Ci scontriamo tutti i giorni con i pregi e difetti della tecnologia e di internet. Esistono ormai applicazioni per fare qualsiasi cosa e social network che hanno preso e continuano a prendere crescente importanza nella nostra vita quotidiana. Lasciando da parte i difetti, saper sfruttare al meglio i più grandi pregi che questa invasione tecnologica porta nel nostro quotidiano può essere l’elemento chiave per trarne enormi vantaggi. Ci sono migliaia di servizi caratterizzati da istantaneità e azzeramento delle distanze, senza contare l’aumento esponenziale della possibilità di condivisione. Qualsiasi aspetto della nostra vita (o quasi) ormai può essere social, qualsiasi notizia diventa immediatamente fruibile, una piccola impresa economica si può espandere e qualsiasi idea può essere condivisa, ampliata. Visti i tempi economici nei quali viviamo, soprattutto per i giovani, la capacità di sfruttare questi pregi incanalandoli in un’idea che può unire passione e lavoro può essere la carta vincente. Giorgio Giunti, laureato in Scienze Giuridiche all’Università di Pisa, ha pensato di sfruttare queste potenzialità. Nasce così Gimme the Sound, portale che propone un modo diverso di creare e condividere musica. La bellezza e la sostanza dell’arte e della musica stanno anche in questo: l’ibridazione, la fruizione, lo scambio di idee. Gimme the Sound è stato pensato con lo scopo di avvicinare musicisti e appassionati che si trovano in ogni parte del mondo, grazie all’utilizzo della lingua inglese e di un’interfaccia intuitiva e semplice. La parola d’ordine è “contaminazione”. L’utente infatti, dopo essersi registrato, può indicare i propri gusti musicali e gli strumenti che suona. Un musicista, per esempio, che ha composto un giro di chitarra per il suo nuovo brano può condividerlo tramite la chat e cercare ciò che gli serve per completarlo. Oppure quella cover che aveva in mente da tempo senza poterla arricchire nascerà nuova e creata a più mani. Altri potranno condividere con lui, in base ai propri strumenti, il loro contributo inviandogli la propria incisione. Il risultato? Un nuovo pezzo che avrà il sapore di varie e differenziate influenze. Non si parla solo di composizione. La musica copre un ampio ventaglio di campi e svariate possibilità. Sono così presenti anche un blog nel quale ci si scambiano idee, un market nel quale si possono vendere i propri strumenti o i propri lavori. Il portale è inoltre aperto anche alla fotografia e alla pittura grazie alla possibilità data agli artisti di poter creare le cover degli album. I vantaggi di questa unione fra social e creatività possono essere enormi: la nascita di progetti unici ed originali che si avvicinano all’idea di un nuovo genere musicale ma soprattutto l’avvicinamento fra appassionati di musica e musicisti che genera inevitabilmente unione e pubblicità reciproca. Gimme the Sound nasce livornese con il carattere londinese dato dal supporto tecnico della società informatica Nextasoft e si sta espandendo: mensilmente sul sito si contano dai 45 mila ai 50 mila contatti e in America è seguito anche da Quincy Jones, mentre GQ lo ha inserito tra le 10 applicazioni/portali web da avere fra quelle riguardanti la Share Economy. http://gimmethesound.com/ Immagini tratte da https://www.facebook.com/gimmethesound/?fref=ts
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Aprile 2021
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