ballad che Antonino sente particolarmente sua e che ha fortemente voluto come apripista della sua nuova produzione discografica. Nel videoclip Roma fa da cornice al racconto intimo e personale di una storia d’amore universale. Con un piano sequenza viviamo un crescendo emotivo che inizia con una polaroid abbandonata su una panchina e finisce con la consapevolezza che la mano del destino farà il suo corso perché “l’unica certezza sarà sempre l’amore.” Il videoclip è stato diretto da Bianca Burgo. «Avere un cuore non è sbagliato, averne due neanche. Il coraggio ci frega? Si potrebbe sempre trovare la soluzione. In ‘Comunque Sia”’ l’infinito ripetersi di una ‘canzone d’amore’ si ferma alla consapevolezza dell' amore dato. L’amore che in quel preciso momento hai sentito di dare. E questo è un valore. Questo conta. Grazie Giovanni, grazie Lorenzo: non avrei saputo dirlo meglio di così». Antonino Giovanni Caccamo : “Sono felice che Antonino si sia rispecchiato, riconosciuto in questa canzone scritta da me e Lorenzo Vizzini. È commovente quando un’armonia incontra, danza, con l’anima di chi la interpreta; è così che nasce un’emozione”. Antonino Spadaccino (Foggia, 9 marzo 1983). Noto al grande pubblico dal 2004, anno in cui vince la quarta edizione del talent show “Amici”. Nel 2005 esce il suo primo album “Antonino” (che contiene la hit “Ce la farò”, disco d’oro a pochi mesi dall’uscita) e si aggiudica il Premio Lucio Battisti come miglior cantante emergente. Nello stesso anno, partecipa a Sanremo per un duetto con Gigi D’Alessio che lo vuole al suo fianco per il brano “L’amore che non c’è”, raccogliendo consensi e critiche positive. Nel 2008 il singolo “Resta come sei” anticipa l’uscita del secondo album “Nero indelebile”. Nello stesso periodo vince molti concorsi internazionali tra cui, nel 2009, il Cerbul De Aur, Concorso Internazionale della Musica che si tiene in Romania e, nel 2010, il Festival Internazionale della Musica di Cesme (Turchia) con il brano “Freedom“, scritto da lui. Il 2010 segna l’inizio della collaborazione con la label “Non ho l’età” di Mara Maionchi con cui realizza l’EP “Costellazioni”. Nel 2012 pubblica “Libera quest’anima”, new packaging dell'EP “Costellazioni”, che contiene tre brani inediti tra cui “Ritornerà” e “Resta ancora un po’”, scritto per lui da Emma Marrone. Nel 2016 Antonino torna sulle scene con “Ali Nere” contenuto nell’album “Nottetempo”. Nel 2018 partecipa alle audizioni di XFactor Uk rientrando nelle “Best 12 voices of Uk OVER30”. L’esperienza internazionale continua con la pubblicazione del singolo in inglese “Wake up Call” e, nel 2020, con l’EP “Christmas” (Che contiene il duetto con Emma Marrone sulle note di “Have yourself a merry little Christmas”). Nel 2022 vince il programma tv “Tale e Quale Show” in onda su Rai1 e, nello stesso anno, riceve il prestigioso “Premio Mia Martini”. Il 2023 è l’anno del grande ritorno discografico con il singolo “Comunque sia”.
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18/11/2022 Nuova Orchestra Scarlatti in “Sopra il Vulcano. Piccola storia sonora di Napoli dai Campi Flegrei”Read Now- comunicato stampa - Al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, Viale Kennedy 54, mercoledì 23 novembre 2022 alle ore 20.00, con ingresso gratuito senza prenotazione, si svolgerà il concerto “Sopra il Vulcano. Piccola storia sonora di Napoli dai Campi Flegrei”. Musiche vocali e strumentali di G. B. Pergolesi, G. Paisiello, D. Cimarosa, G. Donizetti e altri.
Protagonisti sul palco con la Nuova Orchestra Scarlatti, il M.° Gaetano Russo al clarinetto, la voce popolare e le tammorre di Giusy Lo Sapio, il soprano Chiara Polese e la partecipazione straordinaria dell’attrice Beatrice Baino. “Sopra il Vulcano” è un concentrato e inedito tour di suoni e di voci attraverso i secoli dell’universo partenopeo dal ‘200 ai giorni nostri, caratterizzato da una profonda e feconda contaminazione tra ‘alto’ e ‘basso’, colto e popolare, nel segno continuo di una vitalità che sembra trarre linfa dalla geografia stessa della nostra terra. Il programma sarà oggetto anche di un incontro/laboratorio musicale espressamente concepito per i ragazzi delle Scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio flegreo che si terrà al Teatro Mediterraneo la mattina stessa del 23 novembre. Accanto alla Nuova Orchestra Scarlatti partecipano il soprano Chiara Polese, una delle più belle voci della nuova scena lirica partenopea; Giusy Lo Sapio con la sua voce popolare e le tammorre, strumenti che risalgono alle antiche radici mediterranee della nostra musica; e il clarinettista Gaetano Russo. Arricchirà il programma un momento di teatro con Beatrice Baino (direttrice del CRASC, il Centro di Ricerca sull’Attore e Sperimentazione Culturale) che reciterà un suo monologo. Il programma si snoderà come una piccola e movimentatissima storia sonora, da un canto d’amore e di protesta dei tempi di Federico II all’arie d’opera del ‘700, da Pergolesi a Cimarosa, da Paisiello alla canzone classica napoletana, passando per Donizetti fino ad arrivare a un’attualissima versione di Cicerenella, la magica e conturbante tarantella di Posillipo: da non perdere. Il Concerto è un appuntamento della rassegna I Campi Flegrei - “Sotto il cielo più puro”, concerti sociali per la X Municipalità, realizzata dalla Nuova Orchestra Scarlatti per il progetto Affabulazione del Comune di Napoli, attuato con fondi del MIC, media partner RAI Campania, e dedicata al M.° Yuriy Kerpatenko. COMUNICATO STAMPA Martedì 20 settembre 2022, ore 20.30, nel Cortile delle Statue dell’Università Federico II, Doppelkonzert, appuntamento che vedrà accanto alla Nuova Orchestra Scarlatti un duo pianistico tra i migliori del momento, composto da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, protagonista di un interessante programma di musiche di L. Koželuh e W. A. Mozart. Dirige la N.O.S. il M.° Giovanni Pompeo.
Il duo Schiavo-Marchegiani si esibisce in prestigiosi contesti internazionali, dalla Philharmonie di Berlino alla Carnegie Hall di New York ed è ovunque apprezzato da pubblico e critica per lo stile naturale e personalissimo e la bellezza del suono. Il duo suonerà la grande Sonata in fa maggiore K 497 per pianoforte a 4 mani di W. A. Mozart, e poi proporrà insieme all’Orchestra una chicca del classicismo viennese di raro ascolto: il Concerto per pianoforte a 4 mani e orchestra di Leopold Koželuh (1747-1818), compositore boemo trapiantato a Vienna, dove fu maestro di cappella a corte, dall’ispirazione sempre galante e luminosa. Chiude il programma il capolavoro sinfonico di un Mozart diciottenne, la Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 (1774), animata da un geniale equilibrio tra contrappunto orchestrale e verve ‘italiana’. Biglietti: Euro 10.00, disponibili online al link https://www.azzurroservice.net/stagioni-teatrali/unimusic-2022/ e presso le prevendite abituali, o al botteghino prima del concerto. Informazioni su unimusic.it e nuovaorchestrascarlatti.it, o ai recapiti 0812535984, info@unimusic.it, info@nuovaorchestrascarlatti.it.
In occasione dell'uscita del suo album di debutto "Malato" abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore e musicista romano
di Enrico Esposito 1) Buongiorno Lorenzo, ti ringrazio per aver accettato quest’intervista. “Malato” è il tuo album d’esordio pubblicato lo scorso 13 maggio. Quando hai iniziato a lavorare alla tua opera prima? Nella primavera del ’19 2) Il disco si compone di nove tracce all’interno delle quali è possibile cogliere tante varianti dal punto di visto sonoro e naturalmente tematico. Come hai lavorato alla scrittura e all’elaborazione della componente musicale? Ho scritto I brani in modo semplice. Avevo delle idee, degli appunti che sono diventati dei testi… poi ho lavorato alle melodie per la voce e gli accordi, a casa con la chitarra. Dopo I primi arrangiamenti fatti batteria e chitarra con Daniele Borsato e I provini e siamo andati in studio a registrare le nostre parti da Fabio Grande, che si è occupato della produzione, e Giovanni Pallotti. 3) “Malato” è il titolo che hai scelto per il volume in cui è presente anche una traccia omonima. Hai sempre avuto in mente questa precisa scelta oppure l’hai sviluppata col passare del tempo? E con quale interpretazione l’ascoltatore deve porsi di fronte all’aggettivo in questione? Avevo in mente un titolo più semplice, neutro: Primo Disco. Poi dopo alcune considerazioni abbiamo scelto di cambiare… Malato é una parola che ha tanti significati; una parola che può essere offensiva, scandalosa, triste, violenta.. il malato è solitamente in una condizione di isolamento o almeno di distanza dalla vita sociale e questa è una condizione adatta alla creatività, un’occasione per cambiare, capire o far crescere parti di sé. Mi piace l’idea di aver pubblicato il primo lavoro di Lepre con un titolo che lascia tanta libertà di interpretazione. 4) Hai dichiarato che l’aspetto autobiografico riveste un ruolo all’interno dell’album. Potresti raccontarci in particolare un’ispirazione che dalla tua esperienza di vita hai convertito in musica? Ce ne sono varie… Racconto di Molossoide… è un brano che si riferisce a una serata passata ad un Rave. Al mio arrivo ho subito assunto una dose di ketamina, che è un anestetico che si usa per cavalli, elefanti, rinoceronti; una raglia che mi è stata offerta da un amico e mi sono ritrovato dopo 5 minuti sdraiato a terra su un prato senza potermi rialzare… tutta la notte l’ho passata lì in un stato post-operatorio direi… è stato molto forte, ma non stavo male, guardavo le stelle mi sentivo anche io un pezzettino dell’universo e sapevo che poi ne avrei scritto. 5) Mercoledì prossimo ti esibirai all’Aniene Festival al Parco Nomentano (ingresso gratuito) portando in scena per l’appunto il tuo disco d’esordio. Come sta procedendo la promozione di “Malato”? Ci sono altri appuntamenti live all’orizzonte? Si sta andando bene… sono spesso in apertura ai concerti di Motta e di Giancane e ci sono anche delle date di Lepre sia in solo che in Band… il calendario è in evoluzione e sono molto contento dei feedback che ho ricevuto finora. 6) Ti saluto chiedendoti di racchiudere in una frase il messaggio espresso da “Malato”. Non è mai troppo tardi
Immagini gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa Big Time
26/7/2022 Il tour dei Kings of Convenience passa anche da Firenze. Appuntamento questa sera all'Ultravox FestivalRead Now
Il duo norvegese si esibirà a partire dalle 21:30
di Enrico Esposito
Anche Firenze li accoglierà. Dopo aver toccato Padova, Verona e Pesaro, i Kings Of Convenience sono pronti a proseguire il loro lungo tour italiano in Toscana questa sera. Alle ore 21:30 il duo norvegese formato da Erlend Øye and Eirik Glambek Bøe sarà sul palco dell'Arena "Ernesto De Pascale" alle Cascine per un altro appuntamento dell'Ultravox Festival. L'apprezzata band allieterà il pubblico con il suo marchio di fabbrica, un pop-folk d'autore che tocca il cuore e la fantasia grazie al minimalismo dei suoni e all'armoniosa commistione tra le voci dei suoi due componenti. Al centro dell'attenzione ci saranno i brani dell'ultimo album "Peace or Love", pubblicato nel 2021 dopo una lunga pausa di dodici anni dal precedente "Declaration of Dependence". Non mancheranno però anche piccole perle appartenenti ai primi due capitoli della loro fortunata carriera, come "Misread", "Know How", "Mrs Cold" e "I'ld rather dance with you" giusto per citarne alcune. I KOC suonano insieme dal 1999, una lunga storia nata sui banchi di scuola della città di Bergen. Il loro stile si è imposto già dal disco di debutto intitolato "Quiet is the New Loud" (2001) per poi raggiungere il successo planetario con il successivo "Riot on an Empty Street" del 2004. Ad ascoltarli non si può negare un immediato richiamo a Simon & Garfunkel in virtù della scelta di affidarsi ad entrambe le voci dei due membri e anche al genere musicale eseguito: alle chitarre acustiche spesso si accompagnano strumenti a corda che producono un'atmosfera ancora più magica e rarefatta. Non sappiamo se domani sera accadrà, ma più i Kings of Convenience hanno spesso dato cantato in italiano omaggiando ad esempio I Giganti con la cover di "Una ragazza in due". Questa gradevole sorpresa è dovuta al rapporto stretto che Erlend Øye ha con la nostra terra, in particolare la Sicilia, terra di cui si è innamorato perdutamente nel 2008 e in cui ha deciso di trasferirsi. Siracusa è il luogo in cui il musicista ha comprato casa e trascorre circa sette mesi l'anno. Negli ultimi tempi inoltre Øye ha lanciato un appello per salvare il sito naturale della Pillirina arrivando a proporre di cedere la sua abitazione in Norvegia per sostenere le spese di riqualificazione della località.
Link per l'acquisto dei biglietti:
https://www.ticketone.it/event/kings-of-convenience-anfiteatro-delle-cascine-ernesto-de-pascale-15061231/
Immagini tratte da profilo facebook ufficiale dei KOC
23/7/2022 Da Morgan a Pilar Fogliati, dagli Statuto agli omaggi a Fenoglio e Battiato al ‘Pem! Festival” diretto da Enrico DeregibusRead NowCOMUNICATO STAMPA MORGAN, PILAR FOGLIATI, VASCO BRONDI, STATUTO, LUCA MORINO, OMAGGI A BATTIATO, FENOGLIO, MAURIZIO MARTINOTTI: ECCO I PRIMI APPUNTAMENTI DEL ‘PEM! FESTIVAL” 2022 DA FINE AGOSTO LA 17A EDIZIONE DELLA RASSEGNA PIEMONTESE DI INCONTRI, RACCONTI E CANZONI, TRA MONFERRATO, SITO UNESCO, E DINTORNI, TOCCHERA' SAN SALVATORE, VALENZA, LU-CUCCARO, MIRABELLO, BALZOLA, ALESSANDRIA, RIVE E PONTESTURA DIREZIONE ARTISTICA DI ENRICO DEREGIBUS Pilar Fogliati, Morgan, Statuto, Vasco Brondi, Luca Morino, un tributo a Franco Battiato con Pino Marino, una passeggiata letteraria con Davide Longo dedicata a Beppe Fenoglio, una serata omaggio per Maurizio Martinotti. Sono i primi appuntamenti annunciati della 17a edizione del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni che da fine agosto a inizio ottobre toccherà i comuni di San Salvatore (capofila), Lu-Cuccaro, Balzola, Valenza, Mirabello, che già facevano parte del festival, e Alessandria, Pontestura e Rive, che si aggiungono quest’anno. Novità del 2022 è anche il “PeM Music Contest”, il concorso musicale per giovani artisti della provincia di Alessandria, la cui finale è prevista a settembre, in data da definire, al Country Sport Village di Mirabello. Molti altri appuntamenti sono in via di definizione, tutti a ingresso gratuito, per quella che si annuncia come l’edizione più estesa e fitta della storia della rassegna. Il “PeM ! Festival” è una manifestazione unica, il cui fulcro è costituito da incontri/intervista con artisti che si raccontano inframezzando alle parole una parte musicale che può essere minimale, intima, ma in alcuni casi più ricca. I primi protagonisti saranno Morgan (previsto il 16 settembre a San Salvatore), gli Statuto (il 27 agosto a Balzola), Vasco Brondi (il 31 agosto a San Salvatore), Luca Morino, leader dei Mau Mau (il 29 settembre a Pontestura), intervistati come tradizione da Enrico Deregibus, il direttore artistico della manifestazione. Ma non mancano altri format, come la tradizionale passeggiata letteraria sulle colline, quest’anno dedicata a Beppe Fenoglio a cento anni dalla nascita e che vedrà protagonista lo scrittore Davide Longo (il 25 settembre, in mattinata, a San Salvatore). O le serate tematiche, che saranno incentrate su Franco Battiato, omaggiato da Pino Marino (il 28 settembre a Valenza), e sul musicista piemontese Maurizio Martinotti, colonna della musica trad italiana, scomparso pochi mesi fa, che verrà ricordato in musica da alcuni dei colleghi che lo hanno affiancato, sotto il nome di “The Ciapa Rusa Archives” e con varie testimonianze (il 13 settembre a Lu Cuccaro). Ed ancora: un incontro con l’attrice Pilar Fogliati, madrina del prossimo Torino Film Festival (il 1° ottobre a Valenza, nel pomeriggio), e un evento sulla letteratura per ragazzi in collaborazione con Biennale Junior / Fondazione Palmisano (a San Salvatore in data da definire). Appuntamenti in luoghi di grande fascino, tra le colline e il Po, prevalentemente nel Monferrato, una territorio da qualche anno diventato patrimonio Unesco, a un’ora da Torino, Milano e Genova. “PeM ! Parole e Musica in Monferrato” si avvale della direzione artistica di Enrico Deregibus con la collaborazione di Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007. Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore Monferrato, comune capofila della rassegna, dichiara: “Il PeM! Festival nasce con un orizzonte ampio, a San Salvatore Monferrato, sulla collina della Torre Paleologa, uno straordinario luogo di avvistamento su tutto il Monferrato e la pianura circostante. È un festival che allarga lo sguardo, che offre appuntamenti nei luoghi più belli del nostro territorio, coinvolge i Comuni e le loro comunità e porta la straordinaria bellezza della contaminazione fra parole e musica, arte e spettacolo. Quest'anno diamo il benvenuto ai nuovi Comuni che si uniscono: Alessandria, Pontestura e Rive, allargando ulteriormente la propria visione, invitando personaggi che possiedono fascino e capacità di attrarre attenzione, meravigliare e dare piacere”. Il direttore artistico Enrico Deregibus dichiara: “Poter realizzare un festival di questo tipo nei posti in cui sono nato è una grande soddisfazione, così come è una grande soddisfazione poter portare artisti in cui credo, più o meno noti e di varia estrazione, ad un pubblico che ci segue ormai da anni con una attenzione che è diventata affetto. A fianco agli ormai classici incontri con gli artisti, che caratterizzano il festival, aumentano le serate di altro tipo, sempre con l’idea di offrire qualcosa di particolare, di unico o almeno raro. Questo anche nell’ottica di continuare ad attrarre spettatori dalle altre regioni, che possano scoprire o riscoprire la bellezza ed il valore del nostro territorio”. Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale e gli artisti che vi hanno partecipato, nomi come Enrico Ruggeri, Diodato, Malika Ayane, Nada, Samuel, Roy Paci, Zen Circus, Tosca, Motta, Ghemon, Ex-Otago, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Giovanni Truppi, Marina Rei, Bobby Solo, Davide Van De Sfroos, Francesco Bianconi, Erica Mou, Ensi, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Ricky Gianco, Paolo Bonfanti, Pino Marino, Zibba, Carlot-ta, Francesca Incudine, Carlo Massarini e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Luca Sofri, Franco Arminio, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Giuseppe Cederna, Fabio Troiano, Bruno Gambarotta. PROGRAMMA PROVVISORIO (ALTRE DATE SONO IN VIA DI DEFINIZIONE) 27 agosto: concerto/incontro con gli Statuto (Balzola) 31 agosto: incontro con Vasco Brondi (San Salvatore) 13 settembre: serata su Maurizio Martinotti (Lu Cuccaro) 16 settembre: concerto/incontro con Morgan (San Salvatore) 25 settembre: passeggiata letteraria su Fenoglio con Davide Longo (San Salvatore) 28 settembre: omaggio a Franco Battiato con Pino Marino (Valenza) 29 settembre: concerto/incontro con Luca Morino (Pontestura) 1 ottobre: incontro con Pilar Fogliati (Valenza) Tutti gli aggiornamenti su: www.pemfestival.it, www.facebook.com/PAROLEeMUSICAinMONFERRATO e www.instagram.com/pem_festival Il PeM! Festival è organizzato dai Comuni di San Salvatore Monferrato, Valenza, Lu-Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria e Mirabello Monferrato e da Country Sport Village Mirabello. Grazie a Fondazione CRT e Fondazione CRAL Media Partner: RadioGold, Traks, BlogAl Con il patrocinio di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte e Paesaggi Vitivinicoli Unesco COMUNICATO STAMPA MelaSòno Music Fest 2022 Il MelaSòno Music Fest riparte alla grande con la sua 6° edizione 15 e 16 luglio allo Spazio Festa di Cenaia (Pisa) Finalmente riprende l’attività del MelaSòno Music Fest, quest’anno alla sua 6° edizione. Dopo i due anni di fermo a causa della pandemia, il festival musicale in provincia di Pisa riparte con due serate di grande musica. Venerdì 15 Luglio saranno protagonisti i Gary Baldi Bros, band livornese che da più di dieci anni spopola sul litorale e nell’entroterra toscano, con il suo mix esplosivo: una miscela che unisce le sonorità dei grandi successi dance degli anni ’90, il pop commerciale, il rock, la comicità e vere acrobazie musicali. Uno spettacolo di puro divertimento dedicato a tutti, vecchie e nuove generazioni, Millenials al primo posto! Ad aprire la serata un giovanissimo gruppo cascinese: Gli Asserpentati. Sabato 16 Luglio il MelaSòno Music Fest ospiterà invece una serata all’insegna dello skapunk con il concerto dei Punkreas, storica band milanese, nata nel 1989, in giro per l’Italia con il suo “XXX e qualcosa” tour per festeggiare i trent’anni di attività. Ad aprire il concerto una band cara al festival, già presente in una delle prime edizioni: i Causa, formazione pisana che da più di 15 anni mescola al punk note di ska, skapunk e skacore, Seguendo la tradizione delle edizioni precedenti anche quest’anno sarà aperto in entrambe le serate il ristorante nel parco, gestito direttamente dall’Associazione organizzatrice, in cui sarà servito un menù composto da piatti tipici locali e la possibilità di scegliere un menù completamente vegetariano. Saranno presenti inoltre un'area pub e panini, gestita in collaborazione con il Birrificio agricolo artigianale J63 di Torre a Cenaia, un'area giochi e il mercatino artigianale. Le parole di Giuseppe Gallucci, presidente dell’Associazione CaricaMente, organizzatrice del festival: «Dopo due anni di stop, abbiamo deciso di ripartire, anche se ancora con poche certezze. Abbiamo pensato fosse utile e importante non lasciarsi andare e provare, nonostante tutto, a creare aggregazione e comunità con la musica, come facciamo ormai da diversi anni. Abbiamo scelto per questa nuova edizione di dar vita a due serate completamente diverse tra loro, proprio con l’obiettivo di richiamare più pubblico possibile e riattivare così il territorio, regalando due serate di buona musica, buon cibo e tanto divertimento!». È possibile seguire il MelaSòno Music Fest e l'evoluzione della sua organizzazione attraverso i canali ufficiali facebook, instagram e youtube. Apertura ristorante: ore 20:00 Inizio concerti: ore 21:30 COMUNICATO STAMPA COLPI DI GRAZIA ROSSELLA SENO, MADAUS, ELLI DE MON, MARINA MULOPULOS, FRIDA BOLLANI MAGONI, DAL 17 GIUGNO AL 15 LUGLIO A PISA SUL PALCO DEL GIARDINO LA NUNZIATINA La nuova rassegna musicale dell’Associazione Metarock dedicata alla voce femminile: 5 venerdì d’estate con 5 grandi interpreti della musica popolare, dal blues al reggae, dallo swing al pop. La nuova rassegna musicale dell’Associazione Metarock dedicata alla voce femminile: 5 venerdì d’estate con 5 grandi interpreti della musica popolare, dal blues al reggae, dallo swing al pop. Ideazione: Associazione Metarock Organizzazione: La Nunziatina Con il contributo di: Fondazione Pisa La grazia delle donne, quel colpo in più che non è mai superfluo, ma sempre indispensabile per rendere il mondo un posto più accogliente per tutti noi; la grazia delle donne musiciste, la loro capacità di colpire al cervello e al cuore con la loro verve, la loro presenza scenica, la loro potenza, la loro bravura. Cinque grandi artiste per cinque appuntamenti quest’estate nel verde e accogliente Giardino La Nunziatina di Pisa. COLPI DI GRAZIA è una rassegna dedicata interamente alla voce femminile, che spazia dal blues al reggae, dallo swing alla canzone pop. Con uno sguardo al territorio toscano e alla sua capacità di farsi, attraverso l’arte, territorio senza confini, capace di parlare un linguaggio internazionale, in questo caso declinato tutto al femminile. La rassegna, ideata da Associazione Metarock, con l’organizzazione de La Nunziatina e con il contributo di Fondazione Pisa, avrà una cadenza settimanale a partire da venerdì 17 giugno, proseguendo tutti i venerdì fino al 15 luglio. Una scelta non casuale quella della data di inizio e del giorno, ideale corollario al tema principale: il 17 giugno, infatti, è vicino al solstizio di Roma quando il tempio di Venere, il Colosseo e Roma stessa sono allineate con l'asse del solstizio d'estate e a Venere è dedicato il giorno della settimana in cui avranno luogo i cinque concerti. Venerdì 17 giugno apre la rassegna Rossella Seno, la cantattrice veneziana protagonista per due anni consecutivi dell’Animal Aid live, in favore dei diritti degli animali, in Piazza Del Popolo a Roma. Parte attiva del Calendario solidale 2017 - I colori delle stelle - Donne Impegnate, testimonial della Onlus "Ti amo da morire" contro il femminicidio, Rossella Seno è stata in scena per quattro anni con lo spettacolo di teatro-canzone Cara Milly dedicato alla grande Milly, al secolo Carla Mignone: non una biografia dell'artista bensì un viaggio lungo un secolo nel quale si affrontano tematiche purtroppo attuali, quale l'odio che genera le guerre, l'abbandono, il maschilismo. Venerdì 24 giugno sarà la volta di Madaus, l’ensemble nato dall’incontro fra Aurora Pacchi alla voce, Antonella Gualandri al piano e David Dainelli al basso, che si trovano a condividere il loro percorso artistico e professionale all’Accademia della Musica di Volterra. Fin da subito la forte presenza dell’ex-manicomio e del carcere di Volterra, dove David insegna musica da anni, e le esperienze professionali di Aurora e Antonella nell’ambito della salute mentale influenzano il loro modo di fare musica, tanto che decidono di chiamarsi MADAUS che richiama il termine inglese “madhouse” (manicomio). Venerdì 1° luglio salirà sul palco Elli De Mon con il suo blues nuovo, contaminato da influenze punk e dalla musica indiana. Un blues “selvaggio”, che attinge a piene mani dalla tradizione sciamanica di lontani incantatori come Bessie Smith, Fred McDowell e Son House, e che fra chitarre, grancassa, rullante, sonagli, suoni saturi e psichedelia indiana porta Elli, e noi con lei, a combattere i demoni. Venerdì 8 luglio torna in scena a Pisa un’altra grande artista poliedrica, Marina Mulopulos, la cantante italo greca dotata di un talento raro nella voce che riesce a padroneggiare in maniera esemplare alternando testi italiani a testi greci, in un’alchimia mediterranea di grande fascino. Infine venerdì 15 luglio chiude la rassegna Frida Bollani Magoni, la giovanissima figlia d’arte che fin da bambina ha dimostrato un talento fuori dal comune con la sua voce e la sua maestria al pianoforte e che da un anno si è conquistata un suo spazio nel gotha delle interpreti grazie ad alcuni video di sue esibizioni che circolano sul web e alla partecipazione a programmi televisivi e a concerti. Inizio spettacoli: ore 19 Ingresso gratuito Per prenotazioni posti: info@lanunziatina.com; +39 3205530780 Info Colpi di Grazia su www.lanunziatina.com di Enrico Esposito Un gran culo davvero. Un altro titolo non c'è per racchiudere il pensiero sul concerto di Francesco Bianconi al Puccini di Firenze a cui ho partecipato qualche settimana fa. Accompagnata dalla Stupefacente Band (nome non a caso) il cantautore senese ha messo su uno spettacolo che ha espresso a menadito la sua straordinaria cultura musicale e sociale italiana. Tutto è cominciato all'interno di una sorte di proemio, un incontro profondo con i ricordi e i pensieri dei decenni passati. A tessere la tela i tasselli clou di "Forever", il primo album di inediti di Francesco, in cui l'autore ha dato ampia dimostrazione del desiderio di presentarsi al pubblico senza fronzoli. Il Francesco uomo, oltreché artista, ha esposto la sua Weltasnchauung avvolta tra sentimenti, riflessioni sull'avvicendarsi delle mode e in particolar modo interrogativi comuni sia sulla sfera privata che quella condivisa. Un accalorato piccolo romanzo che mi ha fatto più volte pensare a periodo trobadorico di De André, ma senza dimenticare le protuberanze in omaggio al prog e la certezza della base pop da sempre appartenente a Bianconi fin dall'inizio dell'epopea Baustelle. Una componente pop necessaria per non perdere in modo eccessivo il contatto con la lucidità e l'attualità e soprattutto creare un ponte anche con un altro capitolo del concerto. Sto parlando dell'ampia fetta di cover di grandi artisti italiani che il frontman ha raccolto all'interno dell'album "Accade" e di cui ha offerto un repertorio sui generis proprio al Puccini. Si perché l'impressione più bella che mi sono portato a casa alla fine di questo concerto è il divertimento ebbro che il suo demiurgo ha provato nel realizzarlo. Bianconi è riuscito nell'intento di disarmare il sottoscritto e tutti gli altri spettatori non solo grazie alla grandezza del suo talento ma per merito dell'evidente creatività che lo anima. Durante la serata abbiamo infatti quel gran culo di poter ascoltare Francesco cantare per la prima volta il nuovo singolo "Ciao" nato dalla collaborazione con l'eccezionale cantautrice francese Clio. Lo abbiamo sentito omaggiare un pezzo di storia della vita musicale fiorentina con "L''odore delle rose" dei Diaframma, ma anche eseguire una rivisitazione di "Mani bucate" di Sergio Endrigo, non inclusa in "Accade" e annunciata con un rispetto d'altri tempi. Oppure donare al microfono per la prima volta l'esordio di "Calipso", catturando un punto di vista scartato. Cercare di raccontare altro in questo articolo delle performance dal vivo di Francesco Bianconi non è probabilmente possibile. Meglio provare. Immagini dell'autore
La nuova intervista musicale del Termopolio ha come protagonista Luca Cassano, cantautore e musicista calabrese in arte "Le rose e il deserto".
di Enrico Esposito
1) Buongiorno Luca e grazie molte per averci concesso quest’intervista. Per prima cosa vorrei chiederti da dove viene la scelta del tuo nome d’arte “Le rose e il deserto”?
Ciao e grazie a voi! Ci sono almeno tre ragioni che mi hanno spinto a scegliere questo nome. In primo luogo una motivazione goliardica: ci sono molte band con nome singolo (Lo stato sociale, La rappresentante di lista) e artisti solisti con nome multiplo (Le luci della centrale elettrica); ecco, avevo voglia che dal nome del progetto non si capisse quante persone sarebbero salite sul palco. Poi volevo un nome che rispecchiasse in qualche modo la doppia anima della mia scrittura: ho molte canzoni intime, sentimentali, delicate (le rose) ma ogni tanto mi parte anche la rabbia e scrivo delle canzoni più "politicizzate" (il deserto, appunto). In realtà quella delle rose del deserto è per me una bella metafora di come nasca la poesia, o almeno la mia poesia. Le rose del deserto (quella specie di rose minerali di color marrone scuro che chi va in gita nel Sahara porta come souvenir) hanno bisogno, per crearsi, di sabbia (e nel deserto ce n'è in abbondanza) e di acqua (che, ovviamente, nel deserto è rarissima). L'acqua scioglie il gesso della sabbia e poi evaporando crea la struttura che costituisce le rose del deserto appunto. Questi oggetti meravigliosi e rarissimi, però, nascono e rimangono sotto la sabbia finché qualcuno non va a tirarle fuori, magari per venderle. Ecco, io penso ai miei versi come alle rose del deserto: oggetti bellissimi e rari che rimangono nascosti nella mia mente finché un'intuizione non li fa venire alla luce. 2) Quando hai iniziato a lavorare a questo progetto e come lo descriveresti? Le rose e il deserto sono nate nell'autunno del 2018. Beh, se dovessi scegliere tre aggettivi per descrivere il progetto direi intimo, onesto, inusuale. 3) Hai esordito con l’Ep di debutto “Io non sono sabbia”, una raccolta di cinque canzoni pubblicata nel 2020. Mi racconteresti la genesi di questo esordio? I lavori di "Io non sono sabbia" sono iniziati nell'autunno del 2019. Avevo molte canzoni pronte, ma mi mancava lo slancio (forse il coraggio) di metterle in un disco e farle viaggiare. Poi, durante l'estate di quell'anno ho scritto "Sabbia" che è un po' l'anti-title-track del disco: ne ho fatta una registrazione ukulele e voce con il telefono e l'ho mandata al mio produttore di allora (Stefano Morselli, delle Manifatture Morselli Recording di Modena) dicendogli "Ste' che ne pensi di fargli un arrangiamento in stile Lo stato sociale?". Dopo tre giorni Stefano mi ha mandato un provino che di fatto era al 99% la versione definitiva della canzone che è poi finita nell'EP. Il lavoro sulle altre quattro canzoni che compongono "Io non sono sabbia" è venuto di conseguenza. 4) All’interno dell’album troviamo un mix di tematiche e ritmi. Dal punto di vista narrativo incontriamo diverse riflessioni sui rapporti umani, sui ricordi, sulle tappe della vita. La prospettiva che troviamo sembra fondere sia aspetti personali che collettivi. Qual è la chiave giusta per comprendere appieno “Io non sono sabbia”? "Io non sono sabbia", come in realtà tutta la mia scrittura, parla di me, delle mie paure, dei miei sogni, dei miei genitori, della mia nipotina. Quando scrivo però cerco sempre di nascondere una mollica di verità personale dentro a un'impasto che sembri scritto per tutti; lo faccio per timidezza, per gelosia verso ciò che è mio. La speranza è sempre che il composto sia personale abbastanza da essere vivo ma allo stesso tempo abbastanza generale da poter parlare a tutti ed emozionare tutti. 5) Per quanto concerne l’impianto sonoro, il volume è caratterizzato da un pop cantautorale con influenze elettroniche che spaziano dalle ballate a brani più dinamici. Com’è avvenuta l’elaborazione del sound e ci sono dei punti di riferimento ai quali ti ispiri? Come dicevo, gli arrangiamenti sono stati curati da Stefano Morselli; l'idea era di trovare un sound pop ed elettronico, fresco, magari anche allegro, che alleggerisse la "pesantezza" dei testi. Credo che ci siamo riusciti. Per quanto riguarda i punti di riferimento: beh, in primo luogo l'infinito, principe, Francesco De Gregori; poi due cantautori di Latina, meravigliosi entrambi: Emanuele Colandrea ed Emanuele Galoni. Per quanto riguarda il sound, la ricerca sulla leggerezza e l'eleganza con cui coniugare acustico ed elettronico, direi l'ultimo disco di Niccolò Fabi "Tradizione e tradimento" che per me è una perla di rara bellezza. 6) Prima di salutarti, vorrei sapere se ti stai concentrando adesso su nuove uscite e se hai concerti in programma? Per ora non ci sono concerti in programma, mentre ho appena finito le registrazioni per il prossimo disco che dovrebbe uscire (incrociamo le dita) nell'autunno del 2022. Un abbraccio a tutti voi della redazione e a tutti i lettori!
Immagini tratte da Instagram
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Gennaio 2023
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