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14/10/2016

Jacob Collier: la nuova generazione del jazz fra talento e tecnologia

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di Alice Marrani

Ormai internet ti porta ovunque tu voglia andare e di fronte a chiunque tu voglia vedere. Il mondo diventa piccolo e racchiuso nello schermo di un pc o di uno smartphone, una piccola finestra sul mondo da tenere comodamente in tasca o in borsa. Le distanze si accorciano anche di migliaia di chilometri semplicemente con un click. Ognuno, nel bene e nel male, è libero di esprimersi, di condividere la propria arte e il proprio pensiero con centinaia di migliaia di persone. Certo, non sempre è positivo, ma quando si tratta di vere doti artistiche, tangibili e riconoscibili, questo non può che essere un pregio di un mezzo indubbiamente potente, da usare con una certa dose di abilità e, a volte, di fortuna.
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Non è un caso che in un festival che celebra l’innovazione tecnologica e in particolare internet come l’Internet Festival, fosse in programma un concerto di Jacob Collier. Le nuove tecnologie, quando usate bene, ampliano le nostre possibilità in modo esponenziale, permettono di condividere qualsiasi cosa in modo semplice con un grande numero di persone. Jacob le ha sapute sfruttare con maestria ed efficacia.
Cresciuto in una famiglia di musicisti, fin da piccolo guarda e ascolta la madre insegnare violino e suona, canta, compone. Come cantante e come attore si esibisce alla Royal Opera House di Londra e in giro per l’Europa. Studia al Royal College of Music Junior Department, all’Academy of Music Junior Jazz Department e alla Purcell School, avvicinandosi alla musica jazz e affiancando lo studio del canto a quello del pianoforte, del contrabbasso e della composizione.
Nel 2011 apre un canale Youtube e la sua stanza della musica si apre al mondo del web collezionando cifre da capogiro: attualmente è seguito da quasi 85.000 utenti e la sua versione di Don’t You Worry ‘Bout a Thing conta più di un milione e mezzo di visualizzazioni. Nei suoi video i brani sono cantati a più voci e suonati con vari strumenti e diversi arrangiamenti. Dalle percussioni alla voce, tutto è registrato in multitraccia e mostrato in un mosaico di inquadrature che creano l’illusione di un gruppo musicale quando in realtà il tutto si svolge nella stanza della sua casa a Londra ed ha un solo protagonista, cantante e polistrumentista.
Dal web alla realtà: i fan della sua musica si espandono nella sfera del jazz mondiale e nella lista cominciano a trovarsi nomi come Quincy Jones, Herbie Hancock, Pat Metheny, Chick Corea, Steve Vai and Take 6.


La tecnologia lo ha aperto al mondo ma ha anche aiutato la sua stanza ad uscire dalla sua casa e trasferirsi sul palco di diverse date del suo tour. Dalla collaborazione con Ben Bloomberg del Massachusettes Institute of Technology (MIT) è nato un mezzo tecnologico che gli permette di stare sul palco da solo. Dentro un cerchio fatto di strumenti diversi, fra i quali piano, tastiere, batteria e percussioni, chitarra, contrabbasso e basso elettrico, Jacob li suona tutti contemporaneamente, cantando con effetti vocali e meccanismi di looping e creando uno spettacolo musicale e multimediale dal risultato sicuramente inedito e all’avanguardia. Lo spettatore, per esempio chiunque fosse seduto nel Teatro Verdi di Pisa lo scorso sabato, ad occhi chiusi ascolta un gruppo composto da vari elementi mentre quando li apre vede e ascolta a bocca aperta un ragazzo che si destreggia fra uno strumento e l’altro con grande abilità tecnica e inventiva compositiva.
Dopo il debutto del progetto al Montreux Jazz Festival, The Guardian lo ha definito “il nuovo messia del jazz”.



A soli 21 anni e viene definito “geniale” da Quincy Jones, tiene Masterclass, scrive per varie orchestre, collabora con tanti musicisti di spessore (fra i quali Snarky Puppy e Take 6). La sua musica si muove fra ispirazioni come Prince e Stevie Wonder, unisce jazz, gospel, soul, improvvisazione. Il suo album, In my Room, è uscito lo scorso luglio ed ha scalato le classifiche jazz mondiali.
Jacob Collier è dunque sicuramente un talento fuori dal comune ma anche il simbolo sia di nuove generazioni che nelle nuove tecnologie trovano un mezzo per ampliare le proprie doti e per poterle condividere, sia di un’arte al passo con i tempi che non perde pregio e qualità diventando tecnologica e innovativa.

Il canale YouTube di Jacob Collier:
https://www.youtube.com/user/jacobcolliermusic/featured
http://www.jacobcollier.co.uk/

Immagine fratta da:
http://www.internetfestival.it/eventi/jacob-collier-in-concerto/

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