Per la seconda collaborazione con Tom Ford, il compositore polacco Abel Korzeniowski imbastisce per Animali Notturni una colonna sonora sontuosa ed elegante ma percorsa da sottili brividi inquieti che fanno piombare continuamente l’ascoltatore nel mondo intimo e fragile dei protagonisti.
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La musica di Abel Korzeniowski per Animali Notturni, il nuovo film scritto e diretto dallo stilista Tom Ford, è una musica che va assaporata, lasciata crescere lentamente dentro di noi e alla fine abbandonata. Può sembrare paradossale, ma bisogna subito dire che in questo caso l’abbandono non sarebbe dettato certamente dalla sua scarsa qualità, ma se mai proprio per il motivo contrario. Musica come quella custodita nei solchi e fra le immagini della pellicola del regista americano, qui alla sua seconda prova dopo A Single Man, quest’ultimo musicato sempre da Korzeniowski, può far male, e questo a causa della sua incredibile capacità di andare a scavare a fondo nelle emozioni e riuscire a far vibrare le corde della malinconia, tristezza, inquietudine e abbandono. Se non ben gestite, musiche come queste si avvolgono come una seconda pelle scivolando dentro ascolto dopo ascolto, senza neanche la possibilità di accorgersene. E, alla fine, fare male.
Chi ha visto la pellicola, un’opera molto personale e capace di mantenere un solido equilibrio fra le sue parti narrative a scatole cinesi, avrà notato probabilmente che il forte trasporto emotivo della/delle vicenda/vicende era amplificato dal commento sonoro che a volte faceva da cerniera fra le storie, traghettando da una scena a un’altra, mentre in altre accompagnava in maniera ottimale la narrazione. In pochi casi i brani di Korzeniowski riescono a diventare indipendenti dalle immagini sullo schermo, ma quando accade ecco allora che tutto il potenziale della sua musica erompe, imponendosi e riempiendo lo spazio circostante: perché gli archi dell’orchestra londinese con la quale il compositore ha lavorato sembrano quasi costantemente allargare le loro braccia in un movimento arioso e solenne, come vuole la lezione di Bernard Herrmann, Jerry Goldsmith e tanti altri compositori di impronta classica per il cinema. Sono tre i momenti topici della colonna sonora di Animali Notturni che riescono ad andare oltre lo schermo, come mai Korzeniowski era forse riuscito a fare in altri suoi lavori: Wayward Sisters, Mothers e Table For Two. In questi brani, la carica drammatica che ha sempre caratterizzato l’opera del polacco è molto più presente e accentuata grazie al lavoro sulle melodie che è riuscito a bilanciare la particolare atmosfera voluta da Ford, e un gusto melodico emotivamente profondo e mai stucchevole. A mo di esempio si potrebbe prendere il terzo dei brani sopra citati, dove da metà durata fa il suo ingresso il pianoforte che, giocando e rimodellando il tema principale, si incontra con l’orchestra in un crescendo emotivo di forte impatto, capace non solo di saper caratterizzare situazioni e personaggi del film ma soprattutto di dare la possibilità all’ascoltatore di ricreare dentro di sé le sue personali immagini emotive, che possono andare da una profonda malinconia ad una luminosa tenerezza. Sfido chiunque a non lasciarsi coinvolgere da una composizione come questa. Il resto della scaletta si muove su queste stesse coordinate, con una caratterizzazione leggermente meno forte ma che non intacca minimamente l’andamento e l’unità generale della colonna sonora: Exhibition ha un’atmosfera sospesa e leggermente ansiogena grazie ai sospiri di Amy Adams che accompagnano quasi tutto il pezzo, un piccolo grande brano che poteva dispiegare tutto il suo potenziale se solo si fosse sviluppato su un minutaggio più lungo; o ancora, la sommessa desolazione dipinta dagli archi in The Field, dove gli spettri in bianco e nero di Hitchcock e Herrmann si aggirano silenziosi, va a braccetto con l’atmosfera noir di Revenge e con la melodia del piano sorretta dagli archi pizzicati di A Solitary Woman, in cui sembra di sentire echi alla Michael Nyman. Elegante, sontuosa, delicata, drammatica, semplice e grandiosa insieme, la colonna sonora di Korzeniowski procede per contrasti emotivi, prima ancora che musicali. Una musica che è la trasposizione sonora dello sguardo ammaliante, ma a tratti gelido e distaccato, di Amy Adams. E questo perché perso in sé stesso, dietro ai rimpianti del passato che hanno causato ferite profonde e che reclamano ora la voglia di evadere da una vita che non si sente più propria. Finalmente, una volta tanto nel mondo del cinema mainstream, una musica poco consolatoria per un film molto poco consolatorio.
Abel Korzeniowski – Nocturnal Animals (Original Motion Pictures Soundtracks) (Silva Screen Records, 2016)
Tracklist:
Immagini tratte da: indiewire.com
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Marzo 2023
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